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"Le città visibili. Archeologia dei processi e formazione urbana"
Il Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione e il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università degli Studi di Sassari organizzano un seminario dal titolo “Le città visibili. Archeologia dei processi di formazione urbana”, dedicato al tema della formazione delle città nel Mediterraneo. Il convegno si terrà venerdì 31 gennaio e sabato 1° febbraio, nel complesso di Santa Chiara ad Alghero, e riunirà numerosi esperti del mondo accademico.
Il seminario è al tempo stesso l’ultimo atto del Master internazionale di II livello “Archeologia e Storia del Mediterraneo”, finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, e dei due anni di ricerche che hanno coinvolto assegnisti di ricerca dell’Università di Sassari e giovani ricercatori italiani e stranieri, nell’ambito della ricerca sulla formazione della città nella penisola italiana e in Sardegna, finanziata dalla legge 7/2007 della Regione Sardegna. Apporto fondamentale alla realizzazione dell’evento è stato quello della rete di Università italiane e straniere (Milano, Bologna, Roma “La Sapienza”, Salerno, Pompeu Fabra Barcelona, Granada, Health University Toronto), coinvolte assieme all’Ateneo sassarese nel progetto di scavo e di ricerca sul sito nuragico di Sant’Imbenia, grazie alla costante collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici delle province di Sassari e Nuoro, nelle persone della dott.ssa Daniela Rovina e del dott. Rubens D’Oriano e della Fondazione Banco di Sardegna. La segreteria scientifica del Convegno è curata da Elisabetta Alba.
La prima giornata di studi. Il seminario avrà inizio venerdì 31 gennaio alle ore 09.00, nel complesso di Santa Chiara ad Alghero, con i saluti del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Sassari, Attilio Mastino, del Direttore del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione, Maria Margherita Satta, e del Direttore del Dipartimento di Architettura Urbanistica Design, Arnaldo Cecchini.
La sessione di lavori, presieduta da Alberto Moravetti dell’Università di Sassari, si aprirà con l’intervento di Marcella Frangipane, docente di Scienze dell’Antichità all’Università “La Sapienza” di Roma, dedicato a “La formazione della città in Oriente”, nel quale verrà delineata una storia delle prime forme di urbanizzazione e di creazione di stati, partendo dalle esperienze maturate negli scavi di Arslantepe.
Dopo questo primo contributo il seminario offrirà un lungo itinerario mediterraneo alla scoperta dei processi di formazione urbani e dei sistemi di organizzazione complessa che nel tempo si sono sviluppati. Maria Iacovou della University of Cyprus parlerà di Cipro; Antonella Pautasso, dell’IBAM-CNR, di Creta; Massimo Osanna, dell’Università degli Studi della Basilicata, della Grecia e delle sue colonie; Maria Giulia Amadasi, dell’Università di Roma “La Sapienza”, del nord Africa; D. Garcia, dell’Université de Aix-Marseille /Centre Camille Jullian, della Francia meridionale; Ana Delgado, dell’Universitat Pompeu Fabra di Barcellona, della penisola iberica; Raquel Vilaça, dell’Universidade de Coimbra, del Portogallo.
Particolare attenzione verrà dedicata all’analisi dei fenomeni del contatto e dello scambio fra civiltà e dei vari livelli che essi possono raggiungere, da quello commerciale a quelli tecnologico e culturale. Il lungo viaggio nel Mediterraneo ha lo scopo di verificare se processi di formazione urbana si siano sviluppati autonomamente in diverse parti del Mediterraneo a seguito di trasformazioni che si verificano all’interno di ciascuna società in momenti differenti a partire dalla seconda metà del II millennio a.C. La giornata si concluderà con la visita dei partecipanti agli scavi di sant’Imbenia.
La seconda giornata. Il seminario proseguirà il giorno successivo, sabato 1° febbraio sempre nel complesso di Santa Chiara, a partire dalle ore 09.00. La sessione, presieduta da Giovanni Azzena dell’Università di Sassari, sarà dedicata alla formazione urbana nella penisola italiana e in Sardegna: un gruppo di assegnisti dell’Università degli Studi di Sassari, di dottorandi e di giovani studiosi di altre università italiane presenterà le proprie ricerche. Le relazioni saranno seguite da un dibattito tra i relatori e un gruppo di docenti e ricercatori italiani e stranieri di fama internazionale, con l’intento di avviare una riflessione critica intorno alle tesi proposte.
Stefano Santocchini parlerà della formazione di Felsina e del fenomeno urbano nell’Etruria padana; Matteo Milletti di Populonia e dell’Etruria settentrionale; Teresa Marino dell’Etruria meridionale; Valeria Acconcia degli Abbruzzi; Alessandra Gobbi della Campania con particolare riferimento a Pontecagnano; Mauro Mariani della Sardegna nord occidentale. Modereranno gli interventi: Giuseppe Sassatelli, Direttore del Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà dell’Università di Bologna; Gilda Bartoloni dell’Università “La Sapienza” di Roma; A. Rathje della University of Copenhagen, Saxo Institute; Alessandro Guidi dell’Università di “Roma Tre”; Francesco di Gennaro della Soprintendenza al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”; Vincenzo D’Ercole del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Marco Edoardo Minoja, della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna; Carmine Pellegrino dell’Università di Salerno; Anna Depalmas dell’Università di Sassari e Alessandro Usai della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Cagliari e Oristano.
