Duecentotredici giorni attraverso l'atlantico, sulla mitica rotta dei clipper
Rassegna “La bella estate” a Valledoria.
Vittorio Fresi |
Nuovo incontro a Valledoria per la rassegna “La bella estate”, organizzata dal Comune di Valledoria insieme all'associazione culturale Lìberos. Mercoledì 13 agosto i velisti sassaresi Vittorio e Piero Fresi saranno ospiti dell’Imbarcadero Foce del Coghinas, alle 21, per parlare del loro libro “Il sogno spezzato” (Nutrimenti). Racconteranno al pubblico la loro avventura: il giro del mondo senza scalo che si trasforma in una profonda esperienza umana e nell'occasione per ritrovare un rapporto vitale fra padre e figlio. Vittorio Fresi è nato a Sassari nel 1974. Dopo il diploma all'Istituto nautico di Porto Torres, lavora come istruttore presso la scuola nautica di famiglia.
Nel 2008, a bordo di Onitron I Autoprestige, tenta il giro del mondo senza scalo per i tre capi in coppia con il padre Piero, che con la stessa barca aveva effettuato nel 2003 la doppia traversata atlantica in solitario e senza scalo sulla rotta Sardegna-Barbados.
L'avventura di padre e figlio si conclude con uno sfortunato naufragio, ma dopo qualche mese Vittorio riprende il mare attraversando l'Atlantico, in equipaggio, sulla rotta degli alisei. Oggi è impegnato nell'attività di noleggio nel golfo dell'Asinara e tiene corsi di navigazione a vela d'altura con l'associazione Zenit Vela Onitron Club, fondata insieme al padre e al fratello Antonio in omaggio alla fedele barca perduta nell'oceano. Partire dalla Sardegna per realizzare il grande sogno, un giro del mondo alle latitudini dei tre capi più famosi: Buona Speranza, ultimo lembo d'Africa, Leeuwin, in Australia, e Horn, la minacciosa punta estrema dell'America latina.Padre e figlio decidono di rompere l’ordinaria quotidianità per tuffarsi insieme nell'avventura, navigare nel paradiso-inferno di ogni velista, quel Grande Sud, tutto intorno all'Antartide, dove gli oceani non conoscono ostacoli, in un vorticoso carosello in cui le depressioni possono inseguire e mordere chiunque si frapponga loro. Un modo per mettere alla prova le proprie capacità, la propria resistenza, la propria passione, ma anche per affrontare un legame personale troppe volte dato per scontato, spesso conflittuale.
Il sogno spezzato è il racconto della sfida di Vittorio e Piero Fresi, che tra il 2008 e il 2009, a bordo dell'amata Onitron I, hanno navigato per duecentotredici giorni attraverso l'Atlantico e lungo gli oceani meridionali, sulla mitica rotta dei clipper. Un obiettivo – il giro del mondo senza scalo con una classica imbarcazione da diporto – che s'infrange contro un'onda gigantesca nel Pacifico meridionale, ma che, a dispetto del naufragio e della perdita della barca, si trasforma in una profonda esperienza umana e nell'occasione per ritrovare un rapporto vitale fra padre e figlio.
Mercoledì 20 agosto si chiude in bellezza con Fabio Geda al parco di piazza Padre Pio alle 21. L’autore torinese salirà sul palco per parlare del suo ultimo lavoro “Se la vita che salvi è la tua” (Einaudi). Tutti gli incontri saranno preceduti dall’esibizione degli allievi della Scuola civica di musica Doria. La bella estate è realizzata con la collaborazione delle librerie Azuni, Dessì, Koinè, Max88, Messaggerie Sarde
Nel 2008, a bordo di Onitron I Autoprestige, tenta il giro del mondo senza scalo per i tre capi in coppia con il padre Piero, che con la stessa barca aveva effettuato nel 2003 la doppia traversata atlantica in solitario e senza scalo sulla rotta Sardegna-Barbados.
L'avventura di padre e figlio si conclude con uno sfortunato naufragio, ma dopo qualche mese Vittorio riprende il mare attraversando l'Atlantico, in equipaggio, sulla rotta degli alisei. Oggi è impegnato nell'attività di noleggio nel golfo dell'Asinara e tiene corsi di navigazione a vela d'altura con l'associazione Zenit Vela Onitron Club, fondata insieme al padre e al fratello Antonio in omaggio alla fedele barca perduta nell'oceano. Partire dalla Sardegna per realizzare il grande sogno, un giro del mondo alle latitudini dei tre capi più famosi: Buona Speranza, ultimo lembo d'Africa, Leeuwin, in Australia, e Horn, la minacciosa punta estrema dell'America latina.Padre e figlio decidono di rompere l’ordinaria quotidianità per tuffarsi insieme nell'avventura, navigare nel paradiso-inferno di ogni velista, quel Grande Sud, tutto intorno all'Antartide, dove gli oceani non conoscono ostacoli, in un vorticoso carosello in cui le depressioni possono inseguire e mordere chiunque si frapponga loro. Un modo per mettere alla prova le proprie capacità, la propria resistenza, la propria passione, ma anche per affrontare un legame personale troppe volte dato per scontato, spesso conflittuale.
Il sogno spezzato è il racconto della sfida di Vittorio e Piero Fresi, che tra il 2008 e il 2009, a bordo dell'amata Onitron I, hanno navigato per duecentotredici giorni attraverso l'Atlantico e lungo gli oceani meridionali, sulla mitica rotta dei clipper. Un obiettivo – il giro del mondo senza scalo con una classica imbarcazione da diporto – che s'infrange contro un'onda gigantesca nel Pacifico meridionale, ma che, a dispetto del naufragio e della perdita della barca, si trasforma in una profonda esperienza umana e nell'occasione per ritrovare un rapporto vitale fra padre e figlio.
Mercoledì 20 agosto si chiude in bellezza con Fabio Geda al parco di piazza Padre Pio alle 21. L’autore torinese salirà sul palco per parlare del suo ultimo lavoro “Se la vita che salvi è la tua” (Einaudi). Tutti gli incontri saranno preceduti dall’esibizione degli allievi della Scuola civica di musica Doria. La bella estate è realizzata con la collaborazione delle librerie Azuni, Dessì, Koinè, Max88, Messaggerie Sarde
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