Arbitrato, la formula giusta per dirimere le controversie civili.
Intesa tra Camera di Commercio e Centro Universitario di Mediazione.
SASSARI / La Camera di Commercio di Sassari ha definito, in accordo con l’Università, le linee di programmazione e pianificazione strategica su interventi comuni di sviluppo e competitività territoriale che si sono concretizzate nel progetto INN.TE.
Nell’ambito del progetto-quadro è stato avviato un rapporto di collaborazione tra la Camera di Commercio e il C.U.M. - Centro Universitario di Mediazione, che approfondisce il tema degli strumenti alternativi di risoluzione dei conflitti, con particolare riguardo all’arbitrato e alla mediazione. In questo contesto, Camera di Commercio e Centro Universitario di Mediazione hanno organizzato un corso sull’arbitrato, strutturato in due incontri formativi che si svolgeranno nei giorni 11 e 17 giugno prossimi. Il 27 giugno è previsto un convegno sull'arbitrato commerciale internazionale che concluderà il corso, al quale parteciperanno docenti di elevata competenza professionale, sia dell’Università di Sassari che di altre Università italiane.
Tra le attività delle Camere di Commercio, rientra, infatti, la conciliazione delle controversie in ambito civile e commerciale, che rappresenta uno strumento di grande efficacia per il mondo imprenditoriale. L’altro strumento di risoluzione extragiudiziale delle controversie è l’arbitrato che, insieme alla conciliazione, ha conosciuto uno sviluppo costante, tanto da indurre il legislatore a prevedere la costituzione della Camera Arbitrale, per facilitare la risoluzione del contenzioso attraverso uno strumento rapido ed efficace, che, come è noto, non preclude il ricorso alla giurisdizione ordinaria. Alla Camera Arbitrale spettano, tra gli altri, compiti di formazione e tenuta dell’elenco degli arbitri.
Il Centro Universitario di Mediazione, istituito nel 2011 presso l’Università di Sassari e accreditato presso il Ministero della Giustizia, ha tra i suoi obiettivi, oltre alla ricerca e alla diffusione della cultura della mediazione, la formazione dei conciliatori e degli arbitri. In questi tre anni il C.U.M. ha svolto numerosi corsi di formazione e di aggiornamento professionale, sia in materia civile e commerciale, sia in materia familiare. Ha intensificato inoltre il proprio programma di internazionalizzazione, che quest’anno vede una partnership con l’Università di Montréal (Udem), attraverso l’invito della prof.ssa Marie Claude Rigaud in qualità di Visiting Professor.
Dall’analisi delle necessità emerse, risulta evidente l’esigenza da un lato di alimentare le possibilità di sviluppo formativo rivolto a operatori già esperti e, dall’altro, di approfondire alcuni aspetti riguardanti gli strumenti operativi di base, utili nella pratica del processo arbitrale.
Considerato che in un momento nel quale sempre più emergono le criticità del tradizionale processo civile, occorre dare un impulso sempre maggiore all’alternativa del procedimento arbitrale.
Per questa ragione, la formazione costante degli arbitri, che ne garantisce una comprovata specializzazione, è una garanzia sia per le parti sia per coloro che provvedono alla loro nomina. Inoltre, con un pensiero rivolto all’internazionalizzazione, si sono volute approfondire e sviluppare alcuni aspetti dell’arbitrato internazionale, nella consapevolezza che le controversie transfrontaliere sono connotate da un alto livello di complessità e di difficile gestione soprattutto per le piccole e medie imprese che rappresentano la realtà più diffusa nel nostro territorio.
Nell’ambito del progetto-quadro è stato avviato un rapporto di collaborazione tra la Camera di Commercio e il C.U.M. - Centro Universitario di Mediazione, che approfondisce il tema degli strumenti alternativi di risoluzione dei conflitti, con particolare riguardo all’arbitrato e alla mediazione. In questo contesto, Camera di Commercio e Centro Universitario di Mediazione hanno organizzato un corso sull’arbitrato, strutturato in due incontri formativi che si svolgeranno nei giorni 11 e 17 giugno prossimi. Il 27 giugno è previsto un convegno sull'arbitrato commerciale internazionale che concluderà il corso, al quale parteciperanno docenti di elevata competenza professionale, sia dell’Università di Sassari che di altre Università italiane.
Tra le attività delle Camere di Commercio, rientra, infatti, la conciliazione delle controversie in ambito civile e commerciale, che rappresenta uno strumento di grande efficacia per il mondo imprenditoriale. L’altro strumento di risoluzione extragiudiziale delle controversie è l’arbitrato che, insieme alla conciliazione, ha conosciuto uno sviluppo costante, tanto da indurre il legislatore a prevedere la costituzione della Camera Arbitrale, per facilitare la risoluzione del contenzioso attraverso uno strumento rapido ed efficace, che, come è noto, non preclude il ricorso alla giurisdizione ordinaria. Alla Camera Arbitrale spettano, tra gli altri, compiti di formazione e tenuta dell’elenco degli arbitri.
Il Centro Universitario di Mediazione, istituito nel 2011 presso l’Università di Sassari e accreditato presso il Ministero della Giustizia, ha tra i suoi obiettivi, oltre alla ricerca e alla diffusione della cultura della mediazione, la formazione dei conciliatori e degli arbitri. In questi tre anni il C.U.M. ha svolto numerosi corsi di formazione e di aggiornamento professionale, sia in materia civile e commerciale, sia in materia familiare. Ha intensificato inoltre il proprio programma di internazionalizzazione, che quest’anno vede una partnership con l’Università di Montréal (Udem), attraverso l’invito della prof.ssa Marie Claude Rigaud in qualità di Visiting Professor.
Dall’analisi delle necessità emerse, risulta evidente l’esigenza da un lato di alimentare le possibilità di sviluppo formativo rivolto a operatori già esperti e, dall’altro, di approfondire alcuni aspetti riguardanti gli strumenti operativi di base, utili nella pratica del processo arbitrale.
Considerato che in un momento nel quale sempre più emergono le criticità del tradizionale processo civile, occorre dare un impulso sempre maggiore all’alternativa del procedimento arbitrale.
Per questa ragione, la formazione costante degli arbitri, che ne garantisce una comprovata specializzazione, è una garanzia sia per le parti sia per coloro che provvedono alla loro nomina. Inoltre, con un pensiero rivolto all’internazionalizzazione, si sono volute approfondire e sviluppare alcuni aspetti dell’arbitrato internazionale, nella consapevolezza che le controversie transfrontaliere sono connotate da un alto livello di complessità e di difficile gestione soprattutto per le piccole e medie imprese che rappresentano la realtà più diffusa nel nostro territorio.
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