La fuga di Ryanair, 40milioni di euro persi all'anno e novemila turisti in meno ogni mese
Meloni: «La Regione intervenga subito. Basta con le società aeroportuali pubbliche».
CAGLIARI / Quaranta milioni di euro persi all'anno, novemila turisti in meno ogni mese. È questo in soldoni quanto costerà alla Sardegna il taglio di 16 voli deciso da Ryanair.
A denunciarlo è il Centro Studi dei Riformatori sardi, coordinato da Franco Meloni, e il gruppo in Consiglio regionale. «Destano molta preoccupazioni - spiega Meloni - le notizie di stampa che si sono diffuse circa una probabile riduzione dei voli della compagnia low-cost Ryanair da e per l’aeroporto di Cagliari.
Secondo tali voci la compagnia, nel predisporre i suoi programmi di attività per i prossimi sei mesi avrebbe previsto una riduzione di ben 16 voli, anche se non è chiaro se si tratterebbe di sedici voli settimanali o mensili o addirittura giornalieri, anche se la prima è l’interpretazione più probabile. Ma anche se fosse vera quest’ultima ottimistica ipotesi, essa rappresenterebbe comunque un danno gravissimo per la città e per tutta la Sardegna».
A denunciarlo è il Centro Studi dei Riformatori sardi, coordinato da Franco Meloni, e il gruppo in Consiglio regionale. «Destano molta preoccupazioni - spiega Meloni - le notizie di stampa che si sono diffuse circa una probabile riduzione dei voli della compagnia low-cost Ryanair da e per l’aeroporto di Cagliari.
Secondo tali voci la compagnia, nel predisporre i suoi programmi di attività per i prossimi sei mesi avrebbe previsto una riduzione di ben 16 voli, anche se non è chiaro se si tratterebbe di sedici voli settimanali o mensili o addirittura giornalieri, anche se la prima è l’interpretazione più probabile. Ma anche se fosse vera quest’ultima ottimistica ipotesi, essa rappresenterebbe comunque un danno gravissimo per la città e per tutta la Sardegna».
«Basta ricordare, dice ancora il coordinatore del Centro Studi, «Che un jet del tipo di quelli comunemente usati dalla compagnia irlandese,(Boeng 737/800 da 189 posti) con un load factor medio del 70 %, porta quasi 130 persone e quindi la cancellazione di sedici voli alla settimana in entrata significherebbe circa 8-9000 persone in meno presenti in Sardegna ogni mese».
«Non è difficile calcolare il danno economico, prosegue Meloni, «Dato che le ultime ricerche ci dicono che i turisti Ryanair stanno in città mediamente 4 giorni (3.9 ) e spendono quasi 100 euro a testa : l’economia cagliaritana, e non solo perché Cagliari è l’hub ma poi la gente va in giro,perderebbe 40 milioni di euro l’anno».
«Non vogliamo fare demagogia spicciola per attaccare la Giunta Regionale, dice ancora Meloni, «Conosciamo bene i limiti imposti dalla legislazione europea, ma le posizioni dell’Assessore Deiana ci paiono tutt'altro che rassicuranti. Sappiamo che Deiana conosce bene la materia e perciò lo invitiamo a fare ogni sforzo possibile, sia sotto il profilo legislativo che sotto quello della fantasia progettuale, per risolvere la vicenda senza inutili rigidità giuridiche e guardando soprattutto all'interesse della città e della Sardegna.
«La Sogaer non è una società della Regione ma ciononostante i poteri di intervento della Regione sono comunque importanti, la Giunta li usi bene e fino in fondo e trovi le soluzioni idonee a mantenere a Cagliari i voli di cui si paventa la perdita».
«Fino all'anno scorso , in un modo o nell'altro, la Giunta di centrodestra e la Sogaer sono riuscite a trovare un accordo con gli irlandesi, adesso è il turno della nuova Giunta che non può trincerarsi dietro paraventi giuridici o cavilli di varia natura, deve risolvere il problema, pena un gravissimo danno per l’isola e uno smacco ancora più grave per la nuova maggioranza al governo della Regione».
«E poi è compito delle varie magistrature, spiega Meloni, «Far rispettare le leggi, quello della Giunta è far volare i sardi e i turisti a prezzi e condizioni ragionevoli e far funzionare l’economia della Sardegna. Certo se la Sogaer fosse privata il problema sarebbe facilmente risolvibile e forse forse è il caso di cominciare a porre il problema sul tavolo : è davvero necessario che l’aeroporto di Cagliari sia gestito da mano pubblica? Quello di Olbia non lo è e va benissimo e se lo fosse anche quello di Cagliari l’accordo con le compagnie low cost sarebbe facilmente fattibile e soprattutto pienamente legale. Sarà il caso di pensarci con un po’ di attenzione. Comunque noi Riformatori offriamo il nostro aiuto all'Assessore Deiana, se dovesse in qualche modo essere utile, ma siamo anche vigili sulla vicenda e non tollereremo fallimenti».
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