Il genio di Ignazio
Ogni città si sogna un artista così, e Alghero ce l’ha.
Claudia Crabuzza |
Gli ultimi giorni del 2013 Alghero è stata ‘occupata’ da un’enorme allegra variopinta civilissima orda di artisti.
Il super Buon Compleanno di Ignazio Chessa, il compleanno di tutti, nella sua seconda edizione, come era stato nella prima di un anno fa, ha riempito le botteghe degli artigiani, i negozi di parrucchieri, le cabine telefoniche in disuso, gli elettrauto, le librerie e i teatrini, le lavanderie a secco e a gettone, i bar, i ristoranti, le strade, i vicoli e gli angoli della città dimenticati, portandosi dietro artisti e spettatori, che più di una volta si sono scambiati i ruoli, si sono applauditi a vicenda e si sono ispirati e sostenuti uno con l’altro, cancellando d’improvviso quella linea netta che di solito separa chi sta sul palco e chi sta sotto, coinvolgendo tutti, anche i passanti ignari, in uno spettacolo a cielo aperto senza limiti né definizioni.
Un atto artistico notevole e raro, una prova vera di arte sociale, geniale, e forse inimitabile. Perché il vero talento di Ignazio è quello di unire, di ricevere tutti, di trovare in ogni persona e in ogni luogo un teatro nuovo, uno spunto per fare arte, per diventare orchestra, per farsi una risata insieme.
Un atto artistico notevole e raro, una prova vera di arte sociale, geniale, e forse inimitabile. Perché il vero talento di Ignazio è quello di unire, di ricevere tutti, di trovare in ogni persona e in ogni luogo un teatro nuovo, uno spunto per fare arte, per diventare orchestra, per farsi una risata insieme.
E lo fa completamente senza soldi, con cento volontari che si offrono gratuitamente per dargli una mano a costruire i tre giorni di festa ininterrotta. Dategli una catasta di legna per il camino e tre amici e ci farà un concerto di salsa a ritmo di clave, dategli un mantello rosso e ci vestirà una signora per bene, trasformandola come per magia in un personaggio da cabaret, un’apparizione, una cantante o qualunque altra cosa. Il genio di Ignazio sta nel non escludere mai nessuna possibilità, reinventando con fantasia da bambino e entusiasmo incrollabile qualunque situazione e tramutandola in festa, in spettacolo popolare.
Io dico che ogni città si sogna un artista così, e Alghero ce l’ha, e considerando che Alghero è città campionessa nella capacità di snobbare le proprie risorse migliori, e nel dimenticare di valorizzarle, questa volta dovrebbe approfittarne per dare un grazie gigante alla magnifica risorsa Ignazio e al suo compleanno, con l’auspicio che diventi un appuntamento fisso di tutti gli anni che verranno, che coinvolga sempre più persone e luoghi, i derelitti e i dimenticati, gli artisti per vocazione o solo per un’ora, le nonne coi nipotini, i timidi, i pittori scontrosi e gli attori immaginari.
Io dico che ogni città si sogna un artista così, e Alghero ce l’ha, e considerando che Alghero è città campionessa nella capacità di snobbare le proprie risorse migliori, e nel dimenticare di valorizzarle, questa volta dovrebbe approfittarne per dare un grazie gigante alla magnifica risorsa Ignazio e al suo compleanno, con l’auspicio che diventi un appuntamento fisso di tutti gli anni che verranno, che coinvolga sempre più persone e luoghi, i derelitti e i dimenticati, gli artisti per vocazione o solo per un’ora, le nonne coi nipotini, i timidi, i pittori scontrosi e gli attori immaginari.
Tra poco partirà una raccolta di fondi con il sistema del crowdfunding che tutti possono finanziare con un euro, due, venti o quello che vogliono, per comprare qualche attrezzatura per le prossime edizioni e per sostenere il lavoro di Ignazio. Sottoscriviamolo tutti, credo che si meriti tutta la nostra partecipazione.
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