Domani a Nuoro il documentario di Silvana Porcu
"The Vespers - Have a little faith in jazz" .
Grazie alla sua precoce maturità artistica (ha esordito a soli tredici anni), unita all’eleganza del suo pianismo, il musicista genovese (classe 1965) può vantare una carriera ultratrentennale con collaborazioni durature e un'intensa attività concertistica e discografica a proprio nome.
Dal 2004 al 2008 ha fatto parte del quintetto di Enrico Rava (con Roberto Gatto, Rosario Bonaccorso e Gianluca Petrella), col quale ha inciso per l'etichetta ECM "The Words And The Days" e si è esibito in importanti festival e concert hall mondiali, trovando anchel'opportunità di suonare con ospiti del calibro di Roswell Rudd e Pat Metheny. Con il quartetto di Steve Grossman (col quale collabora tutt'ora), negli anni Novanta ha suonato in importanti festival internazionali. Per più di venticinque anni ha collaborato stabilmente con Gianni Basso, col quale ha inciso numerosi cd, tra i quali, particolarmente significativo, quello dedicato alla musica di Billy Strayhorn.
Un'intensa attività concertistica lo porta in lungo e in largo in Italia e in tutta Europa alla guida delle formazioni a suo nome e da solista. Andrea Pozza è però presente in diversi altri gruppi, tra cui il Rosario Bonaccorso Quartet, col quale ha inciso i cd "Appunti di viaggio" e "In cammino", e collabora stabilmente tra gli altri con Fabrizio Bosso, Tullio De Piscopo, Ferenc Nemeth, Bob Sheppard, Antony Pinciotti e Furio Di Castri. Negli ultimi anni si è dedicato anche al duo pianistico con Dado Moroni, Enrico Pierannunzi, Rossano Sportiello, Michele di Toro e in un "dialogo-concerto" per due pianoforti, tra musica classica e jazz, con Andrea Bacchetti.
Andrea Pozza è inoltre protagonista di numerosi progetti discografici a suo nome: gli album più recenti sono "I could write a book" (2014), in duo col sassofonista americano Scott Hamilton, e "A Jellyfish From The Bosphorus" (2013), inciso tra Italia e Regno Unito in trio con Aldo Zunino al contrabbasso e Shane Forbes alla batteria. Del 2011 è invece il suo esordio discografico con l’Andrea Pozza European Quintet, "Gull's Flight", che coinvolge i musicisti inglesi Christian Brewer al sax alto e Shane Forbes alla batteria, e gli olandesi Dick DeGraaf al sax tenore e soprano e Jos Machtel al contrabbasso: un progetto che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica.
Due diversi appuntamenti caratterizzano domani martedì 26 la settima giornata del Seminario Jazz, edizione numero ventisei, in corso a Nuoro fino a sabato prossimo. Alla Biblioteca Satta, con inizio alle 18, si proietta in anteprima "The Vespers - Have a little faith in jazz": il documentario della giornalista sarda Silvana Porcu, di prossima uscita, racconta il rito dei Jazz Vespers della Saint Peter's Church di Manhattan e le persone che continuano a renderlo possibile, una comunità che da mezzo secolo si prende cura dei jazzisti in ogni momento della loro vita. Attraverso interviste a musicisti come Sheila Jordan e Dave Liebman, ai membri della Saint Peter's Church e ai rappresentanti di associazioni che aiutano i jazzisti in difficoltà, il documentario è anche un affettuoso ritratto del Reverendo John Garcia Gensel, l'uomo grazie a cui tutto questo ebbe inizio nel 1965.
In serata, invece, l'attenzione si sposta sulla costa per una nuova tappa "fuori porta" della rassegna di concerti che ogni giorno fa da corollario spettacolare alle attività didattiche del seminario organizzato dall'Ente Musicale di Nuoro: a Posada, in piazza Eleonora d'Arborea alle 21 e con ingresso gratuito, è di scena il pianista Andrea Pozza in trio con il Nicola Muresu al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria.Grazie alla sua precoce maturità artistica (ha esordito a soli tredici anni), unita all’eleganza del suo pianismo, il musicista genovese (classe 1965) può vantare una carriera ultratrentennale con collaborazioni durature e un'intensa attività concertistica e discografica a proprio nome.
Dal 2004 al 2008 ha fatto parte del quintetto di Enrico Rava (con Roberto Gatto, Rosario Bonaccorso e Gianluca Petrella), col quale ha inciso per l'etichetta ECM "The Words And The Days" e si è esibito in importanti festival e concert hall mondiali, trovando anchel'opportunità di suonare con ospiti del calibro di Roswell Rudd e Pat Metheny. Con il quartetto di Steve Grossman (col quale collabora tutt'ora), negli anni Novanta ha suonato in importanti festival internazionali. Per più di venticinque anni ha collaborato stabilmente con Gianni Basso, col quale ha inciso numerosi cd, tra i quali, particolarmente significativo, quello dedicato alla musica di Billy Strayhorn.
Un'intensa attività concertistica lo porta in lungo e in largo in Italia e in tutta Europa alla guida delle formazioni a suo nome e da solista. Andrea Pozza è però presente in diversi altri gruppi, tra cui il Rosario Bonaccorso Quartet, col quale ha inciso i cd "Appunti di viaggio" e "In cammino", e collabora stabilmente tra gli altri con Fabrizio Bosso, Tullio De Piscopo, Ferenc Nemeth, Bob Sheppard, Antony Pinciotti e Furio Di Castri. Negli ultimi anni si è dedicato anche al duo pianistico con Dado Moroni, Enrico Pierannunzi, Rossano Sportiello, Michele di Toro e in un "dialogo-concerto" per due pianoforti, tra musica classica e jazz, con Andrea Bacchetti.
Andrea Pozza è inoltre protagonista di numerosi progetti discografici a suo nome: gli album più recenti sono "I could write a book" (2014), in duo col sassofonista americano Scott Hamilton, e "A Jellyfish From The Bosphorus" (2013), inciso tra Italia e Regno Unito in trio con Aldo Zunino al contrabbasso e Shane Forbes alla batteria. Del 2011 è invece il suo esordio discografico con l’Andrea Pozza European Quintet, "Gull's Flight", che coinvolge i musicisti inglesi Christian Brewer al sax alto e Shane Forbes alla batteria, e gli olandesi Dick DeGraaf al sax tenore e soprano e Jos Machtel al contrabbasso: un progetto che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica.
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