Elogio di Vladimir Vladimirovič
I governanti occidentali sanno bene cosa permette a Putin di agire nel modo che vediamo.
Oggi, USA ed Europa possono solo arrampicarsi sugli specchi. I nostri governanti, stretti tra una palese sudditanza dai cosiddetti poteri forti, dalla crisi economica, e dall'incapacitá di correre il benché minimo rischio, si agitano goffamente, subendo la beffa, dopo il danno.
Anche Obama puó ben poco. E tutti, in America ed in Europa, a mormorare con malcelata invidia di contatti, provvedimenti, sanzioni, senza avere in mano una briscola. Quali sanzioni si possono applicare al più grande produttore di greggio, forte di un arsenale atomico e del potere di veto nel consiglio di sicurezza dell'ONU?
Lo Zar lo sa, e puó continuare il suo giuoco, perché gli piace, e gli viene concesso, di vincere facile. Lui, piaccia o no, é un vero uomo di Stato; anzi, é lo Stato. E tutti i russi sanno dove guardare quando la Storia ha i suoi sussulti. Noi no, poveretti. Noi continuiamo a essere governati da gnomi, a veder elaborare leggi e provvedimenti di cui nessuno rivendica la paternitá, a bordo di una barca dove, per riparare la coperta, si schiodano le tavole dal fondo. Ciononostante, la ragione ci dice che questa é la nostra via alla democrazia, e che dobbiamo abbassare la voce, perché non si può scherzare sulle forniture di gas siberiano. Mentre dalla pancia sale un brontolio di malessere: peró, che bravo, Vladimir Vladimirovič!
Muttoni |
Le notizie in arrivo dalla Crimea hanno suscitato gli inevitabili commenti con quel misto di rispetto e timore che tutte le azioni di un potente governante assoluto portano con sé.
Rispetto e timore, sì, ma anche ammirazione. Perché il cinismo e la determinazione, o se volete la realpolitik, di Putin, svelano chi sia, in questo momento, il più potente uomo del pianeta.
Ora i grandi sacerdoti tutelari della democrazia si stracciano le vesti, gridano all'aggressione e pretendono, non si sa in base a quale logica che l'Ucraina ritrovi l'integrità territoriale, la democrazia, ed il suo diritto di unirsi alla UE.
Ma i governanti occidentali sanno bene cosa permette a Putin di agire nel modo che vediamo: la totale autosufficienza per le forniture energetiche e di materie prime, e un ombrello atomico. In parole povere, non c'é nulla al mondo che possa servire per una efficace ritorsione, e non c'é embargo che possa moderare l'attivismo del presidente russo.
Il quale, dal canto suo, sin dai primi anni di incarico si è dimostrato un comandante freddo e calcolatore: come nell'episodio, che molti ricorderanno, del sequestro degli spettatori del teatro Dubrovka. Se un episodio analogo fosse successo in occidente, tutti sarebbero ancora lì a trattare con i terroristi.
Ora i grandi sacerdoti tutelari della democrazia si stracciano le vesti, gridano all'aggressione e pretendono, non si sa in base a quale logica che l'Ucraina ritrovi l'integrità territoriale, la democrazia, ed il suo diritto di unirsi alla UE.
Ma i governanti occidentali sanno bene cosa permette a Putin di agire nel modo che vediamo: la totale autosufficienza per le forniture energetiche e di materie prime, e un ombrello atomico. In parole povere, non c'é nulla al mondo che possa servire per una efficace ritorsione, e non c'é embargo che possa moderare l'attivismo del presidente russo.
Il quale, dal canto suo, sin dai primi anni di incarico si è dimostrato un comandante freddo e calcolatore: come nell'episodio, che molti ricorderanno, del sequestro degli spettatori del teatro Dubrovka. Se un episodio analogo fosse successo in occidente, tutti sarebbero ancora lì a trattare con i terroristi.
E' vero che, nel caso analogo della scuola di Ruslan, molto andò male. Ma da quegli esempi, tutti gli avversari di Putin intenzionati ad usare la forza, hanno capito con chi avevano a che fare.
Di una cosa sono sicuro : che se i nostri due fanti di marina detenuti in India avessero anche la cittadinanza russa, sarebbero da due anni a casa insigniti della più alta onorificenza indiana.
Ma la personalità di Putin, ed il suo modo di governare, si rivelarono anche quando, ricevuta la richiesta di poter erigere una moschea a Mosca, in cambio i mussulmani si videro recapitare analoga richiesta per una chiesa ortodossa in Arabia Saudita, col commento:
Di una cosa sono sicuro : che se i nostri due fanti di marina detenuti in India avessero anche la cittadinanza russa, sarebbero da due anni a casa insigniti della più alta onorificenza indiana.
Ma la personalità di Putin, ed il suo modo di governare, si rivelarono anche quando, ricevuta la richiesta di poter erigere una moschea a Mosca, in cambio i mussulmani si videro recapitare analoga richiesta per una chiesa ortodossa in Arabia Saudita, col commento:
"noi siamo persone serie, non come i governanti occidentali!"
Oggi, USA ed Europa possono solo arrampicarsi sugli specchi. I nostri governanti, stretti tra una palese sudditanza dai cosiddetti poteri forti, dalla crisi economica, e dall'incapacitá di correre il benché minimo rischio, si agitano goffamente, subendo la beffa, dopo il danno.
Anche Obama puó ben poco. E tutti, in America ed in Europa, a mormorare con malcelata invidia di contatti, provvedimenti, sanzioni, senza avere in mano una briscola. Quali sanzioni si possono applicare al più grande produttore di greggio, forte di un arsenale atomico e del potere di veto nel consiglio di sicurezza dell'ONU?
Lo Zar lo sa, e puó continuare il suo giuoco, perché gli piace, e gli viene concesso, di vincere facile. Lui, piaccia o no, é un vero uomo di Stato; anzi, é lo Stato. E tutti i russi sanno dove guardare quando la Storia ha i suoi sussulti. Noi no, poveretti. Noi continuiamo a essere governati da gnomi, a veder elaborare leggi e provvedimenti di cui nessuno rivendica la paternitá, a bordo di una barca dove, per riparare la coperta, si schiodano le tavole dal fondo. Ciononostante, la ragione ci dice che questa é la nostra via alla democrazia, e che dobbiamo abbassare la voce, perché non si può scherzare sulle forniture di gas siberiano. Mentre dalla pancia sale un brontolio di malessere: peró, che bravo, Vladimir Vladimirovič!
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