Al via mercoledì a Nuoro il ventiseiesimo Seminario Jazz
Ritorna la consueta rassegna di concerti con il quintetto di Paolo Fresu al Teatro Eliseo.
Tutto pronto a Nuoro per l'immancabile appuntamento estivo con il Seminario jazz: da questo mercoledì (20 agosto) fino a sabato 30, i corsi organizzati dall'Ente Musicale di Nuoro vivranno nel capoluogo barbaricino la loro ventiseiesima edizione. Un'edizione importante per l'iniziativa didattica ideata nel 1989 dal trombettista Paolo Fresu con Antonietta Chironi, fondatrice e primo presidente del sodalizio culturale nuorese, scomparsa diciotto anni fa: si compie infatti il definitivo passaggio del testimone dal vecchio al nuovo corpo docente già annunciato l'anno scorso.
Al nucleo "storico" di insegnanti che hanno contribuito a formare i circa tremila allievi passati per i corsi nuoresi in un quarto di secolo - Tino Tracanna, Attilio Zanchi, Tomaso Lama, Ettore Fioravanti, Bruno Tommaso, Riccardo Parrucci, Corrado Guarino, Luca Bragalini, Maria Pia De Vito e Elisabetta Antonini, oltre allo stesso Paolo Fresu – subentrano dunque altri volti noti della panorama jazzistico nazionale: il trombettista Marco Tamburini, il sassofonista Emanuele Cisi, le cantanti Cinzia Spata e Francesca Corrias, il pianista Dado Moroni, il chitarrista Bebo Ferra, il contrabbassista Paolino Dalla Porta, il batteristaStefano Bagnoli, Enrico Merlin per le lezioni di storia del jazz e Salvatore Maltana per quelle di musica d'insieme.
Soli reduci del precedente corpo docente, i sardi Giovanni Agostino Frassetto (flauto, musica d'insieme, armonia e tecnica dell'improvvisazione le sue materie di insegnamento) e Marcella Carboni (arpa jazz), oltre al pianista Roberto Cipelli, in cattedra a Nuoro fin dalla prima edizione dei seminari nuoresi, che prende il timone dei corsi nel ruolo di coordinatore.
Con le lezioni al via mercoledì ritorna la masterclass internazionale che, come sempre, rende speciale ogni edizione del seminario: protagonista, quest'anno, un'autentica icona del contrabbasso, Dave Holland, atteso a Nuoro da lunedì 25 a mercoledì 27 agosto (e non dal 28 al 30 come annunciato in origine).
La masterclass di musica tradizionale, che finora si limitava a una sola giornata, si trasforma invece in un vero e proprio corso. Il compito di inaugurare questo nuovo ciclo, dal 25 al 30, spetta allo strumento simbolo della musica etnica della Sardegna, lelauneddas, e a un virtuoso del calibro di Luigi Lai, il musicista di San Vito (ottantadue anni appena compiuti) considerato il loro massimo interprete in attività.
Nuovi approcci didattici, metodologie e punti di vista alternativi: si fonda su queste prerogative il nuovo corso dei seminari jazz di Nuoro. Un rinnovamento che ha già incontrato il consenso dei suoi principali destinatari: ad oggi, sono infatti ben 118 gli allievi iscritti. Per undici giorni si immergeranno nelle attività didattiche ospitate anche quest'anno dalla Scuola Civica di Musica in via Mughina: un impegno che prevede lezioni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 fra corsi teorici e strumentali, prove aperte di gruppo e classi di musica d'insieme in preparazione dell'immancabile saggio finale in programma sabato 30 a Oliena.
Come sempre, al termine dei corsi, verranno assegnate diverse borse di studio. Una andrà al migliore allievo di ogni classe di strumento, e consiste nell'iscrizione gratuita alla prossima edizione del seminario nuorese; la borsa "Billy Sechi" (dedicata al ricordo del batterista cagliaritano scomparso quasi nove anni fa) offre invece la possibilità di partecipare al seminario di batteria di Siena Jazz; ai corsi senesi è destinata anche un'altra, apposita borsa di studio; ai docenti dei seminari nuoresi spetterà poi la scelta di un talento da proporre per la finale del premio "Massimo Urbani" di Camerino e Urbisaglia e, come di consueto, la selezione di un allievo da ciascuna classe per formare il gruppo che l'estate prossima si esibirà al festival Time in Jazz di Berchidda, nella serata inaugurale del ventisettesimo Seminario jazz di Nuoro, e al premio nazionale "Chicco Bettinardi" di Piacenza.