Il seminario è al tempo stesso l’ultimo atto del Master internazionale di II livello “Archeologia e Storia del Mediterraneo”, finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, e dei due anni di ricerche che hanno coinvolto assegnisti di ricerca dell’Università di Sassari e giovani ricercatori italiani e stranieri, nell’ambito della ricerca sulla formazione della città nella penisola italiana e in Sardegna, finanziata dalla legge 7/2007 della Regione Sardegna. Apporto fondamentale alla realizzazione dell’evento è stato quello della rete di Università italiane e straniere (Milano, Bologna, Roma “La Sapienza”, Salerno, Pompeu Fabra Barcelona, Granada, Health University Toronto), coinvolte assieme all’Ateneo sassarese nel progetto di scavo e di ricerca sul sito nuragico di Sant’Imbenia, grazie alla costante collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici delle province di Sassari e Nuoro, nelle persone della dott.ssa Daniela Rovina e del dott. Rubens D’Oriano e della Fondazione Banco di Sardegna. La segreteria scientifica del Convegno è curata da Elisabetta Alba.
La prima giornata di studi. Il seminario avrà inizio venerdì 31 gennaio alle ore 09.00, nel complesso di Santa Chiara ad Alghero, con i saluti del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Sassari, Attilio Mastino, del Direttore del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione, Maria Margherita Satta, e del Direttore del Dipartimento di Architettura Urbanistica Design, Arnaldo Cecchini.
La sessione di lavori, presieduta da Alberto Moravetti dell’Università di Sassari, si aprirà con l’intervento di Marcella Frangipane, docente di Scienze dell’Antichità all’Università “La Sapienza” di Roma, dedicato a “La formazione della città in Oriente”, nel quale verrà delineata una storia delle prime forme di urbanizzazione e di creazione di stati, partendo dalle esperienze maturate negli scavi di Arslantepe.
Dopo questo primo contributo il seminario offrirà un lungo itinerario mediterraneo alla scoperta dei processi di formazione urbani e dei sistemi di organizzazione complessa che nel tempo si sono sviluppati. Maria Iacovou della University of Cyprus parlerà di Cipro; Antonella Pautasso, dell’IBAM-CNR, di Creta; Massimo Osanna, dell’Università degli Studi della Basilicata, della Grecia e delle sue colonie; Maria Giulia Amadasi, dell’Università di Roma “La Sapienza”, del nord Africa; D. Garcia, dell’Université de Aix-Marseille /Centre Camille Jullian, della Francia meridionale; Ana Delgado, dell’Universitat Pompeu Fabra di Barcellona, della penisola iberica; Raquel Vilaça, dell’Universidade de Coimbra, del Portogallo.
Particolare attenzione verrà dedicata all’analisi dei fenomeni del contatto e dello scambio fra civiltà e dei vari livelli che essi possono raggiungere, da quello commerciale a quelli tecnologico e culturale. Il lungo viaggio nel Mediterraneo ha lo scopo di verificare se processi di formazione urbana si siano sviluppati autonomamente in diverse parti del Mediterraneo a seguito di trasformazioni che si verificano all’interno di ciascuna società in momenti differenti a partire dalla seconda metà del II millennio a.C. La giornata si concluderà con la visita dei partecipanti agli scavi di sant’Imbenia.
La seconda giornata. Il seminario proseguirà il giorno successivo, sabato 1° febbraio sempre nel complesso di Santa Chiara, a partire dalle ore 09.00. La sessione, presieduta da Giovanni Azzena dell’Università di Sassari, sarà dedicata alla formazione urbana nella penisola italiana e in Sardegna: un gruppo di assegnisti dell’Università degli Studi di Sassari, di dottorandi e di giovani studiosi di altre università italiane presenterà le proprie ricerche. Le relazioni saranno seguite da un dibattito tra i relatori e un gruppo di docenti e ricercatori italiani e stranieri di fama internazionale, con l’intento di avviare una riflessione critica intorno alle tesi proposte.
Stefano Santocchini parlerà della formazione di Felsina e del fenomeno urbano nell’Etruria padana; Matteo Milletti di Populonia e dell’Etruria settentrionale; Teresa Marino dell’Etruria meridionale; Valeria Acconcia degli Abbruzzi; Alessandra Gobbi della Campania con particolare riferimento a Pontecagnano; Mauro Mariani della Sardegna nord occidentale. Modereranno gli interventi: Giuseppe Sassatelli, Direttore del Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà dell’Università di Bologna; Gilda Bartoloni dell’Università “La Sapienza” di Roma; A. Rathje della University of Copenhagen, Saxo Institute; Alessandro Guidi dell’Università di “Roma Tre”; Francesco di Gennaro della Soprintendenza al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”; Vincenzo D’Ercole del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Marco Edoardo Minoja, della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna; Carmine Pellegrino dell’Università di Salerno; Anna Depalmas dell’Università di Sassari e Alessandro Usai della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Cagliari e Oristano.
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