Sinnos fa il pieno di visitatori
Già superate le novecento firme. Nel primo mese di esposizione "Sinnos: arti e genti prenuragiche", il percorso fotografico allestito nella Torre Sulis, ha fatto il pieno di visitatori.
Tantissimi gli stranieri che hanno colto l'occasione per scoprire la storia della Sardegna attraverso i numerosi monumenti immortalati dall'avvocato Toto Porcu.
In particolare turisti catalani, inglesi e tedeschi, accompagnati dalle guide culturali della cooperativa Smuovi, hanno apprezzato l'itinerario che conduce tra i più importanti siti prenuragici dell'Isola.
Un successo facilmente prevedibile visto il riscontro già incassato con le due fortunate edizioni del 2001 e 2012 nel palazzo della Frumentaria a Sassari e al Museo Archeologico di Olbia.
Rispetto alle precedenti questa volta la mostra si è arricchita con nuove immagini che riproducono i disegni in ocra rossa ritrovati nella grotta del papa a Tavolara.
La consulenza scientifica è stata affidata al professor Ercole Contu, tra i padri dell'archeologia sarda, protagonista il giorno dell'inaugurazione di una conferenza nella sala della fondazione Meta, lo scorso 9 novembre.
I pannelli fotografici raccontano il mondo a cavallo tra il 1600 e il 6000 a.C., e rappresentano i luoghi sacri in cui trovavano spazio antichi rituali.
Sarà possibile rivivere le sensazioni olfattive di quegli stessi ambienti, grazie agli arredi verdi curati da un'azienda florovivaistica algherese che ha trasformato la torre in un giardino con le essenze tipiche della Sardegna.
Per agevolare la comprensione anche ai turisti stranieri le didascalie sono state tradotte anche in inglese, e tramite gli esperti dell'ufficio politiche linguistiche del comune, i pannelli si completano con le spiegazioni nel catalano di Alghero.
L'esposizione Sinnos, che resterà aperta fino al 21 dicembre prossimo, gode del patrocinio del Comune di Alghero e della fondazione Meta.
L'organizzazione in città è stata curata dall'agenzia di eventi Rm management di Romano Marcias che si augura che questo evento, per il suo valore culturale e il richiamo ottenuto, possa essere riproposto nel periodo estivo, quando la città è traboccante di turisti ai quali svelare il passato di una terra che non è esclusivamente fatta di spiagge, ma ha tanto da raccontare.
Tantissimi gli stranieri che hanno colto l'occasione per scoprire la storia della Sardegna attraverso i numerosi monumenti immortalati dall'avvocato Toto Porcu.
In particolare turisti catalani, inglesi e tedeschi, accompagnati dalle guide culturali della cooperativa Smuovi, hanno apprezzato l'itinerario che conduce tra i più importanti siti prenuragici dell'Isola.
Un successo facilmente prevedibile visto il riscontro già incassato con le due fortunate edizioni del 2001 e 2012 nel palazzo della Frumentaria a Sassari e al Museo Archeologico di Olbia.
Rispetto alle precedenti questa volta la mostra si è arricchita con nuove immagini che riproducono i disegni in ocra rossa ritrovati nella grotta del papa a Tavolara.
Ercole Contu |
I pannelli fotografici raccontano il mondo a cavallo tra il 1600 e il 6000 a.C., e rappresentano i luoghi sacri in cui trovavano spazio antichi rituali.
Sarà possibile rivivere le sensazioni olfattive di quegli stessi ambienti, grazie agli arredi verdi curati da un'azienda florovivaistica algherese che ha trasformato la torre in un giardino con le essenze tipiche della Sardegna.
Per agevolare la comprensione anche ai turisti stranieri le didascalie sono state tradotte anche in inglese, e tramite gli esperti dell'ufficio politiche linguistiche del comune, i pannelli si completano con le spiegazioni nel catalano di Alghero.
Alcuni visitatori nella torre Sulis (photogallery di Andrea Manca) |
Toto Porcu e Romano Marcias |
L'organizzazione in città è stata curata dall'agenzia di eventi Rm management di Romano Marcias che si augura che questo evento, per il suo valore culturale e il richiamo ottenuto, possa essere riproposto nel periodo estivo, quando la città è traboccante di turisti ai quali svelare il passato di una terra che non è esclusivamente fatta di spiagge, ma ha tanto da raccontare.
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