Erasmus generation ad Alghero
Secondo il report ufficiale i confini dell’Europa e dei paesi convenzionati (Islanda, Lussemburgo, Svizzera, Turchia) sono solcati da oltre 2.300.000 di studenti ogni anno; il 10,38 per cento, oltre 250mila studenti, sono italiani (quarta nazionalità per numero dopo Germania, Francia, Spagna).
Nonostante lo scongiuramento dei tagli alla spesa che ha messo in dubbio la possibilità dello svolgimento del programma per i prossimi anni, a livello europeo il trend generale è stato finora quello di una crescita costante del numero degli studenti outgoing, e un sempre maggiore numero di Stati coinvolti.
Allo stesso modo, per l’Università degli studi di Sassari nel 2011-2012 è stato possibile svolgere il programma Erasmus per il 2,4 per cento degli iscritti, La seconda percentuale più alta d’Italia, pari a oltre 300 borse. Inoltre, ha negli ultimi tre anni visto triplicare il numero di partecipanti al programma Erasmus placement grazie a un forte contributo del Miur.
Il Dipartimento di Architettura di Alghero, nonostante le croniche carenze economiche, riesce a garantire oltre 150 convenzioni Erasmus con oltre 60 atenei europei. Fattore, quello dell’internazionalità e dell’internazionalizzazione, che assume un contributo decisivo nelle classifiche Censis, influenzando notevolmente la posizione di Architettura ad Alghero, che nell’anno 2013 è stata considerata la prima d’Italia.
Come non tenere conto della portata di questo programma, anche alle nostre latitudini algheresi, alla realtà di una condizione sarda da sempre, per natura, isolata?
E a maggior ragione, realtà sede di un Dipartimento di Architettura, dove il diverso, il viaggio, la conoscenza di un luogo altro è occasione moltiplicatrice di crescita.
L’“Erasmus Generation” è un fenomeno contemporaneo, che riguarda sia il lato personale dello studente, sia la formazione accademica, sia lo scambio culturale, che lascerà conseguenze ancora difficili da intuire, e una rete di relazioni e di scambio internazionale tra individui.
Ma anche immagine, o più immagini, di luoghi diversi nel tempo e nello spazio, provenienti da storie diverse. Cattedrali, bastioni, edifici progettati da Archistar, paesaggi spesso solo visti un po’ in una rivista patinata e un po’ in post sul web, possono essere toccati e studiati sul campo. Contestualmente alla scoperta di una nuova città, di un nuovo Stato magari, che porta con sé tradizioni, stili, archetipi, edifici. E fatti urbani diversi.
Questo concetto di crescita grazie alla scoperta, e di rete e di relazioni internazionali và letto insieme al dualismo implicito nel concetto di esperienza internazionale: il bilanciamento tra studenti ingoing e studentioutgoing. Chi arriva, e chi parte. Chi accoglie, chi viene ricevuto. Chi lascia, chi scopre.
Federico Puggioni, Redazione Arkimastria
(articolo orginariamente comparso nel Blog Sardarch il 25 luglio 2013)
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