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«La Bonifica muore»
Il Comitato in lotta per l'autonomia scrive al neo presidente della Regione.
«La Bonifica di Alghero muore».
Il Comitato delle borgate in lotta per l'autonomia non perde tempo e scrive al neo presidente della Regione Francesco Pigliaru.
Dito puntato contro l'eccessiva severità di alcune leggi di tutela paesaggistica, accusate di aver messo in ginocchio il territorio.
«Purtroppo, l'entrata in vigore del Ppr e la contestuale mancata approvazione del Puc da parte del Comune di Alghero, hanno portato negli ultimi otto anni a un disastro sociale devastante per le nostre borgate», denuncia la presidente Tonina Desogos.![]() |
Veduta aerea agro algherese |
Il Comitato delle borgate in lotta per l'autonomia non perde tempo e scrive al neo presidente della Regione Francesco Pigliaru.
Dito puntato contro l'eccessiva severità di alcune leggi di tutela paesaggistica, accusate di aver messo in ginocchio il territorio.
«L'impossibilità di edificare fino a oltre dieci chilometri dalla costa e l'equiparazione delle Bonifica a un Nuraghe (tutela totale) nel Piano paesaggistico regionale ha conseguenze gravissime». Il Comitato Rinascita della Bonifica fa presente che la costa è sempre stata tutelata: non ci sono costruzioni selvagge sul mare, mentre, più internamente, soltanto gli imprenditori agricoli hanno potuto edificare su appezzamenti di vaste dimensioni.
L'eccesso di vincoli ora sta però uccidendo l'economia locale, secondo chi abita tra gli insediamenti confinanti con il parco. «I nostri giovani che desiderano lavorare non possono investire sul proprio territorio, pur possedendo anche decine e decine di ettari di terreno», fa presente Desogos. «È urgentissimo un impegno immediato della politica regionale affinché lo spopolamento e la disgregazione sociale possano terminare».
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