Cerca nel blog
Omicidio Salis, si attendono risposte dall'autopsia
Intanto gli inquirenti scavano nel passato della vittima.
Sarà l'esito dell'esame autoptico, che sarà eseguito nella giornata di oggi, a chiarire con esattezza come è stato ucciso Agostino Salis e cosa sia davvero accaduto, davanti alle vigne del Lazzaretto.
L'uccisione molto probabilmente risale alla notte tra lunedì 17 e martedì 18 febbraio. E in base alle tracce di sangue sembra confermato che l'esecuzione sia avvenuta nello stesso punto del ritrovamento, ovvero ai lati un campo incolto lungo la strada interna che unisce la provinciale alla borgata di Maristella.
Mentre resta ancora un'incognita il modo in cui l'uomo è stato finito. Le profonde ferite riportate alla testa lasciano pensare a un colpo di arma da fuoco, ma non si esclude la possibilità che Salis sia stato colpito violentemente con una spranga, una pietra appuntita o un altro corpo contundente. Il medico legale, mandato dalla Procura di Sassari, dopo un primo controllo sul posto, non si è voluto esprimere sulla causa che ha provocato il decesso e anche gli inquirenti per ora non si sbilanciano.
Si attendono anche i riscontri degli specialisti del reparto Scientifica, per raccogliere particolari utili alle indagini condotte dagli agenti del commissariato di polizia di Alghero e della squadra mobile di Sassari, per risalire all'identità di chi ha commesso il crimine.
Intanto gli inquirenti scavano nel suo passato e tra le sue frequentazioni per trovare una chiave che porti al nome dell'assassino. Agostino Salis, algherese, 46 anni, un passato di tossicodipendente, aveva lasciato il carcere da poco tempo dove aveva scontato una pena per reati contro il patrimonio. In molti lo conoscevano con il soprannome “L'Americano”.
La macabra scoperta, ieri mattina, intorno alle 9,30. Il cadavere è stato notato da un ragazzo che faceva jogging lungo la strada che collega la zona del complesso nuragico Palmavera alla borgata di Maristella.
Altri in
Recenti in
Recenti in
Commenti