Con il Seminario jazz ritorna anche la rassegna di concerti che come sempre accompagna e fa da prolungamento spettacolare alle undici, intense giornate dei corsi. Il fulcro è come sempre a Nuoro ma sono previste tappe anche in altri centri della sua provincia - a Orosei, Posada, Oliena e Onanì - più una sortita nel Sassarese, a Monte Pisanu, nei pressi di Bono. Tra i protagonisti, Dave Holland, il quintetto di Paolo Fresu, il progetto sardo-finlandese Infinita, il trio di Andrea Pozza, le arpe diEdmar Castaneda e Marcella Carboni, Bob Bonisolo in duo con Dado Moroni e il NY3 di Emanuele Cisi.
Si comincia, dunque, mercoledì sera (20 agosto) a Nuoro, al Teatro Eliseo, giusta cornice per il quintetto di Paolo Fresu, cui è affidato il concerto inaugurale, quasi a salutare il passaggio di consegne tra vecchio e nuovo corpo docente: fu infatti intorno a questa formazione che nel 1989 nacque il Seminario jazz, dove poi i cinque membri del gruppo hanno insegnato fino alla scorsa edizione. Prima (e più longeva) formazione a nome del trombettista sardo, il quintetto festeggia in questo 2014 i suoi trent'anni di attività: un traguardo non frequente nella storia del jazz, quello raggiunto dal sodalizio artistico di Paolo Fresu con il pianista Roberto Cipelli, il sassofonista Tino Tracanna, il contrabbassista Attilio Zanchi e il batterista Ettore Fioravanti, che ha da poco celebrato la ricorrenza pubblicando il suo ventiquattresimo album, emblematicamente intitolato "¡30!".
A precedere il concerto, alle 21, la proiezione di "Nuoro Jazz a New York: appuntamento con una leggenda", un documentario di Carlo Sanna che racconta la breve tournée dello scorso ottobre nella metropoli americana dei Domo de Nibe, il gruppo dei migliori studenti dei seminari nuoresi del 2012, e il loro incontro con la grande cantante Sheila Jordan sul palco dell'Epistrophy café di Manhattan.
Giovedì sera (21 agosto), microfoni e riflettori si trasferiscono nei cortili della casa natale di Grazia Deledda, sede abituale dei concerti della rassegna (tutti con inizio alle 21), per seguire il gruppo formato invece dai migliori allievi dei corsi del 2013. Seven Steps il nome della formazione che riunisce Adele Pardi (voce e violoncello), Pietro Corbascio (tromba), Vittorio Cuculo (sassofono), Lorenzo Vitolo (pianoforte), Tancredi Emmi (contrabbasso) e Bruno Tagliasacchi (batteria), reduci dalla loro applaudita esibizione della settimana scorsa al festival Time in Jazz a Berchidda.
Nuovi talenti del jazz al centro anche del secondo set della serata: sul palco i 3 Al Bot (Luca Ceribelli al sax tenore e soprano, Francesco Orio al pianoforte, Lorenzo Buffa al contrabbasso e Davide Bussoleni alla batteria), gruppo cremonese vincitore ex aequo dell'undicesimo Concorso Nazionale "Chicco Bettinardi" di Piacenza riservato a giovani jazzisti italiani.
Venerdì 22 tiene banco Infinita, una formazione concepita nel 2008 con l'incontro fra il pianista finlandese Sid Hille e il sassofonista sardo Massimo Carboni, e poi cresciuta con l'innesto del trombettista Tero Saarti, del contrabbassista Paolo Spanu e del batterista Gianni Filindeu. Dopo il debutto nel 2010 al festival Musica sulle Bocche di Santa Teresa Gallura e un breve tour in Finlandia, il gruppo ha registrato l'anno scorso a Helsinki il suo primo album, "Time Continuum".
