40 i pretendenti in corsa per il patrimonio E-On
E-On presto l'addio dei tedeschi all'Italia.
Ha preso il via la corsa all'acquisto degli asset che la tedesca E-on ha messo in vendita dopo aver deciso di abbandonare il mercato Italiano dell'energia e razionalizzare il suo portafoglio in Europa. Proprio in questi giorni l'advisor finanziario GoldmanSachs sta terminando la raccolta delle proposte, che saranno proposte a breve al consiglio di amministrazione della società.
A questo punto il board tedesco dovrà decidere se procedere o no alla seconda fase, ovvero far presentare le offerte vincolanti ai possibili pretendenti, già ai primi di settembre. Parrebbe che i possibili candidati siano una quarantina, tra cui in corsa diversi big del settore, alcune utility locali, molti fondi d'investimento, italiani e stranieri.
A questo punto il board tedesco dovrà decidere se procedere o no alla seconda fase, ovvero far presentare le offerte vincolanti ai possibili pretendenti, già ai primi di settembre. Parrebbe che i possibili candidati siano una quarantina, tra cui in corsa diversi big del settore, alcune utility locali, molti fondi d'investimento, italiani e stranieri.
Non vi è certezza che tra i quaranta, tutti decidano di fare poi sul serio, quindi successivamente presentando offerte vincolanti, parrebbe comunque che vi siano le condizioni per procedere alla dimissione dell'operatore tedesco. E-On conta tra clienti , centrali termoelettriche,parchi eolici,fotovoltaici e varie partecipazioni, di raggranellare nel complesso 3 ML di Euro.
Fonti attendibili , ci dicono che il prezzo proposto è inferiore ovvero intorno ai 2-2,5 MLD di Euro, tale svalutazione viene motivata dal delicato contesto di mercato,che penalizza sopratutto il parco dei cicli combinati a gas. Sfuma l'ipotesi di un soggetto che possa acquistare l'intero pacchetto, salvo trattative parallele o dell'ultim'ora. Edison è ancora interessato agli asset delle rinnovabili, tra cui anche i parchi fotovoltaici di Fiume santo, acquistati con i contributi dei Sardi, cosa denunciata più volte dalla Uiltec.
Enel Energia ha preso di mira gli 800.000 clienti. Mentre sui parchi eolici e fotovoltaici dislocati al sud e nelle isole fanno gola alla Erg, che dopo aver abbandonato la raffinazione, sarebbe pronta a cedere la centrale di Siracusa per dedicarsi a titolo principale sulle rinnovabili. Sono in gara anche Falck Renewables, A2A, Acea e alcune aziende trentine e venete.
Iren segue con interesse il destino della quota che il socio E-On detiene in OLT-OFFSHORE Toscana, società del rigassificatore di Livorno, impianto ancora non ultimato. A proposito di questo argomento , correva voce nei mesi scorsi che un gruppo statunitense volesse acquistare l'impianto , per poi trasferirlo oltreoceano, ma questa notizia non ha avuto un seguito. Non tramonta l'interesse di Enel per il gioiellino da 531 MW di idroelettrico con sede a Terni.
Pare più problematica la situazione su Fiumesanto, su cui ha messo gli occhi Edison, che nonostante le bonifiche da fare, fa ravvedere nel combustibile fossile un elemento stabile e vantaggioso in termini di mercato. Non manca l'interesse dei gruppi stranieri, chiedono informazioni GdF Suez e la cinese Hanergy, mentre non sarebbe più della partita Gazprom. Sempre più l'industria italiana è negli interessi della Cina, oramai non è più una novità,a questo proposito si evidenzia l'interesse sempre verde di una municipalizzata di Shangai.
Come Uiltec attentiamo di capire quale futuro spetta alla Centrale di Fiumesanto ed ai lavoratori di tutto il territorio che vi trovano un impiego. La speranza al di la della nazionalità dell'impresa che si aggiudicherà l'acquisto, sarà quella di vedere arrivare un nuovo soggetto industriale credibile, che investa e garantisca l'occupazione, che porti prospettive per il futuro in questo territorio. Fiumesanto chiuderà il bilancio in positivo anche nel 2014, pertanto le garanzie di guadagno ci sono tutte, guai aver pensato di investire per mungere in questo territorio come a fatto E-On, senza fare investimenti. Come Uiltec non lo possiamo permettere, saremo vigili e molto severi con chi non rispetta i Lavoratori, le loro famigli ed i Sardi.
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