Davide Casu vince la 31^ edizione del premio letterario "Rafael Sari”
Valorizzare e promuovere la poesia e la prosa nella variante algherese del catalano.
Sindaco Mario Bruno e Davide Casu |
ALGHERO / Si è tenuta domenica 28 settembre 2014, alle ore 19.30, nella sala della Biblioteca Comunale “Rafael Sari”di Alghero, la manifestazione finale e la cerimonia di premiazione della XXXI edizione del premio letterario “Rafael Sari”.
Da 31 anni (ideato da Giovanni Irranca con l’associazione Airone) il concorso è organizzato dall'associazione Obra Cultural de l’Alguer, per ricordare sicuramente la figura del maestro e poeta Rafael Sari ma soprattutto per salvaguardare, valorizzare e promuovere la poesia e la prosa nella variante algherese del catalano e nelle altre varianti della lingua catalana.
Da 31 anni (ideato da Giovanni Irranca con l’associazione Airone) il concorso è organizzato dall'associazione Obra Cultural de l’Alguer, per ricordare sicuramente la figura del maestro e poeta Rafael Sari ma soprattutto per salvaguardare, valorizzare e promuovere la poesia e la prosa nella variante algherese del catalano e nelle altre varianti della lingua catalana.
Il concorso è diviso in tre sezioni:
Sezione A per gli alunni o classi delle scuole di Alghero.
Sezione B per gli autori nella lingua catalana.
Sezione C per gli autori nella variante algherese.
Dopo l’introduzione del presidente dell’Obra Cultural de l’Alguer Claudia Soggiu e l’intervento del Sindaco di Alghero Mario Bruno, la prof.ssa Maria Antonietta Salaris, presidente della Giuria, ha illustrato i criteri di valutazione e la caratteristiche delle opere pervenute ed ha evidenziato l’importanza della partecipazione dei bambini e la buona qualità delle composizioni poetiche.
La Giuria era formata inoltre dagli insegnanti Ginetta Amadori, Luigina Cano, Marianina Delrio, Franco Sanna e Giusy Pascalis, segretaria.
Relativamente alla sezione A, riservata alle scuole di Alghero, è stato assegnato un premio speciale dedicato alla maestra Vera Paolini, moglie del maestro Sari, per gli alunni delle scuole elementari, premio che è stato attribuito alla classe 3^ D della Scuola Elementare “Maria Immacolata” dell’Istituto Comprensivo n° 2 per le poesie “Criatures”, “Primavera”, “L’Autunjo”, “Alguer Terra mia” i “La Sveglia de la iaia”.
Hanno ritirato il premio, consegnato dalla prof.ssa Susy Trova, nipote del maestro Rafael Sari e della mestra Vera Paolini, i piccoli alunni seguiti dalla maestra Carmelita Zedda, que hanno fatto ascoltare le poesie sotto forma di canzoni, acompagnati dal pianoforte della maestra Gabriella Mura.
Per la sezione B (prosa), riservata agli autori di lingua catalana, sono state premiate due opere: al secondo posto si è classificato il racconto “Segona oportunitat” di Ramon Minoves e al primo il racconto “Contraban” di Roser Jurado i Regué.
Per la sezione B (poesia), ha vinto il terzo premio la poesia “Eudorina” di Pepa Molina; il secondo premio è andato alla poesia “La vall suspesa” di Josep Maria Casasus i Gurí, mentre il primo premio è stato assegnato alla poesia “Prospecte de literatura” di Ramon Minoves Romagosa.
Per la sezione C, premio riservato alle opere in poesia o in prosa nella variante algherese, la Commissione ha premiato il lavoro in prosa di Joan Fiori “Senyora Llumera”, il premio è stato consegnato dall’Assessore alla Cultura Gabriella Esposito.
Per la sezione C (poesia) hanno vinto il terzo premio ex aequo le poesie “La magrana” di Anna Cinzia Paolucci e “Lo primer dia de la marina” di Giovanna Piera Piga. Il secondo premio è stato attribuito alla poesia “Dents de llet” di Carlo Demartis.
Il primo premio della 31^ edizione del concurso di poesia e prosa “Rafael Sari” 2014 è stato attribuito a Davide Casu per la poesia “Torí”.
Il numeroso pubblico presente nella sala ha potuto apprezzare, durante la serata, l’esibizione musicale di Paolo Zicconi che, accompagnato dalla chitarra di Marcello Peghin, ha interpretato “Ninna Nanna” di Rafael Sari e Vittorio Nannarelli, “Cor meu” di Rafael Catardi e Ciro Fadda e l’inedito “Lluna de abril” di Antoni Coronzu e Paolo Dessì.
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