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Slitta l'ok al Piano per ridurre la fauna selvatica a Porto Conte
Cinghiali e incidenti in aumento. Lubrano minaccia di rivolgersi al prefetto.
Slitta l'approvazione del nuovo piano di contenimento della fauna selvatica.
Rischia di essere vanificato lo sforzo del Parco di Porto Conte per limitare il numero dei cinghiali presenti nell'area protetta, portato avanti dal 2008.
Gli ungulati stanno nuovamente aumentando e in modo direttamente proporzionale anche i danni alle coltivazioni e i pericoli lungo le strade.
Il presidente dell'ente parco Stefano Lubrano scrive all'assessore regionale alla Sanità Simona De Francisci per sollecitare il nulla osta cagliaritano allo studio triennale condiviso dal Parco, dalla Provincia di Sassari, dal Corpo forestale, e poi ancora dall'Ente foreste, Università e Istituto Zooprofilattico. Il via libera della Regione era previsto per novembre.
«La situazione – scrive Lubrano - si è ulteriormente aggravata in quanto la popolazione di cinghiale, come successo in passato, sta invadendo i centri abitati di Maristella, Fertilia e iniziano ad aumentare anche gli incidenti stradali sulle provinciali SP 55 E 55BIS. Tutto ciò sta ovviamente creando notevoli disagi e paura tra gli abitanti delle borgate e fruitori dell’area protetta. Le proteste diffuse stanno quindi creando allarme sociale e se non si interviene con l’avvio delle operazioni di cattura e contenimento della popolazione del cinghiale la situazione potrebbe richiedere straordinari interventi di ordine pubblico».
Il presidente del parco chiede la possibilità di organizzare un incontro tecnico per trovare una soluzione alle criticità sanitarie manifestate nell'elaborazione del piano dei controllo. In caso di mancata risposta l'ente gestore della riserva si rivolgerà al prefetto.
Slitta l'approvazione del nuovo piano di contenimento della fauna selvatica.
Rischia di essere vanificato lo sforzo del Parco di Porto Conte per limitare il numero dei cinghiali presenti nell'area protetta, portato avanti dal 2008.
Gli ungulati stanno nuovamente aumentando e in modo direttamente proporzionale anche i danni alle coltivazioni e i pericoli lungo le strade.
Il presidente dell'ente parco Stefano Lubrano scrive all'assessore regionale alla Sanità Simona De Francisci per sollecitare il nulla osta cagliaritano allo studio triennale condiviso dal Parco, dalla Provincia di Sassari, dal Corpo forestale, e poi ancora dall'Ente foreste, Università e Istituto Zooprofilattico. Il via libera della Regione era previsto per novembre.
«La situazione – scrive Lubrano - si è ulteriormente aggravata in quanto la popolazione di cinghiale, come successo in passato, sta invadendo i centri abitati di Maristella, Fertilia e iniziano ad aumentare anche gli incidenti stradali sulle provinciali SP 55 E 55BIS. Tutto ciò sta ovviamente creando notevoli disagi e paura tra gli abitanti delle borgate e fruitori dell’area protetta. Le proteste diffuse stanno quindi creando allarme sociale e se non si interviene con l’avvio delle operazioni di cattura e contenimento della popolazione del cinghiale la situazione potrebbe richiedere straordinari interventi di ordine pubblico».
Il presidente del parco chiede la possibilità di organizzare un incontro tecnico per trovare una soluzione alle criticità sanitarie manifestate nell'elaborazione del piano dei controllo. In caso di mancata risposta l'ente gestore della riserva si rivolgerà al prefetto.
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