Lo scrittore olandese Tommy Wieringa ospite di Éntula.
Indagando su uno strano omicidio, Beg s’immerge nella storia del viaggio infernale di un gruppo di profughi.
Il commissario di polizia Pontus Beg, filosofo solitario, cinico e malinconico si imbatte in uno strano omicidio e s’immerge nella storia del viaggio infernale e del raggiro che hanno subito un gruppo di profughi. In una cittadina di confine della steppa russa è ambientato il nuovo romanzo di Tommy Wieringa che da domani, domenica 7 settembre 2014, sarà in Sardegna, ospite del festival letterario diffusoÉntula curato dall’associazione Lìberos.
Dopo la sua partecipazione al Festivaletteratura di Mantova dove ha dialogato con l’autore sardo Francesco Abate, Wieringa arriva nell’Isola per presentare “Questi sono i nomi”, pubblicato in Italia da Iperborea, parabola poetica sul destino di tutte le persone alla deriva nel XXI secolo, una storia che nonostante tutta la sua disperazione, sembra offrire una speranza di redenzione. Lo scrittore, che la critica ha paragonato a Salinger, John Irving e Paul Auster, sarà ospite del Museo naturalistico del territorio Sa Corona Arrubia a Lunamatrona, località Spinarba) domenica 7 settembre alle 18 insieme a Lalla Careddu. Il giorno dopo, entrambi saranno a Porto Torres, nello spazio allestito in piazza Eroi dell’Onda (Renaredda) alle 21. In contemporanea all’incontro, piccoli lettori crescono: laboratorio di lettura e creatività per bambini e ragazzi curato da Coilibrì. Il tour si chiude a Fonni martedì 9 settembre in piazza San Matteo alle 18.30: a dialogare con l’autore sarà Tonio Pillonca.
Dopo la sua partecipazione al Festivaletteratura di Mantova dove ha dialogato con l’autore sardo Francesco Abate, Wieringa arriva nell’Isola per presentare “Questi sono i nomi”, pubblicato in Italia da Iperborea, parabola poetica sul destino di tutte le persone alla deriva nel XXI secolo, una storia che nonostante tutta la sua disperazione, sembra offrire una speranza di redenzione. Lo scrittore, che la critica ha paragonato a Salinger, John Irving e Paul Auster, sarà ospite del Museo naturalistico del territorio Sa Corona Arrubia a Lunamatrona, località Spinarba) domenica 7 settembre alle 18 insieme a Lalla Careddu. Il giorno dopo, entrambi saranno a Porto Torres, nello spazio allestito in piazza Eroi dell’Onda (Renaredda) alle 21. In contemporanea all’incontro, piccoli lettori crescono: laboratorio di lettura e creatività per bambini e ragazzi curato da Coilibrì. Il tour si chiude a Fonni martedì 9 settembre in piazza San Matteo alle 18.30: a dialogare con l’autore sarà Tonio Pillonca.
Gli appuntamenti sono realizzati con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Sa Corona Arrubia - Consorzio turistico della Marmilla, Banca di Sassari e in collaborazione con la libreria Sa Tellaja di Pauli Arbarei, il Comune di Porto Torres, Iperborea, la libreria Koinè di Porto Torres e l'associazione Coilibrì di Sassari, il Comune di Fonni, la libreria L'Abbaco di Fonni e la libreria Mieleamaro di Nuoro.
Tommy Wieringa |
Tommy Wieringa, nasce nel 1967 a Goor in Olanda, al confine con la Germania, e debutta nel 1995 raggiungendo la fama internazionale nel 2002 con il romanzo Alles over Tristan (Tutto su Tristano), che si aggiudica il Premio Halewijn ed è nominato al prestigioso Premio AKO. Con Joe Speedboat vince il Premio Bordewijk nel 2006. La critica l’ha paragonato a Salinger, John Irving e Paul Auster. Wieringa scrive per varie testate ed è colonnista di De Volkskrant.
Il libro Questi sono i nomi (Iperborea). Da una parte c’è lui, Pontus Beg, 53 anni commissario di polizia di Michailopol, una cittadina di confine della steppa russa, decadente e in preda alla corruzione dei suoi amministratori e cittadini. Beg è un cinico malinconico, un filosofo solitario troppo cosciente del non senso della vita che trova conforto solo nelle massime di Confucio.
Dall’altra parte c’è un gruppo di profughi stremati che emerge dalla steppa, gracili ed emaciati ma disperatamente decisi a vivere, sopravvissuti al freddo alla fame e a ogni tipo di atrocità, che causano paura e scompiglio in città. Chi sono veramente e da dove arrivano? Quando viene a contatto con quegli stranieri la vita di Pontus Beg prende un corso inatteso.
Indagando su uno strano omicidio avvenuto in città, Beg s’immerge nella storia del loro viaggio infernale e del raggiro che hanno subito: quegli uomini sono dei migranti clandestini ingannati da chi li guidava che si trovano ora disperati e a migliaia di chilometri da casa, senza aver mai varcato alcuna frontiera. Ma la loro storia, come in una fuga d’Egitto, s’intreccia e si confonde con il viaggio personale di Pontus Beg, alla ricerca delle proprie origini: è l’incontro con un vecchio rabbino, ultimo ebreo della città, che gli rivela la verità su sé stesso e sulla discendenza ebraica di sua madre, e sarà lui a insegnarli i testi sacri e a far sì che la sua vita acquisti in vissuto e in prospettiva.
Allo stesso tempo anche i profughi, ormai perduti, sono alla ricerca della propria identità, che s’impone come uno dei temi dominanti del libro: come è ormai possibile, per loro, dei senza storia, uomini-animali in fuga, definirsi in relazione all’umanità?.
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