Non mancano le sorprese nell’enigmatica vendita di E-On
Uiltec-UIL Settore Elettrico: «Silenzio assordante della politica Isolana e Nazionale».
«A sorpresa si presentano anche i Cechi di EPH, gli inaspettati pretendenti degli asset di Enel presenti in Slovacchia, vogliono essere della partita per acquistare E-On.
Iniziate le prime manovre per la vendita, appare inaspettato un pretendente di cui non perveniva notizia alcuna sin ora, si tratta di Energeticky a Prumyslovy Holding(EPH), primario operatore nazionale che sarebbe in lizza per l’acquisto del 66%, proprietà di Enel, della società slovacca e controllata dal governo di Praga, SlovenskeElektrarne(SE)».
«Da indiscrezioni pare che EPH abbia già concluso in passato operazioni importanti con E-On, - spiega il sindacato - sembrerebbe ora che vi sia un certo interesse su Fiumesanto e gli impianti a carbone.
Questa società pare stia facendo shopping in modo esteso, concretizzando importanti acquisti da GdfSuez,Edf,Sse,Spp , con una forza lavoro di 8000 dipendenti, si occupa di estrazione di carbone, produce energia elettrica con circa 1750MW da fonti convenzionali e rinnovabili, 57 MLD di mc di gas trasportato principalmente dalla Russia, impegnata anche nel trading di energia e teleriscaldamento. Insomma un candidato niente male».
Sul fronte sindacale - «Il sindacato unitariamente denuncia oggi di essere tagliato fuori dalla partita della vendita degli asset energetici della multinazionale tedesca E-On, non perché intenderebbe partecipare a chissà quale oscura mediazione o inenarrabile traffico ma semplicemente per continuare il mestiere che fino ad oggi ha diligentemente e scrupolosamente fatto e cioè : Vigilare e Denunciare. È innegabile che come Uiltec, siamo sempre stati i primi ad avvisare le istituzioni pubbliche ed i cittadini di eventi occultati o di pericoli o ancora di tresche cupe, spesso riuscendo anche a vanificare sul nascere le “cattive azioni” ed a volte anche non riuscendo in niente, causa il mancato ascolto dei preposti Istituzionali».
Inoltre, prosegue la nota - «L’esperienza della multinazionale tedesca E-On e della sua classe dirigente ci fa capire come un territorio possa subire una “calata barbara” alla conquista di risorse economiche, paesaggistiche ed ambientali. E-On, con i suoi dirigenti sia stranieri che italici, ha dimostrato come si riescano a drenare fondi pubblici in iperboliche speculazioni finanziarie, come si possano sfruttare le “infrastrutture strategiche” portandole alla morte per “spremitura selvaggia”, come si possa impunemente offendere ed inquinare il territorio ospitante senza pagare alcun pegno della propria dissennatezza.
Il sindacato elettrico per oltre 2 anni e mezzo, ha scioperato contro questi “Predatori tedesco/italiani” per costringerli a rispettare gli impegni industriali sottoscritti e per non impoverire ulteriormente il territorio che inquina, col licenziamento della metà della forza lavoro».
«La Uiltec, - conclude la nota - per scongiurare l’arrivo di un acquirente che equivalga “il tutto negativo di E-On” vuole conoscere il cammino della procedura di vendita, non per condizionare, ma per vigilare, per ammonire, per avvisare che gli scioperi, le manifestazioni, i contrasti sono sempre pronti a partire se per la difesa dei lavoratori, dei cittadini, del territorio, della sovranità ed in ogni caso della dignità dei Sardi prima e degli Italiani tutti».
Uiltec-UIL Settore Elettrico
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