E.ON, Alessandra Giudici alla Regione: «Subito un incontro per chiarire la situazione»
«Dare seguito agli impegni assunti lo scorso 11 giugno e alle pressanti istanze che pervengono dal territorio».
Alessandra Giudici |
«Sulla vicenda E.On è sempre più urgente che la Regione assuma la responsabilità di una regia complessiva, per gestire adeguatamente una vertenza che deve essere riproposta come priorità sul tavolo del governo Renzi».
Lo chiede il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, anche alla luce delle più recenti notizie di cronaca legate alle diverse ipotesi di vendita da parte della multinazionale tedesca della centrale elettrica di Fiumesanto.
Lo chiede il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, anche alla luce delle più recenti notizie di cronaca legate alle diverse ipotesi di vendita da parte della multinazionale tedesca della centrale elettrica di Fiumesanto.
A quelle notizie si sono aggiunte nei giorni scorsi quelle relative alla volontà espressa dalla stessa società di richiedere una ulteriore proroga rispetto ai tempi già fissati, e già più volte dilatati nel tempo, per la realizzazione del quinto gruppo a carbone a ciclo ipercritico, con minore impatto ambientale rispetto ai gruppi 1 e 2, «la cui dismissione è sinora stata scongiurata per una questione di interesse nazionale – precisa Alessandra Giudici – ma consentendo un regime di proroga che il territorio non può sostenere ancora a lungo, né sul piano ambientale, né dal punto di vista della sicurezza».
Già dieci giorni fa, il presidente della Provincia di Sassari si era appellata al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, all'assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, e all'assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, attraverso una lettera in cui evidenziava «l’opportunità e l’urgenza di promuovere una riunione volta a un aggiornamento costante sull'evoluzione della vertenza E.On».
Una necessità, aveva scritto Alessandra Giudici ai vertici del governo isolano, dettata dal dovere di «dare seguito agli impegni assunti lo scorso 11 giugno e alle pressanti istanze che pervengono dal territorio». Nei giorni scorsi l’appello è stato raccolto, e le due istituzioni sono in contatto costante con l’obiettivo di fissare un incontro nel più breve tempo possibile.
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