La tragedia di Medea al nuraghe Palmavera
Rivive il capolavoro di Euripide nel complesso archeologico algherese.
ALGHERO / Nuraghe al tramonto , evento organizzato dalla Cooperativa Silt, con la collaborazione di Neria De Giovanni e dell'Associazione Teatrale AnalfabElfica, giunge al suo quarto appuntamento il 29 agosto alle 20,45 con un capolavoro senza tempo: “Medea” di Euripide, testo di attualità sconvolgente che sfiora temi quantomai caldi nella nostra quotidianità nonostante risalga al 431 a.C..
Ma cos'è una tragedia? Ogni genere teatrale è uguale al proprio uditorio: così questo linguaggio artistico si è rivolto a classi e culture differenti, con funzioni politiche, di protesta, d'evasione, di ricerca, d'educazione, e persino religiose. In un caso molto particolare assunse le funzioni sacrali di una vera e propria liturgia, un rito: la Tragedia Attica, un fertile virgulto fiorito e morto nel breve arco di un solo secolo della più fulgida storia della Grecia antica.
Il rispetto per la tradizione per noi diventa studio, e lo studio già operato sul dionisaco e su “Le Baccanti” partito nel 2006, ha riportato l'AnalfabElfica ad incontrare Euripide nuovamente quest'anno con “Medea”. Elementi essenziali della tragedia come il Coro Tragico, divengono strumenti di potente suggestione. La distanza immensa tra “Le Baccanti” - opera corale, opera atipica e fastosa nella quale un supremo razionalista ha compiuto il suo più poetico volo nell'irrazionale mondo dell'istinto – e “Medea”, il più conosciuto e caratterizzato lavoro della produzione eschilea, è enorme!
Ma percorrerla è servito a non cadere nella scontatezza in cui è facile inciampare riportando in scena un classico. L'AnalfabElfica ha dedicato anni di lavoro allo studio e all'approfondimento dei culti legati a Dioniso, il “dio ambiguo” del vino, dell'ebrezza e della sessualità, e, con quest'ultimo allestimento di “Medea”, nuovamente si staglia nel panorama regionale come una delle rarissime realtà che si occupano, con la regolarità e la dedizione di uno studio approfondito, di teatro classico.
La regia è di Enrico Fauro. L'ingresso è di € 12 e prevede, come ogni altro appuntamento dell'iniziativa, un welcome drink che verrà offerto all'arrivo degli spettatori e, dopo la serata in compagnia degli artisti, si proseguirà con una visita guidata notturna al sito archeologico.
ALGHERO / Nuraghe al tramonto , evento organizzato dalla Cooperativa Silt, con la collaborazione di Neria De Giovanni e dell'Associazione Teatrale AnalfabElfica, giunge al suo quarto appuntamento il 29 agosto alle 20,45 con un capolavoro senza tempo: “Medea” di Euripide, testo di attualità sconvolgente che sfiora temi quantomai caldi nella nostra quotidianità nonostante risalga al 431 a.C..
Ma cos'è una tragedia? Ogni genere teatrale è uguale al proprio uditorio: così questo linguaggio artistico si è rivolto a classi e culture differenti, con funzioni politiche, di protesta, d'evasione, di ricerca, d'educazione, e persino religiose. In un caso molto particolare assunse le funzioni sacrali di una vera e propria liturgia, un rito: la Tragedia Attica, un fertile virgulto fiorito e morto nel breve arco di un solo secolo della più fulgida storia della Grecia antica.
Il rispetto per la tradizione per noi diventa studio, e lo studio già operato sul dionisaco e su “Le Baccanti” partito nel 2006, ha riportato l'AnalfabElfica ad incontrare Euripide nuovamente quest'anno con “Medea”. Elementi essenziali della tragedia come il Coro Tragico, divengono strumenti di potente suggestione. La distanza immensa tra “Le Baccanti” - opera corale, opera atipica e fastosa nella quale un supremo razionalista ha compiuto il suo più poetico volo nell'irrazionale mondo dell'istinto – e “Medea”, il più conosciuto e caratterizzato lavoro della produzione eschilea, è enorme!
Ma percorrerla è servito a non cadere nella scontatezza in cui è facile inciampare riportando in scena un classico. L'AnalfabElfica ha dedicato anni di lavoro allo studio e all'approfondimento dei culti legati a Dioniso, il “dio ambiguo” del vino, dell'ebrezza e della sessualità, e, con quest'ultimo allestimento di “Medea”, nuovamente si staglia nel panorama regionale come una delle rarissime realtà che si occupano, con la regolarità e la dedizione di uno studio approfondito, di teatro classico.
La regia è di Enrico Fauro. L'ingresso è di € 12 e prevede, come ogni altro appuntamento dell'iniziativa, un welcome drink che verrà offerto all'arrivo degli spettatori e, dopo la serata in compagnia degli artisti, si proseguirà con una visita guidata notturna al sito archeologico.
Si ricorda che è disponibile su prenotazione, il servizio navetta, fornito dalla ditta “I Platani”. L'incontro per la navetta è fissato per le ore 20,20 in via Catalogna; il ritorno è per le ore 22,45 dal nuraghe il costo del servizio è di € 4,00 per persona andata e ritorno. La prenotazione sia per la partecipazione allo spettacolo che per il servizio navetta è necessaria e deve avvenire entro le ore 18 del giorno 29 agosto. Per prenotazioni e info: 329 4385947
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