Pronto un piano strategico industriale per il rilancio del Consorzio industriale
Bilancio in attivo per il quinto anno consecutivo nonostante la crisi.
SASSARI / Per il quinto anno consecutivo il Consorzio Industriale Provinciale di Sassari chiude il bilancio in attivo, facendo registrare, al 31 dicembre 2013, un utile di esercizio di 347.536 euro.
Il risultato – approvato giovedì 22 maggio dall'assemblea dei soci – assume un valore particolarmente significativo, se inquadrato nel difficile momento attraversato dall'economia locale e in particolare dall'industria. Gli effetti della crisi hanno infatti causato dal 2011 la chiusura quasi totale degli impianti della chimica tradizionale nel sito di Porto Torres, con la conseguente riduzione degli introiti. A questo si aggiunge la difficoltà della vendita di terreni alle imprese, ancora troppo poco incentivate a insediarsi nei tre siti industriali consortili di Porto Torres, Alghero-San Marco e Sassari-Truncu Reale. Per far fronte alle scarse entrate, considerato che il Consorzio non attinge a risorse pubbliche ma trae le sue risorse dall'erogazione di servizi, in particolare di depuratori, il Consorzio ha attuato una sana politica di risparmio e contenimento dei costi, riuscendo non solo a mantenere i conti in attivo ma anche a garantire i livelli occupazionali.
Nel corso degli anni passati il Consorzio ha posto le basi per realizzare nuove strutture e potenziare le esistenti, dalla variante al progetto di bonifica della falda richiesta e concordata con Syndial, al collegamento col depuratore alla centrale di Fiume Santo proposto ad EON, fino al potenziamento del depuratore di Alghero-San Marco. Sono state inoltre avviate le procedure per le caratterizzazioni nelle aree pubbliche del sito di Porto Torres che saranno svincolate e restituite al mercato. Il Consorzio ha consolidato la partnership con l'università di Sassari per l'assistenza alle imprese, in particolare le startup e le tematiche ambientali. L'ente ha inoltre partecipato, nel 2012, a un importante accordo con la Regione per lo stanziamento di 65 milioni di euro per l'area di crisi di Porto Torres, dei quali 6 milioni riservati al potenziamento delle reti del gas e della fibra ottica nell'area industriale. Purtroppo quell'accordo è rimasto sulla carta ed è gia stato riproposto alla neo-insediata giunta regionale per procedere allo sblocco dei finanziamenti.
La mutata realtà industriale impone però un cambio di strategia che preveda un ampliamento dei servizi. Per questo il Consorzio ha fatto predisporre un prospetto di proposte per un piano industriale che rilanci l'azione dell'ente nei prossimi anni. Con l'avvento della “chimica verde”, la realizzazione della centrale a biomasse, l'avvio delle bonifiche, sarà possibile diversificare le attività consortili e sfruttare in modo più razionale e conveniente le strutture dell'ente. Una funzione determinante per l'economia del Consorzio potrà essere svolta dal depuratore, ora sottoutilizzato, che potrà svolgere un nuovo servizio per il territorio, col convogliamento dei reflui degli centri situati lungo la costa, da Sorso e Sennori fino a Porto Torres, passando per gli insediamenti della Riviera di Sorso.
SASSARI / Per il quinto anno consecutivo il Consorzio Industriale Provinciale di Sassari chiude il bilancio in attivo, facendo registrare, al 31 dicembre 2013, un utile di esercizio di 347.536 euro.
Il risultato – approvato giovedì 22 maggio dall'assemblea dei soci – assume un valore particolarmente significativo, se inquadrato nel difficile momento attraversato dall'economia locale e in particolare dall'industria. Gli effetti della crisi hanno infatti causato dal 2011 la chiusura quasi totale degli impianti della chimica tradizionale nel sito di Porto Torres, con la conseguente riduzione degli introiti. A questo si aggiunge la difficoltà della vendita di terreni alle imprese, ancora troppo poco incentivate a insediarsi nei tre siti industriali consortili di Porto Torres, Alghero-San Marco e Sassari-Truncu Reale. Per far fronte alle scarse entrate, considerato che il Consorzio non attinge a risorse pubbliche ma trae le sue risorse dall'erogazione di servizi, in particolare di depuratori, il Consorzio ha attuato una sana politica di risparmio e contenimento dei costi, riuscendo non solo a mantenere i conti in attivo ma anche a garantire i livelli occupazionali.
Nel corso degli anni passati il Consorzio ha posto le basi per realizzare nuove strutture e potenziare le esistenti, dalla variante al progetto di bonifica della falda richiesta e concordata con Syndial, al collegamento col depuratore alla centrale di Fiume Santo proposto ad EON, fino al potenziamento del depuratore di Alghero-San Marco. Sono state inoltre avviate le procedure per le caratterizzazioni nelle aree pubbliche del sito di Porto Torres che saranno svincolate e restituite al mercato. Il Consorzio ha consolidato la partnership con l'università di Sassari per l'assistenza alle imprese, in particolare le startup e le tematiche ambientali. L'ente ha inoltre partecipato, nel 2012, a un importante accordo con la Regione per lo stanziamento di 65 milioni di euro per l'area di crisi di Porto Torres, dei quali 6 milioni riservati al potenziamento delle reti del gas e della fibra ottica nell'area industriale. Purtroppo quell'accordo è rimasto sulla carta ed è gia stato riproposto alla neo-insediata giunta regionale per procedere allo sblocco dei finanziamenti.
La mutata realtà industriale impone però un cambio di strategia che preveda un ampliamento dei servizi. Per questo il Consorzio ha fatto predisporre un prospetto di proposte per un piano industriale che rilanci l'azione dell'ente nei prossimi anni. Con l'avvento della “chimica verde”, la realizzazione della centrale a biomasse, l'avvio delle bonifiche, sarà possibile diversificare le attività consortili e sfruttare in modo più razionale e conveniente le strutture dell'ente. Una funzione determinante per l'economia del Consorzio potrà essere svolta dal depuratore, ora sottoutilizzato, che potrà svolgere un nuovo servizio per il territorio, col convogliamento dei reflui degli centri situati lungo la costa, da Sorso e Sennori fino a Porto Torres, passando per gli insediamenti della Riviera di Sorso.
Questa soluzione potrà consentire indubbi benefici ambientali, eliminando gli scarichi a mare, spesso insufficienti e inadeguati, per circa 40 km di costa e sostituendoli con un servizio altamente tecnologico e moderno. La proposta, già presentata al gestore del servizio idrico Abbanoa, è in attesa del via libera degli enti preposti. Le istanze del Consorzio saranno nuovamente riproposte al termine dell'attuale tornata elettorale ai rinnovati enti locali soci del Consorzio.
Altri in
Recenti in
Recenti in
Commenti