A precedere il concerto, un altro appuntamento in scaletta per venerdì: la presentazione, alle 18 al Museo Man del saggio di Nicola Gaeta "BAM, il Jazz oggi a New York".
Si dipana fra Italia ed estero anche il cammino del NY3 di Emanuele Cisi, gruppo di scena sabato 23 a Orosei (nella consueta cornice della Casa Cabras), prima tappa fuori Nuoro della rassegna: un progetto nato a New York, durante uno dei suoi frequenti viaggi, dall'incontro del sassofonista torinese (da quest'anno tra i docenti dei seminari nuoresi) con il contrabbassista Joseph Lepore e il batterista Luca Santaniello. Un formazione senza pianoforte, che permette al suo leader di esprimere al meglio le sue idee e la sua creatività, come documenta bene il disco d'esordio del trio, "Where or when", pubblicato lo scorso autunno.
Il pianoforte è invece ben presente nel concerto con cui domenica 24 la rassegna "sconfina" nella provincia di Sassari, a Monte Pisanu, nei pressi di Bono, con Dado Moroni (altro nuovo docente dei corsi nuoresi), uno dei pianisti più apprezzati della scena europea, in duo con il sassofonista canadese di origini italiane Robert Bonisolo.
Grande protagonista della serata di lunedì 25 a Nuoro sarà invece l'arpa: al centro dei riflettori del cortile della casa natale di Grazia Deledda, il colombiano Edmar Castaneda, un musicista che ha saputo sviluppare su questo strumento, non convenzionale per il jazz, un proprio stile, guardando anche alla tradizione musicale latinoamericana. Ospite per l'occasioneMarcella Carboni, da tre anni docente di arpa jazz ai seminari nuoresi.
Due diversi impegni in scaletta per martedì 26: alla Biblioteca Satta di Nuoro, con inizio alle 18, si proietta il documentario della giornalista Silvana Porcu "The Vespers - Have a little faith in jazz": racconta il rito dei Jazz Vespers della Saint Peter's Church di Manhattan e le persone che continuano a renderlo possibile, una comunità che da mezzo secolo si prende cura dei jazzisti in ogni momento della loro vita.
A Posada, invece, in piazza Eleonora d'Arborea alle 21, è di scena Andrea Pozza in trio con il contrabbassista Aldo Zunino e Stefano Bagnoli alla batteria. Avendo esordito a soli tredici anni, il pianista genovese (classe 1965) può vantare una carriera ultratrentennale con collaborazioni durature (Enrico Rava, Steve Grossman, Gianni Basso in particolare) e un'intensa attività concertistica e discografica a proprio nome.
Grande serata mercoledì 27 con un doppio appuntamento in cartellone a Nuoro. Al Museo MAN, alle ore 19, è di scena Luigi Lai con le sue launeddas. Due ore più tardi, alle 21, il cortile della casa natale di Grazia Deledda ospita invece uno dei momenti più attesi della rassegna: terminata la sua tre giorni di masterclass, Dave Holland si propone in un solo che permetterà di apprezzare al meglio il suo straordinario talento. Classe 1946, nel corso di una carriera ultraquarantennale, il contrabbassista inglese è stato in prima linea sul fronte del jazz in molte delle sue forme fin dai primi passi del suo percorso artistico: dal vortice elettrico del gruppo di Miles Davis dei tempi di "Bitches Brew" alle tante collaborazioni con musicisti del calibro di Betty Carter, Stan Getz, Hank Jones, Roy Haynes, Sam Rivers, Chris Potter, Steve Coleman, Kevin e Robin Eubanks; dall'avanguardia di un progetto pionieristico come il quartetto Circle (con Chick Corea, Anthony Braxton e Barry Altschul) alla sua vasta attività da leader (il suo primo disco è "Conference of the birds", del 1973).
Riflettori accesi ancora a Casa Deledda, giovedì 28 (ore 21), per l'esibizione degli Small Steps, ovvero Giacomo Mameli alla chitarra, Andrea Sanna al pianoforte, Andrea Parodo al basso elettrico e Andrea Murtas alla batteria: un quartetto nato all'interno del Corso di jazz del Conservatorio "Giovanni Pierluigi da Palestrina" di Cagliari.
