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Rivolta contro il motocross nel parco
Il comitato di Maristella minaccia di rivolgersi alla Procura.
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Pista |
Rivolta contro il motocross nell'oasi protetta.
Parte una raccolta di firme contro la pista per le due ruote sorta a ridosso delle spiagge delle Bombarde e del Lazzaretto.
Il Comitato di Maristella ha avviato la petizione tra i residenti della zona per denunciare alla Procura quello che viene definito un vero e proprio «scempio» sorto a pochi metri da parchi naturali, spiagge rinomate, da case e terreni agricoli della riforma agraria.
«Vogliamo vederci chiaro, capire se ci sono stati degli abusi degli organi competenti nel rilascio delle autorizzazioni necessarie», protesta il presidente del Comitato Tonina Desogos che si è rivolta al commissario straordinario Antonello Scano.
Non è infatti possibile che l’intera zona, classificata dal Piano regolatore del Comune di Alghero “Zona Bosco” , quindi a “tutela totale", sia bloccata anche in conseguenza dall'entrata in vigore del PPR, mentre questa struttura prosegue ad ampliarsi in una posizione assurda, con sbancamenti, interri di cavidotti, allargamenti e apertura di nuove strade».
In più c'è il disagio dovuto all'inquinamento acustico. «Ci stupisce - aggiunge Desogos - con quanta leggerezza sia stato autorizzato, in un'oasi di silenzio, a due passi dal “Parco del Lazzaretto”, denominato anche “giardino di Claudio,” realizzato dal compianto maestro Claudio Abbado con riqualificazione della macchia mediterranea in collaborazione con l’Università di Sassari, un sito per uno degli sport più chiassosi che esistano».
Il Comitato sollecita quindi un intervento al commissario Scano visto il silenzio finora delle associazioni ambientaliste: «La situazione diventa ulteriormente assurda ed insostenibile – chiude la portavoce della borgata di Maristella - quando gli abitanti, costretti a subire i continui disagi, assistono all'incredibile gara di visibilità intrapresa dai politici locali che, pavoneggiandosi, decantano lodi e benefici di quest'opera non rendendosi minimamente conto del danno che hanno contribuito a permettere rovinando uno dei migliori angoli del paesaggio di Porto Conte».
In più c'è il disagio dovuto all'inquinamento acustico. «Ci stupisce - aggiunge Desogos - con quanta leggerezza sia stato autorizzato, in un'oasi di silenzio, a due passi dal “Parco del Lazzaretto”, denominato anche “giardino di Claudio,” realizzato dal compianto maestro Claudio Abbado con riqualificazione della macchia mediterranea in collaborazione con l’Università di Sassari, un sito per uno degli sport più chiassosi che esistano».
Il Comitato sollecita quindi un intervento al commissario Scano visto il silenzio finora delle associazioni ambientaliste: «La situazione diventa ulteriormente assurda ed insostenibile – chiude la portavoce della borgata di Maristella - quando gli abitanti, costretti a subire i continui disagi, assistono all'incredibile gara di visibilità intrapresa dai politici locali che, pavoneggiandosi, decantano lodi e benefici di quest'opera non rendendosi minimamente conto del danno che hanno contribuito a permettere rovinando uno dei migliori angoli del paesaggio di Porto Conte».
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