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Una task force per costruire la scuola Agraria del futuro
Il rilancio passa attraverso un'offerta didattica più moderna e la valorizzazione dei terreni.
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Terreni agricoli nella Nurra |
Una task force per evitare lo smantellamento dell'istituto agrario.
La scuola superiore di Santa Maria La Palma non chiuderà.
Anzi. Attraverso la collaborazione con diverse istituzioni attive nel comparto agro-zootecnico e della promozione e salvaguardia ambientale, si spalanca per lei un nuovo futuro.
L'azione di rilancio passa sulla qualità dell'offerta formativa che verrà rivista e aggiornata per far fronte alle nuove sfide del mercato.
Non è rimasta inascolata la chiamata della dirigenza dell'istituto comprensivo, che raduna oltre l'Agrario, anche l'Alberghiero e l'Istituto professionale Industria e Artigianato. Vari enti hanno risposto all'invito, convinti della necessità di rimettere in moto l'importante polo formativo scolastico della borgata. E così nei giorni scorsi è stata formalizzata un'intesa che da il via a un tavolo tecnico permantente composto dall'Università di Sassari, Agenzia Laore e Agris. Fanno parte della squadra pure il Parco regionale di Porto Conte e varie associazioni attive nell'agro algherese, a cominciare dal Comitato zonale Nurra, l'associazione Impegno Rurale, ma anche aziende come la Cantina Santa Maria La Palma e il consorzio degli agriturismo.
I rappresentanti delle varie organizzazioni saranno chiamati innanzitutto a rimodulare un programma didattico che sia in linea con le necessità del territorio, per sfornare figure professionali richieste nel settore agro-zootecnico e ambientale. La nuova vita della scuola passerà anche attraverso il recupero e la messa in produzione dei terreni agricoli di sua proprietà, dove già si trovano il vigneto, l'oliveto, il mirteto e serre. Parte dei lotti inoltre saranno riservati al vivaismo e all'orticoltura. «Sono oltre trent’anni che l’istituto agrario esiste e ancora oggi può fare la sua parte nella formazione e innovazione tecnologica in agricoltura e zootecnia», è stato ribadito durante un recente incontro. Il primo atto assunto dal tavolo inter istituzionale è stato quello di pensare una soluzione formativa per gli studenti dell’ultimo anno dell’istituto agrario che, per ragioni legate al numero e ai meccanismi burocratici contorti, non hanno visto costituire la loro classe. Dovranno dunque, presentarsi all’esame di stato da “privatisti”. Grazie però ad un finanziamento dell’assessorato regionale alla Pubblica Istruzione e alla disponibilità delle agenzie Laore, Agris e del Parco di Porto Conte potranno prepararsi frequentando dei corsi sulle materie d’esame guidati da tecnici specialisti.
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