Il DUP figlio di un copia e incolla?
F.I.: il più importante atto di programmazione del Comune manca di programmazione veritiera e concreta.
ALGHERO / Il bilancio adottato dalla Giunta Bruno suscita pesanti perplessità e costituisce la conferma della scarsa attitudine ad amministrare la cosa pubblica. Si apre così la nota stampa del gruppo consiliare di Forza Italia, a margine della conferenza stampa odierna sul bilancio.
La cornice concettuale in cui il bilancio è inserito, che a prima vista potrebbe apparire come una contraddizione, è che il più importante atto di programmazione del Comune manca di programmazione veritiera e concreta: emerge fragorosamente l’incoerenza tra i propositi del Sindaco e i documenti che legittimano e autorizzano la conseguente azione amministrativa. Il documento unico di programmazione (DUP) -che non può essere paragonato al pregresso allegato costituito dalla relazione previsionale e programmatica e costituisce il documento sul quale si fonda la programmazione e il presupposto indispensabile per l’approvazione del bilancio- lo schema di bilancio adottati dal sindaco e dalla giunta e gli altri allegati mancano di coerenza ed interdipendenza tra di loro e non rispettano i caratteri qualificanti indicati nei principi contabili che stanno alla base della programmazione di bilancio.
Un vero e proprio pot pourri variopinto fatto di elementi che mal si coniugano sia sotto il profilo formale che sotto quello sostanziale. Queste preoccupanti voragini balzano agli occhi anche ad un esame superficiale del DUP 2014-2016, adottato dalla giunta comunale con del. n. 50/2014, che dovrebbe tradurre in termini organizzativi ed operativi le strategie politiche dell'amministrazione che trovano nella parte contabile i numeri le risorse finanziarie per attuarle.
Ciò che appare evidente è che il principale strumento di programmazione non programma alcunché. Per molti dei più importanti progetti rappresentati nel DUP, accuratamente annunciati con le solite vane conferenze stampa e comunicati ai media, non si trova corrispondenza nella parte entrate e spesa dello schema contabile per l'anno 2014, 2015 e 2016. Cioè a dire: gli intriganti annunci che hanno affascinato circa il 25 % degli algheresi rimarranno tali perché non coperti finanziariamente. Solo a titolo d’ esempio possiamo sottolineare che per il suggestivo progetto che prevedeva acquisto di immobili da concedere in locazione a famiglie in difficoltà –discusso cogli imprenditori edili algheresi e presentato con grande sfarzo mediatico- non sono previste risorse e regolamentazione per il bando che secondo il DUP sarebbe dovuto partire ad agosto 2014.
E ancora, la tanto discussa tassa di soggiorno non è prevista tra le entrate tributarie del 2015 e non gode di alcuna regolamentazione e anche vaga indicazione nel DUP. Così come manca qualsiasi previsione sulla destinazione delle risorse ricavate da questa tassa per investimenti e azioni in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali. Insomma, la tassa di soggiorno ha i contorni di una presenza finanziaria ectoplasmatica.
Per fortuna, aggiungerà qualcuno, ma il pasticcio deve preoccupare tutti per il futuro dell’Amministrazione in tema di efficienza ed efficacia della sua azione di governo. Proseguendo nella sintetica disamina emerge la totale incoerenza fra DUP, la delibera della Giunta n. 227/2013 sulla Programmazione del fabbisogno del personale 2013-2015 (allegata al Bilancio di previsione 2014/2016), la delibera di Giunta n. 46/2014, Fabbisogno del personale 2014/2016 e schema contabile. In tema di opere pubbliche, poi, si ripropongono in modo stantio le incongruenze tra DUP, schema di bilancio e allegati (elenco annuale e indicazione sul pluriennale in particolare per gli anni 2015-2016). Ma v’è di più. Documenti come il Piano triennale del fabbisogno del personale, il Programma triennale delle opere pubbliche, il Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare non sono parte integrante del DUP, come prevede il principio contabile, ma sono allegati esterni ed in parte scollegati e sconnessi rispetto al documento di programmazione.
Un vero e proprio pot pourri variopinto fatto di elementi che mal si coniugano sia sotto il profilo formale che sotto quello sostanziale. Queste preoccupanti voragini balzano agli occhi anche ad un esame superficiale del DUP 2014-2016, adottato dalla giunta comunale con del. n. 50/2014, che dovrebbe tradurre in termini organizzativi ed operativi le strategie politiche dell'amministrazione che trovano nella parte contabile i numeri le risorse finanziarie per attuarle.
Ciò che appare evidente è che il principale strumento di programmazione non programma alcunché. Per molti dei più importanti progetti rappresentati nel DUP, accuratamente annunciati con le solite vane conferenze stampa e comunicati ai media, non si trova corrispondenza nella parte entrate e spesa dello schema contabile per l'anno 2014, 2015 e 2016. Cioè a dire: gli intriganti annunci che hanno affascinato circa il 25 % degli algheresi rimarranno tali perché non coperti finanziariamente. Solo a titolo d’ esempio possiamo sottolineare che per il suggestivo progetto che prevedeva acquisto di immobili da concedere in locazione a famiglie in difficoltà –discusso cogli imprenditori edili algheresi e presentato con grande sfarzo mediatico- non sono previste risorse e regolamentazione per il bando che secondo il DUP sarebbe dovuto partire ad agosto 2014.
E ancora, la tanto discussa tassa di soggiorno non è prevista tra le entrate tributarie del 2015 e non gode di alcuna regolamentazione e anche vaga indicazione nel DUP. Così come manca qualsiasi previsione sulla destinazione delle risorse ricavate da questa tassa per investimenti e azioni in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali. Insomma, la tassa di soggiorno ha i contorni di una presenza finanziaria ectoplasmatica.
Per fortuna, aggiungerà qualcuno, ma il pasticcio deve preoccupare tutti per il futuro dell’Amministrazione in tema di efficienza ed efficacia della sua azione di governo. Proseguendo nella sintetica disamina emerge la totale incoerenza fra DUP, la delibera della Giunta n. 227/2013 sulla Programmazione del fabbisogno del personale 2013-2015 (allegata al Bilancio di previsione 2014/2016), la delibera di Giunta n. 46/2014, Fabbisogno del personale 2014/2016 e schema contabile. In tema di opere pubbliche, poi, si ripropongono in modo stantio le incongruenze tra DUP, schema di bilancio e allegati (elenco annuale e indicazione sul pluriennale in particolare per gli anni 2015-2016). Ma v’è di più. Documenti come il Piano triennale del fabbisogno del personale, il Programma triennale delle opere pubbliche, il Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare non sono parte integrante del DUP, come prevede il principio contabile, ma sono allegati esterni ed in parte scollegati e sconnessi rispetto al documento di programmazione.
Altre incongruenze, sono l’assenza nel DUP del richiamo alle maggiori entrate del Comune come la IUC. Infatti non v’è traccia ne della Tasi, della sua modulazione o rimodulazione, della Tari ma addirittura viene citata la Tares, tributo che è esistito solo ne 2014.
E’ evidente che tale DUP sia frutto di un pacchiano copia ed incolla da qualche altro comune che evidenzia macroscopiche lacune che, speriamo, siano sottolineate dalla relazione del Collegio dei Revisori, palesemente in difficoltà a licenziare un parere in relazione ad un documento così lacunoso e pasticciato.
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