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Se tre giovani architetti tengono una conferenza
Gli architetti che prendiamo come modello sono lontanissimi per età o per posizione sociale.
Difficilmente in questi ultimi anni si è sentito parlare di come gruppi di giovani professionisti abbiano sviluppato una qualche linea di ricerca pratico-teorica o indicato una direzione da seguire per il nuovo secolo. Questo assunto ha un valore tangenziale, ossia tocca allo stesso modo tutte le discipline e tutti i settori delle attività umane.
Il nostro secolo è quello della velocità tecnologica e dell’innovazione, eppure il futuro per sua generazione fatica a prender quota.
Date queste premesse, è evidente che la possibilità di allestire una conferenza in cui tre giovani architetti espongono la loro attività abbia un significato che trascende il valore della conferenza stessa. È il segno della volontà di far vedere cosa succede al di là della coltre di informazioni da cui siamo assuefatti. È un’occasione importante per i tre interessati, ma ancor più profondamente lo è per i giovani che vi assisteranno, perché poche cose hanno valore oggi come far vedere dove un futuro c’è o potrebbe costruirsi, quali difficoltà si incontrano e come possono essere affrontate.
Date queste premesse, è evidente che la possibilità di allestire una conferenza in cui tre giovani architetti espongono la loro attività abbia un significato che trascende il valore della conferenza stessa. È il segno della volontà di far vedere cosa succede al di là della coltre di informazioni da cui siamo assuefatti. È un’occasione importante per i tre interessati, ma ancor più profondamente lo è per i giovani che vi assisteranno, perché poche cose hanno valore oggi come far vedere dove un futuro c’è o potrebbe costruirsi, quali difficoltà si incontrano e come possono essere affrontate.

In questa luce va visto l’evento “Perspectives for the future” che si terrà il 2 aprile alle ore 17 nell’Aula Est del Santa Chiara, nella speranza che partecipino proprio coloro che in primis sono chiamati in causa, studenti e neolaureati.
Riccardo Onnis, Redazione Arkimastria
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