Rally d'Italia, due settimane di grande spettacolo
Alghero si prepara ad accogliere il grande evento.
Veduta sul porto |
ALGHERO Due settimane di grande spettacolo e adrenalina pura in compagnia delle più prestigiose scuderie del mondo e dei più grandi piloti di tutto il pianeta, per proiettare Alghero verso la stagione turistica della svolta e aprire le porte alla città del futuro. Il rombo dei motori inizia a farsi sentire in lontananza, e nella Riviera del Corallo la macchina organizzativa è già in moto e sta lavorando sodo per centrare tre obiettivi in un solo colpo.
Nella mente degli organizzatori, la tappa italiana del Mondiale di rally ad Alghero è prima di tutto un evento di grande prestigio. I contenuti agonistici e spettacolari di una manifestazione di questa portata rappresentano di per sé un fatto straordinario, e i numeri che si annunciano parlano chiaro. Alghero diventerà per due settimane la sede del “parco assistenza” del Rally d’Italia – la tappa del World Rally Championship organizzata dalla Fia e dall’Automobile club d’Italia – e si prevede che in quei giorni la città possa essere presa d’assalto da almeno 30mila appassionati, senza contare piloti, squadre, tecnici e addetti ai lavori. Tradotto in euro, per l’indotto rivierasco si parla di un ritorno economico a sette zeri.
Ad Alghero arriveranno i più prestigiosi marchi del mercato automobilistico sportivo e non solo e i migliori piloti del circuito rallistico internazionale, in rappresentanza di quindici Paesi e di ogni latitudine. Al loro seguito, una carovana che si trasferirà dall’Argentina, dove in maggio è prevista la tappa precedente, per impiantare nel centro cittadino una vera e propria “città nella città” interamente dedicata all’evento. Un modo spettacolare e avvincente per entrare nel vivo di una stagione turistica che per la Riviera del Corallo e per tutto il sistema territoriale si annuncia come quella del possibile riscatto e del rilancio.
Un’occasione di così grande portata a livello planetario sarà anche una grande opportunità promozionale: dal 31 maggio all’8 giugno, proprio durante il Rally Italia Sardegna 2014, Alghero ospiterà la prima grande mostra dedicata alle cinquanta eccellenze sarde. I cinquanta brand che meglio rappresentano l’isola e la sua capacità unica di eccellere in ambito enogastronomico, naturalistico, industriale e artigianale saranno protagonisti della grande vetrina a cielo aperto ospitata sul lungomare Barcellona.
La strategia messa in piedi dalla cabina di regia che fa capo al Sistema turistico locale del Nord Ovest Sardegna e al suo presidente, Enrico Daga, è chiara: si punta a restituire ad Alghero quel ruolo di capitale del turismo isolano che le è appartenuto per anni, prima del boom della Costa Smeralda. Per farlo si punta alla creazione o alla presenza di eventi di grande portata, in grado di stimolare la ripresa qualitativa e quantitativa di un’offerta turistica che negli ultimi anni si è cullata un po’ troppo sugli allori. Da questo punto di vista, l’obiettivo è che il mondiale di rally trovi casa nel Nord Ovest Sardegna più a lungo possibile, allungando la stagione balneare e facendo da possibile traino verso mercati in cui il turismo sportivo, e automobilistico in particolare, è già una realtà consolidata.
Ma per suggellare il matrimonio tra Alghero e il rally d’Italia serve soprattutto l’abbraccio della gente. In attesa che la manifestazione possa confermare anche nella “Barcellona sarda” i numeri registrati altrove, occorre in primo luogo che la città accolga con il giusto entusiasmo l’evento e ne colga tutte le potenzialità. Proprio per questo l’Stl, che in questa fase preparatoria rappresenta il braccio operativo dell’Aci Sport, cui compete di fatto l’organizzazione della tappa italiana del mondiale, sta studiando insieme agli stessi consulenti dell’Aci, all’amministrazione comunale e a un team di esperti in materia il modo migliore per trarre nuove opportunità anche dalla rivoluzione che interesserà il traffico e la viabilità cittadina.
