Commercio su aree pubbliche, proroga di 2 anni per i titolari di concessione di posteggio
Estensione della durata delle concessioni di suolo pubblico per esercizio del commercio.
ALGHERO / Signor Sindaco, scrive Marco Tedde in una missiva indirizzata al primo cittadino, come è a sua conoscenza in applicazione dell'art. 70 del D.lgs. 26 marzo 2010, n. 59, la Onferenza delle Regioni e delle Province Autonome 13/009/cr11/c11, tenutasi a Roma il 24 gennaio 2013, ha esteso la durata delle concessioni demaniali di posteggi per l'esercizio del commercio sulle aree pubbliche a 12 anni, con estensione di 2 anni del termine dell'originario titolo concessorio.
Tale decisione chiarisce ulteriormente quanto indicato al punto 8 della Conferenza Stato Città 2012, sanando la disparità di trattamento che danneggiava i titolari delle concessioni all'oggetto che non hanno mai usufruito di alcuna proroga e non hanno mai beneficiato di alcun ampliamento dei termini di scadenza della concessione originaria. Ciò al fine dichiarato di "garantire una remunerazione al netto degli investimenti materiali ed immateriali, considerando che trattasi di attività al dettaglio con limitati volumi di vendita".
In relazione a quanto sopra la proroga di ulteriori 2 anni per i titolari di concessione di posteggio per il commercio su aree pubbliche si pone come atto dovuto in attuazione di inviolabili principi comunitari di libertà di concorrenza, pari opportunità, corretto e uniforme funzionamento del mercato. Tali principi sono stati recepiti nel nostro ordinamento dal menzionato D.lgs. 26 marzo 2010, n. 59, emanato in attuazione della direttiva 2006/123/CE (direttiva Bolkestein) relativa ai servizi nel mercato interno.
Alla luce di quanto precede e al fine di disegnare un orizzonte temporale certo per tutti i concessionari che possa loro consentire di programmare e definire interventi e ammortamenti, credo che gli uffici competenti possano e debbano adottare provvedimenti formali nella direzione indicata dalla Conferenza predetta. Ciò costituirebbe, in un momento di crisi economica come quella che stanno vivendo le nostre attività produttive, in una significativa boccata di ossigeno.
Le chiedo, pertanto, di prendere in considerazione la problematica ed impartire precise direttive agli uffici al fine di attuare la decisione della Conferenza e mettere in pratica azioni amministrative caratterizzate da chiarezza, equità e ragionevolezza.
Marco tedde |
Tale decisione chiarisce ulteriormente quanto indicato al punto 8 della Conferenza Stato Città 2012, sanando la disparità di trattamento che danneggiava i titolari delle concessioni all'oggetto che non hanno mai usufruito di alcuna proroga e non hanno mai beneficiato di alcun ampliamento dei termini di scadenza della concessione originaria. Ciò al fine dichiarato di "garantire una remunerazione al netto degli investimenti materiali ed immateriali, considerando che trattasi di attività al dettaglio con limitati volumi di vendita".
In relazione a quanto sopra la proroga di ulteriori 2 anni per i titolari di concessione di posteggio per il commercio su aree pubbliche si pone come atto dovuto in attuazione di inviolabili principi comunitari di libertà di concorrenza, pari opportunità, corretto e uniforme funzionamento del mercato. Tali principi sono stati recepiti nel nostro ordinamento dal menzionato D.lgs. 26 marzo 2010, n. 59, emanato in attuazione della direttiva 2006/123/CE (direttiva Bolkestein) relativa ai servizi nel mercato interno.
Alla luce di quanto precede e al fine di disegnare un orizzonte temporale certo per tutti i concessionari che possa loro consentire di programmare e definire interventi e ammortamenti, credo che gli uffici competenti possano e debbano adottare provvedimenti formali nella direzione indicata dalla Conferenza predetta. Ciò costituirebbe, in un momento di crisi economica come quella che stanno vivendo le nostre attività produttive, in una significativa boccata di ossigeno.
Le chiedo, pertanto, di prendere in considerazione la problematica ed impartire precise direttive agli uffici al fine di attuare la decisione della Conferenza e mettere in pratica azioni amministrative caratterizzate da chiarezza, equità e ragionevolezza.
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