Bonifiche e chimica verde, Lai: «Eni rispetti tutti gli impegni»
«Massima attenzione da parte di tutte le istituzioni».
Il senatore del PD fa sue le preoccupazioni dei lavoratori sassaresi che oggi scioperano a Roma. «Massima attenzione da parte di regione e governo perché non venga fatto anche solo un passo indietro rispetto a quanto programmato nell’isola. Rispetto di tutti gli impegni assunti da Eni nel territorio, a cominciare dalle bonifiche, proseguendo con gli investimenti e con la garanzia di tutti i livelli occupativi previsti in Sardegna e nel sassarese».
Il senatore del PD fa sue le preoccupazioni dei lavoratori sassaresi che oggi scioperano a Roma. «Massima attenzione da parte di regione e governo perché non venga fatto anche solo un passo indietro rispetto a quanto programmato nell’isola. Rispetto di tutti gli impegni assunti da Eni nel territorio, a cominciare dalle bonifiche, proseguendo con gli investimenti e con la garanzia di tutti i livelli occupativi previsti in Sardegna e nel sassarese».
Lo scrive il senatore del PD Silvio Lai che ha dato piena e incondizionata adesione allo sciopero organizzato oggi dai sindacati. «I rappresentanti delle sigle di categoria di Cgil, Cisl e Uil del Nord Sardegna chiedono giustamente che ci sia massima attenzione da parte di tutte le istituzioni, dal governo nazionale alla regione, perché non venga fatto anche solo un passo indietro rispetto a quanto programmato nell’isola».
Lai fa sue le preoccupazioni dei lavoratori e dei sindacati ma soprattutto l’esigenza di mantenere alta l’attenzione. «Prima di tutto bisogna dare finalmente concretezza ai progetti sulle bonifiche. Il nostro territorio ha subito per anni la presenza di un industria altamente inquinante. Ora per Eni è arrivato il momento di ripagare il Nord Sardegna sia in termini di ripristino delle aree compromesse sia dal punto di vista dell’occupazione e degli investimenti. Dunque oltre alle bonifiche si deve procedere con tutti gli interventi previsti dal progetto della chimica verde e di una industria rispettosa dell’ambiente. Da questo punto di vista se ci sono ritardi sulle autorizzazioni è necessario che governo e regione si attivino immediatamente per accelerare i tempi di attuazione dei progetti».
Il senatore del PD ha voluto cogliere l’occasione anche per rivolgere una sollecitazione ad E.On riguardo i lavori di messa in sicurezza dei gruppi 1 e 2.
«Per questi interventi si parla di utilizzo di operai provenienti dalla penisola. Se confermato si tratterebbe di un fatto grave poiché a fronte di una situazione occupazionale sempre più difficile nella nostra isola è inaccettabile che si ricorra a manodopera fatta venire appositamente da altre regioni. Chiediamo che E.On sin da ora impieghi i lavoratori del posto e che analoga scelta venga effettuata anche quando si arriverà agli interventi per la definitiva demolizione dei gruppi dismessi».
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