Porto Conte, il Pdl chiede a Cappellacci un commissario
Il gruppo politico rilancia la questione incompatibilità di Lubrano e Tanchis nel direttivo.
In primo piano Tedde e Martinelli |
Lo scioglimento immediato del direttivo dell'Azienda speciale Parco di Porto Conte e la nomina di un commissario regionale.
Lo chiedono il coordinatore provinciale del Pdl Anton Franco Temussi e i colleghi di partito Marco Tedde, Gianni Martinelli e Michele Pais, al presidente della Regione Ugo Cappellacci e all'assessore all'Ambiente Andrea Biancareddu in una lettera inviata anche al responsabile Prevenzione Corruzione del Comune di Alghero Antonio Puledda.
Motivo principale, a detta degli esponenti di centro destra, l'incompatibilità di Stefano Lubrano e di Gavino Tanchis, rispettivamente presidente e componente del consiglio direttivo del parco. Il gruppo consiliare aveva già sollevato lo scorso maggio questo problema con una nota indirizzata al responsabile della Prevenzione della Corruzione del Comune di Alghero.
«Poiché ai sensi dell’ art. 15 del D.Lgs. n. 39/2013 sull’applicazione dei divieti doveva vigilare il responsabile anticorruzione, il gruppo del Pdl, nel suo ruolo istituzionale di sindacato ispettivo, gli chiedeva di contestare con urgenza agli interessati le situazioni di incompatibilità e di segnalare la violazione all’Autorità nazionale anticorruzione, all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e alla Corte dei Conti in ossequio alla norma citata - ricordano Temussi e gli altri - sul punto era intervenuta anche la Civit che, sciogliendo alcune difficoltà interpretative, con delibera n. 46 del 2103 statuì il principio secondo il quale il regime di incompatibilità si riferiva anche agli incarichi che –come nella fattispecie-erano stati conferiti prima dell’entrata in vigore del decreto (4 maggio 2013) e che in tali casi il responsabile Anticorruzione avrebbe dovuto contestare l’esistenza o l’insorgenza della situazione di incompatibilità».
Ad agosto il responsabile Prevenzione Corruzioni ha invitato il consigliere Tanchis ad esercitare entro il termine di 15 giorni la facoltà di opzione in ordine ad uno soltanto degli incarichi ricoperti, invitando l’assemblea del Parco a prendere atto e a disporre i conseguenziali adempimenti. «Non avendo Tanchis ottemperato nel termine fissato egli è improrogabilmente e definitivamente decaduto dall’incarico in data 17 agosto 2013 ai sensi del disposto di cui all’art. 19 del D.Lgs. n. 39/2013».
Inoltre «Il 21 agosto 2013 è entrata in vigore la L. 98/2013 che all’art. 29 ha previsto l’inapplicabilità delle cause di incompatibilità di cui al D.Lgs. n. 39/2013 agli incarichi conferiti prima della sua entrata in vigore, e cioè prima del 4 maggio 2013 - precisano i rappresentanti Pdl - Sta di fatto, però, che tale novella legislativa, entrata in vigore il 21 agosto 2013, non ha la capacità di incidere sulla già maturata decadenza del membro del consiglio direttivo del Parco di Port Conte Tanchis, posto che ex art. 11 Preleggi non ha effetto retroattivo».
In pratica «Il consiglio direttivo del Parco di Porto Conte dal 17 agosto 2013 è monco ed incompleto - sostengono Temussi, Tedde, Martinelli e Pais - Peraltro, l’integrità dell’organo non può essere ricostituita perché l’assemblea del Parco che ha competenza in materia, essendo corrispondente al consiglio comunale di Alghero sciolto per le contestuali dimissioni della maggioranza dei consiglieri, è da intendersi anch’essa cessata. Ciò, peraltro, determina anche l’impossibilità per l’Ente Parco di assumere le rilevanti decisioni che rientrano nelle competenze dell’assemblea. Le logiche e nefaste conseguenze sono l’impossibilità di funzionamento degli organi in argomento e la illegittimità delle delibere che il consiglio direttivo sta assumendo, cosa che rischia di comportare gravissimi danni a carico dell’Ente Parco e della comunità algherese».
Infine si chiede al governatore Cappellacci che venga azzerato al più presto « il consiglio direttivo del Parco di Porto Conte, in quanto impossibilitato ad amministrare il Parco e non più ricostituibile nella sua integrità anche in virtù dello scioglimento della sua assemblea. Chiediamo, inoltre, che col medesimo provvedimento venga nominato un commissario regionale che amministri l’Ente Parco fino alla nomina della prossima assemblea e del consiglio direttivo».
In pratica «Il consiglio direttivo del Parco di Porto Conte dal 17 agosto 2013 è monco ed incompleto - sostengono Temussi, Tedde, Martinelli e Pais - Peraltro, l’integrità dell’organo non può essere ricostituita perché l’assemblea del Parco che ha competenza in materia, essendo corrispondente al consiglio comunale di Alghero sciolto per le contestuali dimissioni della maggioranza dei consiglieri, è da intendersi anch’essa cessata. Ciò, peraltro, determina anche l’impossibilità per l’Ente Parco di assumere le rilevanti decisioni che rientrano nelle competenze dell’assemblea. Le logiche e nefaste conseguenze sono l’impossibilità di funzionamento degli organi in argomento e la illegittimità delle delibere che il consiglio direttivo sta assumendo, cosa che rischia di comportare gravissimi danni a carico dell’Ente Parco e della comunità algherese».
Infine si chiede al governatore Cappellacci che venga azzerato al più presto « il consiglio direttivo del Parco di Porto Conte, in quanto impossibilitato ad amministrare il Parco e non più ricostituibile nella sua integrità anche in virtù dello scioglimento della sua assemblea. Chiediamo, inoltre, che col medesimo provvedimento venga nominato un commissario regionale che amministri l’Ente Parco fino alla nomina della prossima assemblea e del consiglio direttivo».
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