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Parte il rilancio delle Camere di Commercio
Un patto anti-crisi tra gli enti camerali sardi che approvano il nuovo statuto.
I quattro presidenti. Da sin Scanu (Oristano), Cicalò (Nuoro), Deidda (Cagliari) e Sini (Sassari) |
L’Unione regionale delle Camere di Commercio della Sardegna ha un nuovo statuto. L’adozione dell’importante atto riformulativo dell’Associazione delle Camere di Commercio regionale è stato deliberato a Sassari dall’Assemblea, alla presenza dei Presidenti, dei Componenti di giunta e dei Segretari generali degli Enti camerali isolani.Il nuovo statuto si qualifica quale importante e aggiornato strumento di governance del sistema camerale.
Gli amministratori camerali hanno rinnovato la volontà di collaborare nella definizione di nuove attività da svolgere congiuntamente e nell’ambito di un concreto sostegno alle sistema delle imprese. Il nuovo statuto qualifica le denominazioni degli organi ed assegna agli stessi nuovi funzioni e compiti più rispondenti alle attuali esigenze delle imprese. L’Unione regionale potrà essere un ambito di sintesi rispetto alle necessità dei territori ed individuare soluzioni adeguate all’urgenza delle problematiche che le imprese devono affrontare quotidianamente.
«Oggi, in un periodo nel quale molti assetti consolidati vengono rimessi in discussione dall’impatto, talvolta impietoso e devastante della crisi, le Camere di Commercio - si legge in una nota - si propongono quali enti che rafforzano la propria vocazione a divenire interpreti delle necessità del mondo economico e in particolare del mondo dell'impresa, con un impegno particolare ai processi di aggregazione, coordinamento e di sinergia che devono essere interpretati, primo fra tutti, dal sistema camerale».
Gli amministratori camerali hanno rinnovato la volontà di collaborare nella definizione di nuove attività da svolgere congiuntamente e nell’ambito di un concreto sostegno alle sistema delle imprese. Il nuovo statuto qualifica le denominazioni degli organi ed assegna agli stessi nuovi funzioni e compiti più rispondenti alle attuali esigenze delle imprese. L’Unione regionale potrà essere un ambito di sintesi rispetto alle necessità dei territori ed individuare soluzioni adeguate all’urgenza delle problematiche che le imprese devono affrontare quotidianamente.
«Oggi, in un periodo nel quale molti assetti consolidati vengono rimessi in discussione dall’impatto, talvolta impietoso e devastante della crisi, le Camere di Commercio - si legge in una nota - si propongono quali enti che rafforzano la propria vocazione a divenire interpreti delle necessità del mondo economico e in particolare del mondo dell'impresa, con un impegno particolare ai processi di aggregazione, coordinamento e di sinergia che devono essere interpretati, primo fra tutti, dal sistema camerale».
«La realtà economica regionale - prosegue il comunicato - può trovare importanti spazi di crescita verso i mercati esteri che però necessitano di dimensioni, capacità ed efficienza che solo i processi di aggregazione sono in grado di garantire in un tessuto d'impresa ampiamente costituito da piccole e medie imprese».
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