Dal Conservatorio di Sassari, il "Luigi Canepa", arriva invece il quintetto Speak no evil, di scena la sera dopo – venerdì 29 - aOnanì, in piazza Funtana Manna, alle 21. Di formazione recente, ma con alcuni concerti già all'attivo, il gruppo di Livio Solinas (sassofono), Alain Pattitoni (chitarra), Gianpaolo Selloni (pianoforte), Yanara Reyes McDonald (contrabbasso) e Bruno Brozzu (batteria), si presenta come un tributo al grande sassofonista Wayne Shorter e in particolare alla sua produzione dei primi anni Sessanta. Ospite della formazione, ancora una new entry del corpo docente dei corsi nuoresi, il trombettista Marco Tamburini.
L'ultimo impegno in calendario, sabato 30 agosto, è come sempre il saggio-concerto finale, che per questa edizione del Seminario sceglie come "teatro" il centro storico di Oliena. Protagonisti gli allievi dell'iniziativa didattica, diretti e di volta in volta affiancati dagli stessi musicisti-docenti con cui avranno condiviso le undici, intense giornate di studio e pratica del jazz dei corsi nuoresi.
Altri eventi fuori cartellone completano il fitto calendario di impegni di questa edizione di Nuoro Jazz. Lunedì mattina (25 agosto), alle 11, si rinnova l'appuntamento nel carcere di Badu 'e Carros con un concerto di Dado Moroni e Robert Bonisolo. Quarantott'ore più tardi, mercoledì 27 (sempre alle 11), la musica fa invece visita all'Ospedale San Francesco: un'altra iniziativa ormai consueta, che stavolta ha per protagonisti la cantante Francesca Corrias e l'arpista Marcella Carboni.
Aperti al pubblico, alla Scuola Civica di Musica di via Mughina, sono invece in programma quattro incontri con il musicista e storico della musica del Novecento Enrico Merlin. Il jazz come musica senza confini e da sempre in relazione con altri generi è il filo rosso degli appuntamenti (tutti con inizio alle 15,45) in programma giovedì 21 (“ Il Jazz incontra il Rock”), venerdì 22 (“Dave Holland, una retrospettiva all'insegna dell'eclettismo”), e sette giorni dopo: il 28 (“Il Jazz incontra la Musica Classica”) e il 29 (“Il Jazz incontra l'Hip-Hop”).
Infine, tutte le sere dopo i concerti, jam session al Kill Time pub, in via Mereu, 45.
La ventiseiesima edizione del Seminario Nuoro Jazz è organizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo) e della Fondazione Banco di Sardegna, con la collaborazione dei Comuni interessati, dell'Istituto Superiore Regionale Etnografico,dell'associazione culturale Casa Cabras di Orosei, dell'associazione Strade del Vino Cannonau e dell'associazioneBiosardinia, dell'Associazione Amici della Montagna di Bono.
Per informazioni la segreteria dell'Ente Musicale di Nuoro risponde al numero 078436156 e all'indirizzo di posta elettronicanuorojazz@entemusicalenuoro.it.
Soli reduci del precedente corpo docente, i sardi Giovanni Agostino Frassetto (flauto, musica d'insieme, armonia e tecnica dell'improvvisazione le sue materie di insegnamento) e Marcella Carboni (arpa jazz), oltre al pianista Roberto Cipelli, in cattedra a Nuoro fin dalla prima edizione dei seminari nuoresi, che prende il timone dei corsi nel ruolo di coordinatore.
Con le lezioni al via mercoledì ritorna la masterclass internazionale che, come sempre, rende speciale ogni edizione del seminario: protagonista, quest'anno, un'autentica icona del contrabbasso, Dave Holland, atteso a Nuoro da lunedì 25 a mercoledì 27 agosto (e non dal 28 al 30 come annunciato in origine).
La masterclass di musica tradizionale, che finora si limitava a una sola giornata, si trasforma invece in un vero e proprio corso. Il compito di inaugurare questo nuovo ciclo, dal 25 al 30, spetta allo strumento simbolo della musica etnica della Sardegna, lelauneddas, e a un virtuoso del calibro di Luigi Lai, il musicista di San Vito (ottantadue anni appena compiuti) considerato il loro massimo interprete in attività.
