L'opposizione chiede la diffida per il sindaco
Protocollata la richiesta al prefetto per la mancata convocazione del consiglio.
Olmedo |
OLMEDO / Ieri mattina i consiglieri comunali del gruppo di opposizione Toni Faedda, Gabriella Isoni, Tore Siffu e Pietro Cattari, hanno protocollato presso la Prefettura di Sassari la richiesta al Prefetto intesa ad ottenere la diffida al sindaco di Olmedo perché provveda senza alcun ritardo alla convocazione del consiglio comunale, in osservanza da quanto disposto dal regolamento consiliare.
«Tale atto si è reso necessario in quanto il sindaco Marcello Diez, - spiega il capogruppo Faedda in una nota - senza alcuna giustificazione ed in palese violazione di quanto disposto dal’art. 23 del regolamento del consiglio comunale nonché dell’art. 39, comma 5 del Testo Unico sugli Enti Locali, non ha provveduto a dar seguito alla richiesta inoltrata il 20 dicembre scorso di riunire il consiglio comunale entro i venti giorni stabiliti dalla normativa».
«Una condotta - prosegue il comunicato - che manifesta il totale dispregio delle norme vigenti nonché delle prerogative riconosciute ai consiglieri, ma ancor di più il disinteresse per i numerosi problemi tutt’ora irrisolti della comunità olmedese, atteso che il consiglio era stato richiesto dal gruppo di opposizione in seduta
straordinaria e aperta ai cittadini proprio per discutere degli impegni assunti dall’attuale amministrazione rimasti in molti casi solo sulla carta, quali il piano particolareggiato del centro storico, l’asilo nido ancora e l’investimento dei campi da golf definito prima “aria fritta” ed ora considerato “importante progetto dal quale si attendono rilevanti ricadute sul territorio».
«La perdurante inerzia del primo cittadino - conclude Faedda - si riflette inevitabilmente sul tessuto economico e sociale del nostro paese dove le imprese locali hanno potuto incontrare il sindaco, dopo quasi tre anni di mandato, in una sola circostanza; da mesi intere aree sono prive di illuminazione pubblica; il servizio scuolabus, nonostante le promesse di miglioramento, è stato definitivamente smantellato; l’intero centro abitato è ormai invaso da erbacce e cartacce di ogni sorta».
«Tale atto si è reso necessario in quanto il sindaco Marcello Diez, - spiega il capogruppo Faedda in una nota - senza alcuna giustificazione ed in palese violazione di quanto disposto dal’art. 23 del regolamento del consiglio comunale nonché dell’art. 39, comma 5 del Testo Unico sugli Enti Locali, non ha provveduto a dar seguito alla richiesta inoltrata il 20 dicembre scorso di riunire il consiglio comunale entro i venti giorni stabiliti dalla normativa».
«Una condotta - prosegue il comunicato - che manifesta il totale dispregio delle norme vigenti nonché delle prerogative riconosciute ai consiglieri, ma ancor di più il disinteresse per i numerosi problemi tutt’ora irrisolti della comunità olmedese, atteso che il consiglio era stato richiesto dal gruppo di opposizione in seduta
Faedda |
«La perdurante inerzia del primo cittadino - conclude Faedda - si riflette inevitabilmente sul tessuto economico e sociale del nostro paese dove le imprese locali hanno potuto incontrare il sindaco, dopo quasi tre anni di mandato, in una sola circostanza; da mesi intere aree sono prive di illuminazione pubblica; il servizio scuolabus, nonostante le promesse di miglioramento, è stato definitivamente smantellato; l’intero centro abitato è ormai invaso da erbacce e cartacce di ogni sorta».
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