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A Cagliari il progetto per il nuovo municipio nell'oasi protetta
Parte l'iter ufficiale per il riconoscimento del comune di Porto Conte.
ALGHERO / Alle ore 11 di ieri il Comitato Rinascita della Bonifica ha inviato all'Ufficio Enti Locali della Regione Sardegna tutta la documentazione inerente l'istituzione del nuovo Comune di Porto Conte, dando così il via al procedimento ufficiale come previsto dalla legge regionale n.58 del 1986.
Contemporaneamente un plico contenente gli stessi documenti è stato protocollato al Comune di Alghero.
Contemporaneamente un plico contenente gli stessi documenti è stato protocollato al Comune di Alghero.
Una volta valutata la documentazione e accertata la sussistenza dei requisiti di legge, l’assessore regionale competente nominerà una commissione paritetica, composta da rappresentanti del Comune di Alghero e del comitato promotore, che esaminerà il progetto.
«Si è quindi compiuto il passo decisivo, dopo mesi di azioni di sensibilizzazione e raccolte firme dei residenti davanti ai notai, per dare alla Bonifica di Alghero quello che le spetta e permetterle di diventare uno dei fiori all'occhiello della Sardegna e dell'Europa intera»,scrive in una nota il Comitato.
«Si è quindi compiuto il passo decisivo, dopo mesi di azioni di sensibilizzazione e raccolte firme dei residenti davanti ai notai, per dare alla Bonifica di Alghero quello che le spetta e permetterle di diventare uno dei fiori all'occhiello della Sardegna e dell'Europa intera»,scrive in una nota il Comitato.
«Per far sì che questo avvenga è ora necessario un intervento favorevole da parte della Regione in merito all'istituzione del Comune di Porto Conte, che potrebbe finalmente rendere questa zona, finora tanto bistrattata, uno dei motori propulsivi dell'economia isolana, attrattore di lavoro e di benessere, nel massimo rispetto dell'ambiente».
La presidente del Comitato, Tonina Desogos, parla di giorno storico «Poiché portiamo ufficialmente all'attenzione della Regione le profonde ingiustizie che denunciamo da anni agli amministratori locali di Alghero, colpevoli di non aver mai dato risposte alle esigenze del territorio».
La popolazione si è espressa a favore del nuovo Comune di Porto Conte superando di gran lunga il quorum richiesto dalla legge, «stanca ed esasperata da decenni di grave e disarmante miopia politica che ha prodotto un immobilismo tale da rendere la nostra splendida zona costiera una delle più povere e disastrate di tutta la Sardegna».
La portavoce del Comitato mette in risalto invece lo sviluppo della città di Alghero: «Sono stati realizzati grossi investimenti infrastrutturali e sociali tali da permetterle di affrontare a testa alta le sfide dell'economia globalizzata. La frattura sociale ed economica con la Bonifica che la classe politica della città ha voluto creare ha portato all'attuale drammatica situazione, non più sostenibile. Noi non stiamo denunciando delle problematiche emerse a causa della crisi economica odierna, bensì un profondo disagio nato anni fa, che si è amplificato durante il periodo di "vacche grasse", quando Alghero rifioriva mentre noi venivamo dimenticati, come purtroppo siamo tuttora. Perché questa differenza di trattamento?».
«Inoltre - continua Desogos - è bene ricordare che la Regione Sardegna investe ogni anno milioni di euro per promuovere nel mondo l'immagine di una terra incontaminata e turisticamente attraente. La nostra Bonifica, con l'aeroporto, il porto di Porto Torres a pochi chilometri e importanti attrazioni naturalistiche in loco, tra cui Capo Caccia, le Grotte di Nettuno, il Parco di Porto Conte, le campagne e le migliori spiagge, è una delle principali porte d'accesso alla Sardegna, ma agli occhi di tutti appare come la 'Cenerentola' dell'Isola, un luogo abbandonato a se stesso, senza servizi e prospettive di sviluppo».
Infine il Comitato fa un appello alle istituzioni affinché collaborino alla redazione di un piano straordinario di salvataggio e di rilancio che potrà attuarsi con l'istituzione del nuovo Comune di Porto Conte.
I membri del Comitato Rinascita della Bonifica, così come i tantissimi residenti nel territorio di cui si sono fatti portavoce, continuano la loro battaglia, sempre più convinti e risoluti: «Abbiamo provato - commenta Dario Deriu, tra i primi promotori dell'iniziativa - ad analizzare le motivazioni che negli anni hanno spinto le amministrazioni cittadine a disinteressarsi in modo così vergognoso di una zona di tale pregio. Ci siamo chiesti per esempio perché gli amministratori algheresi desiderassero spopolare il territorio non permettendo investimenti ai propri giovani e spezzando le famiglie costrette a separarsi; perché perseverassero nel far trovare strade dissestate ai turisti (oltre che ai residenti) che vogliono raggiungere le nostre spiagge; perché optassero per l'assenza della raccolta differenziata ai confini del Parco di Porto Conte; perché preferissero non segnalare la toponomastica alle ambulanze, ai corrieri e ai turisti che si perdono sistematicamente nelle strade dell'agro. La risposta alla quale siamo giunti ha un brutto nome e si chiama 'discriminazione'. L'abbiamo sempre sentita sulla pelle e oggi si ripropone ancora più forte, amplificata dall'ennesimo menefreghismo da parte della politica algherese e da commenti ingenerosi e inopportuni verso la nostra iniziativa sui quotidiani online e sui social network».
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