Il Sistema turistico locale del Nord Ovest Sardegna, che ha fortemente voluto che questo evento restasse in Sardegna, ottenendo il via libera del comitato esecutivo dell’Automobile club d’Italia e della Fia e convincendo l’agenzia regionale “Sardegna Promozione” a finanziare e sostenere il nuovo progetto con base ad Alghero, ha deciso di affrontare questo elemento critico come un banco di prova per proiettare la città di Alghero verso una dimensione più sostenibile. Si sta lavorando a un grande progetto caratterizzato da numerose azioni, che verranno rese note nei prossimi giorni, destinate a bilanciare l’impatto ambientale del rally. Allo stesso tempo, l’impatto sull’assetto viario e sul sistema dei parcheggi imporrà una rivoluzione nel modo di comunicare dell’amministrazione algherese con i cittadini, ma anche una riorganizzazione della città più a misura di pedoni, biciclette e mezzi verdi. E la creazione temporanea di una vastissima area chiusa al traffico sarà il banco di prova per quelle che potrebbero essere le politiche di sostenibilità da adottare nel futuro più immediato per imprimere alla Riviera del Corallo quella svolta verde già auspicata con l’approvazione del Paes comunale, ossia il Piano per le azioni di sostenibilità energetica.
Nella mente degli organizzatori, la tappa italiana del Mondiale di rally ad Alghero è prima di tutto un evento di grande prestigio. I contenuti agonistici e spettacolari di una manifestazione di questa portata rappresentano di per sé un fatto straordinario, e i numeri che si annunciano parlano chiaro. Alghero diventerà per due settimane la sede del “parco assistenza” del Rally d’Italia – la tappa del World Rally Championship organizzata dalla Fia e dall’Automobile club d’Italia – e si prevede che in quei giorni la città possa essere presa d’assalto da almeno 30mila appassionati, senza contare piloti, squadre, tecnici e addetti ai lavori. Tradotto in euro, per l’indotto rivierasco si parla di un ritorno economico a sette zeri.
Ad Alghero arriveranno i più prestigiosi marchi del mercato automobilistico sportivo e non solo e i migliori piloti del circuito rallistico internazionale, in rappresentanza di quindici Paesi e di ogni latitudine. Al loro seguito, una carovana che si trasferirà dall’Argentina, dove in maggio è prevista la tappa precedente, per impiantare nel centro cittadino una vera e propria “città nella città” interamente dedicata all’evento. Un modo spettacolare e avvincente per entrare nel vivo di una stagione turistica che per la Riviera del Corallo e per tutto il sistema territoriale si annuncia come quella del possibile riscatto e del rilancio.
Un’occasione di così grande portata a livello planetario sarà anche una grande opportunità promozionale: dal 31 maggio all’8 giugno, proprio durante il Rally Italia Sardegna 2014, Alghero ospiterà la prima grande mostra dedicata alle cinquanta eccellenze sarde. I cinquanta brand che meglio rappresentano l’isola e la sua capacità unica di eccellere in ambito enogastronomico, naturalistico, industriale e artigianale saranno protagonisti della grande vetrina a cielo aperto ospitata sul lungomare Barcellona.
Daga |
Ma per suggellare il matrimonio tra Alghero e il rally d’Italia serve soprattutto l’abbraccio della gente. In attesa che la manifestazione possa confermare anche nella “Barcellona sarda” i numeri registrati altrove, occorre in primo luogo che la città accolga con il giusto entusiasmo l’evento e ne colga tutte le potenzialità. Proprio per questo l’Stl, che in questa fase preparatoria rappresenta il braccio operativo dell’Aci Sport, cui compete di fatto l’organizzazione della tappa italiana del mondiale, sta studiando insieme agli stessi consulenti dell’Aci, all’amministrazione comunale e a un team di esperti in materia il modo migliore per trarre nuove opportunità anche dalla rivoluzione che interesserà il traffico e la viabilità cittadina.
Il Sistema turistico locale del Nord Ovest Sardegna, che ha fortemente voluto che questo evento restasse in Sardegna, ottenendo il via libera del comitato esecutivo dell’Automobile club d’Italia e della Fia e convincendo l’agenzia regionale “Sardegna Promozione” a finanziare e sostenere il nuovo progetto con base ad Alghero, ha deciso di affrontare questo elemento critico come un banco di prova per proiettare la città di Alghero verso una dimensione più sostenibile. Si sta lavorando a un grande progetto caratterizzato da numerose azioni, che verranno rese note nei prossimi giorni, destinate a bilanciare l’impatto ambientale del rally. Allo stesso tempo, l’impatto sull’assetto viario e sul sistema dei parcheggi imporrà una rivoluzione nel modo di comunicare dell’amministrazione algherese con i cittadini, ma anche una riorganizzazione della città più a misura di pedoni, biciclette e mezzi verdi. E la creazione temporanea di una vastissima area chiusa al traffico sarà il banco di prova per quelle che potrebbero essere le politiche di sostenibilità da adottare nel futuro più immediato per imprimere alla Riviera del Corallo quella svolta verde già auspicata con l’approvazione del Paes comunale, ossia il Piano per le azioni di sostenibilità energetica.
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