Nuovi approcci didattici, metodologie e punti di vista alternativi: si fonda su queste prerogative il nuovo corso dei seminari jazz di Nuoro. Un rinnovamento che ha già incontrato il consenso dei suoi principali destinatari: ad oggi, sono infatti ben 118 gli allievi iscritti. Per undici giorni si immergeranno nelle attività didattiche ospitate anche quest'anno dalla Scuola Civica di Musica in via Mughina: un impegno che prevede lezioni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 fra corsi teorici e strumentali, prove aperte di gruppo e classi di musica d'insieme in preparazione dell'immancabile saggio finale in programma sabato 30 a Oliena.
Come sempre, al termine dei corsi, verranno assegnate diverse borse di studio. Una andrà al migliore allievo di ogni classe di strumento, e consiste nell'iscrizione gratuita alla prossima edizione del seminario nuorese; la borsa "Billy Sechi" (dedicata al ricordo del batterista cagliaritano scomparso quasi nove anni fa) offre invece la possibilità di partecipare al seminario di batteria di Siena Jazz; ai corsi senesi è destinata anche un'altra, apposita borsa di studio; ai docenti dei seminari nuoresi spetterà poi la scelta di un talento da proporre per la finale del premio "Massimo Urbani" di Camerino e Urbisaglia e, come di consueto, la selezione di un allievo da ciascuna classe per formare il gruppo che l'estate prossima si esibirà al festival Time in Jazz di Berchidda, nella serata inaugurale del ventisettesimo Seminario jazz di Nuoro, e al premio nazionale "Chicco Bettinardi" di Piacenza.
Con il Seminario jazz ritorna anche la rassegna di concerti che come sempre accompagna e fa da prolungamento spettacolare alle undici, intense giornate dei corsi. Il fulcro è come sempre a Nuoro ma sono previste tappe anche in altri centri della sua provincia - a Orosei, Posada, Oliena e Onanì - più una sortita nel Sassarese, a Monte Pisanu, nei pressi di Bono. Tra i protagonisti, Dave Holland, il quintetto di Paolo Fresu, il progetto sardo-finlandese Infinita, il trio di Andrea Pozza, le arpe diEdmar Castaneda e Marcella Carboni, Bob Bonisolo in duo con Dado Moroni e il NY3 di Emanuele Cisi.
Si comincia, dunque, mercoledì sera (20 agosto) a Nuoro, al Teatro Eliseo, giusta cornice per il quintetto di Paolo Fresu, cui è affidato il concerto inaugurale, quasi a salutare il passaggio di consegne tra vecchio e nuovo corpo docente: fu infatti intorno a questa formazione che nel 1989 nacque il Seminario jazz, dove poi i cinque membri del gruppo hanno insegnato fino alla scorsa edizione. Prima (e più longeva) formazione a nome del trombettista sardo, il quintetto festeggia in questo 2014 i suoi trent'anni di attività: un traguardo non frequente nella storia del jazz, quello raggiunto dal sodalizio artistico di Paolo Fresu con il pianista Roberto Cipelli, il sassofonista Tino Tracanna, il contrabbassista Attilio Zanchi e il batterista Ettore Fioravanti, che ha da poco celebrato la ricorrenza pubblicando il suo ventiquattresimo album, emblematicamente intitolato "¡30!".
A precedere il concerto, alle 21, la proiezione di "Nuoro Jazz a New York: appuntamento con una leggenda", un documentario di Carlo Sanna che racconta la breve tournée dello scorso ottobre nella metropoli americana dei Domo de Nibe, il gruppo dei migliori studenti dei seminari nuoresi del 2012, e il loro incontro con la grande cantante Sheila Jordan sul palco dell'Epistrophy café di Manhattan.
Giovedì sera (21 agosto), microfoni e riflettori si trasferiscono nei cortili della casa natale di Grazia Deledda, sede abituale dei concerti della rassegna (tutti con inizio alle 21), per seguire il gruppo formato invece dai migliori allievi dei corsi del 2013. Seven Steps il nome della formazione che riunisce Adele Pardi (voce e violoncello), Pietro Corbascio (tromba), Vittorio Cuculo (sassofono), Lorenzo Vitolo (pianoforte), Tancredi Emmi (contrabbasso) e Bruno Tagliasacchi (batteria), reduci dalla loro applaudita esibizione della settimana scorsa al festival Time in Jazz a Berchidda.
