Uno speciale tramonto algherese
ALGHERO / Tratto dal bel libro di Antonio Budruni e Yvette Gagliano " Splendori e Miserie, Alghero nelle cronache dei viaggiatori dell'Ottocento", che ho avuto l'onore di presentare ad Alghero sabato scorso.
Nell'illustrare il libro non ho potuto fare a meno di leggere questo splendido brano sui tramonti di Alghero.
Nell'illustrare il libro non ho potuto fare a meno di leggere questo splendido brano sui tramonti di Alghero.
Quel rosso fuoco, che tanto attrae noi e i turisti che numerosi attendono i tramonti algheresi come un fatto quasi irripetibile, avrebbe una origine nella storia della città.
(Gaston Vuiller, Les îles oubliées, les Baléares, la Corse, la Sardaigne. Impressions de voyage, Paris 1891)
"Là, seduto sulla riva, ho davanti agli occhi questa antica città circondata da mura dalle quali spuntano campanili gotici, torri campanarie, cupole, bastioni di una cittadella e case bianche.
Il giorno che muore colora leggermente il cielo, l'aria e' calma, la terra sembra assopita; solo le onde, ad intervalli regolari, vengono ad infrangersi mugghiando sugli scogli che schizzano di spuma.
Questa città spagnola che si delinea nella tenue luce del tramonto, il volo lento di qualche uccello marino, la poesia dell'ora indecisa, l'ondeggiare del mare, tutto favorisce i capricci del mio pensiero vagante......
Poi Alghero diventa piano piano più scura, distinguo ormai solo una massa confusa; una striscia rossa attraversa il cielo, i campanili dalle punte aguzze diventano minacciosi, fumi violastri si alzano dalla città come aliti scottanti; sembra che attraverso i clamori del mare si alzino gemiti.
Nella forma che prendono le sagome, nei singhiozzi che porta la risacca, non c'e' forse come un ricordo ed un eco delle lotte passate, e questa nube color sangue che fluttua su Alghero non e' forse il riflesso di un funebre bagliore che ha attraversato l'oscuro crepuscolo della sua storia?
Chi può' dire che le cose non abbiano il loro linguaggio in certe ore, e se la grande natura, che a noi appare insensibile, non conservi un'impressione di fatti che un tempo potrebbero averla turbata?
Il re Don Pietro il Cerimonioso assedia la città occupata dai genovesi.Dopo un'eroica resistenza, gli assalitori prendono la città e passano a fil di spada l'intera popolazione senza risparmiare né donne né bambini.....
....Il bagliore rovente che fluttuava nel cielo di Alghero si é spento, la notte è venuta, la spuma delle onde sferza il mio viso.Lentamente torno verso la città."
(Gaston Vuiller, Les îles oubliées, les Baléares, la Corse, la Sardaigne. Impressions de voyage, Paris 1891)
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