Nuovi talenti del jazz al centro anche del secondo set della serata: sul palco i 3 Al Bot (Luca Ceribelli al sax tenore e soprano, Francesco Orio al pianoforte, Lorenzo Buffa al contrabbasso e Davide Bussoleni alla batteria), gruppo cremonese vincitore ex aequo dell'undicesimo Concorso Nazionale "Chicco Bettinardi" di Piacenza riservato a giovani jazzisti italiani.
Venerdì 22 tiene banco Infinita, una formazione concepita nel 2008 con l'incontro fra il pianista finlandese Sid Hille e il sassofonista sardo Massimo Carboni, e poi cresciuta con l'innesto del trombettista Tero Saarti, del contrabbassista Paolo Spanu e del batterista Gianni Filindeu. Dopo il debutto nel 2010 al festival Musica sulle Bocche di Santa Teresa Gallura e un breve tour in Finlandia, il gruppo ha registrato l'anno scorso a Helsinki il suo primo album, "Time Continuum".
A precedere il concerto, un altro appuntamento in scaletta per venerdì: la presentazione, alle 18 al Museo Man del saggio di Nicola Gaeta "BAM, il Jazz oggi a New York".
Si dipana fra Italia ed estero anche il cammino del NY3 di Emanuele Cisi, gruppo di scena sabato 23 a Orosei (nella consueta cornice della Casa Cabras), prima tappa fuori Nuoro della rassegna: un progetto nato a New York, durante uno dei suoi frequenti viaggi, dall'incontro del sassofonista torinese (da quest'anno tra i docenti dei seminari nuoresi) con il contrabbassista Joseph Lepore e il batterista Luca Santaniello. Un formazione senza pianoforte, che permette al suo leader di esprimere al meglio le sue idee e la sua creatività, come documenta bene il disco d'esordio del trio, "Where or when", pubblicato lo scorso autunno.
Il pianoforte è invece ben presente nel concerto con cui domenica 24 la rassegna "sconfina" nella provincia di Sassari, a Monte Pisanu, nei pressi di Bono, con Dado Moroni (altro nuovo docente dei corsi nuoresi), uno dei pianisti più apprezzati della scena europea, in duo con il sassofonista canadese di origini italiane Robert Bonisolo.
Grande protagonista della serata di lunedì 25 a Nuoro sarà invece l'arpa: al centro dei riflettori del cortile della casa natale di Grazia Deledda, il colombiano Edmar Castaneda, un musicista che ha saputo sviluppare su questo strumento, non convenzionale per il jazz, un proprio stile, guardando anche alla tradizione musicale latinoamericana. Ospite per l'occasioneMarcella Carboni, da tre anni docente di arpa jazz ai seminari nuoresi.
Due diversi impegni in scaletta per martedì 26: alla Biblioteca Satta di Nuoro, con inizio alle 18, si proietta il documentario della giornalista Silvana Porcu "The Vespers - Have a little faith in jazz": racconta il rito dei Jazz Vespers della Saint Peter's Church di Manhattan e le persone che continuano a renderlo possibile, una comunità che da mezzo secolo si prende cura dei jazzisti in ogni momento della loro vita.
A Posada, invece, in piazza Eleonora d'Arborea alle 21, è di scena Andrea Pozza in trio con il contrabbassista Aldo Zunino e Stefano Bagnoli alla batteria. Avendo esordito a soli tredici anni, il pianista genovese (classe 1965) può vantare una carriera ultratrentennale con collaborazioni durature (Enrico Rava, Steve Grossman, Gianni Basso in particolare) e un'intensa attività concertistica e discografica a proprio nome.
Grande serata mercoledì 27 con un doppio appuntamento in cartellone a Nuoro. Al Museo MAN, alle ore 19, è di scena Luigi Lai con le sue launeddas. Due ore più tardi, alle 21, il cortile della casa natale di Grazia Deledda ospita invece uno dei momenti più attesi della rassegna: terminata la sua tre giorni di masterclass, Dave Holland si propone in un solo che permetterà di apprezzare al meglio il suo straordinario talento. Classe 1946, nel corso di una carriera ultraquarantennale, il contrabbassista inglese è stato in prima linea sul fronte del jazz in molte delle sue forme fin dai primi passi del suo percorso artistico: dal vortice elettrico del gruppo di Miles Davis dei tempi di "Bitches Brew" alle tante collaborazioni con musicisti del calibro di Betty Carter, Stan Getz, Hank Jones, Roy Haynes, Sam Rivers, Chris Potter, Steve Coleman, Kevin e Robin Eubanks; dall'avanguardia di un progetto pionieristico come il quartetto Circle (con Chick Corea, Anthony Braxton e Barry Altschul) alla sua vasta attività da leader (il suo primo disco è "Conference of the birds", del 1973).
Riflettori accesi ancora a Casa Deledda, giovedì 28 (ore 21), per l'esibizione degli Small Steps, ovvero Giacomo Mameli alla chitarra, Andrea Sanna al pianoforte, Andrea Parodo al basso elettrico e Andrea Murtas alla batteria: un quartetto nato all'interno del Corso di jazz del Conservatorio "Giovanni Pierluigi da Palestrina" di Cagliari.
Dal Conservatorio di Sassari, il "Luigi Canepa", arriva invece il quintetto Speak no evil, di scena la sera dopo – venerdì 29 - aOnanì, in piazza Funtana Manna, alle 21. Di formazione recente, ma con alcuni concerti già all'attivo, il gruppo di Livio Solinas (sassofono), Alain Pattitoni (chitarra), Gianpaolo Selloni (pianoforte), Yanara Reyes McDonald (contrabbasso) e Bruno Brozzu (batteria), si presenta come un tributo al grande sassofonista Wayne Shorter e in particolare alla sua produzione dei primi anni Sessanta. Ospite della formazione, ancora una new entry del corpo docente dei corsi nuoresi, il trombettista Marco Tamburini.
L'ultimo impegno in calendario, sabato 30 agosto, è come sempre il saggio-concerto finale, che per questa edizione del Seminario sceglie come "teatro" il centro storico di Oliena. Protagonisti gli allievi dell'iniziativa didattica, diretti e di volta in volta affiancati dagli stessi musicisti-docenti con cui avranno condiviso le undici, intense giornate di studio e pratica del jazz dei corsi nuoresi.
Altri eventi fuori cartellone completano il fitto calendario di impegni di questa edizione di Nuoro Jazz. Lunedì mattina (25 agosto), alle 11, si rinnova l'appuntamento nel carcere di Badu 'e Carros con un concerto di Dado Moroni e Robert Bonisolo. Quarantott'ore più tardi, mercoledì 27 (sempre alle 11), la musica fa invece visita all'Ospedale San Francesco: un'altra iniziativa ormai consueta, che stavolta ha per protagonisti la cantante Francesca Corrias e l'arpista Marcella Carboni.
Aperti al pubblico, alla Scuola Civica di Musica di via Mughina, sono invece in programma quattro incontri con il musicista e storico della musica del Novecento Enrico Merlin. Il jazz come musica senza confini e da sempre in relazione con altri generi è il filo rosso degli appuntamenti (tutti con inizio alle 15,45) in programma giovedì 21 (“ Il Jazz incontra il Rock”), venerdì 22 (“Dave Holland, una retrospettiva all'insegna dell'eclettismo”), e sette giorni dopo: il 28 (“Il Jazz incontra la Musica Classica”) e il 29 (“Il Jazz incontra l'Hip-Hop”).
Infine, tutte le sere dopo i concerti, jam session al Kill Time pub, in via Mereu, 45.
La ventiseiesima edizione del Seminario Nuoro Jazz è organizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo) e della Fondazione Banco di Sardegna, con la collaborazione dei Comuni interessati, dell'Istituto Superiore Regionale Etnografico,dell'associazione culturale Casa Cabras di Orosei, dell'associazione Strade del Vino Cannonau e dell'associazioneBiosardinia, dell'Associazione Amici della Montagna di Bono.
Per informazioni la segreteria dell'Ente Musicale di Nuoro risponde al numero 078436156 e all'indirizzo di posta elettronicanuorojazz@entemusicalenuoro.it.
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