Rischia di saltare la mostra regionale del libro
Regione e Comune di Macomer rimuovano gli ostacoli che impediscono la realizzazione dell’evento.
A poche settimane dalla data canonica della Mostra regionale del libro, che si svolge ogni anno a Macomer, la Regione sarda, malgrado le reiterate rassicurazioni, non ha ancora emanato la delibera di attribuzione del finanziamento al Comune di Macomer, che non dà il via libera per il programma.
Dopo la mancata partecipazione della Sardegna, la primavera scorsa, al salone internazionale del libro di Torino, cresce il timore che l’evento possa saltare clamorosamente nell’indifferenza generale. Da qui le fondate preoccupazioni e la denuncia di Aes (Associazione editori sardi) e Alsi (Associazione librai sardi indipendenti).
Dopo la mancata partecipazione della Sardegna, la primavera scorsa, al salone internazionale del libro di Torino, cresce il timore che l’evento possa saltare clamorosamente nell’indifferenza generale. Da qui le fondate preoccupazioni e la denuncia di Aes (Associazione editori sardi) e Alsi (Associazione librai sardi indipendenti).
La Mostra del libro in Sardegna è tra le più importanti manifestazioni regionali di promozione editoriale e della lettura. Pone al centro del programma il valore dell’editoria indipendente locale come strumento di promozione culturale del comparto librario e produttivo e delle specificità di un territorio. Si tratta quindi di uno degli appuntamenti storici e maggiormente consolidati per quanto concerne la promozione dell’editoria e del libro in Sardegna, indiscutibilmente uno degli eventi leader nel campo della promozione culturale di rete.
Deve la sua esclusività, tra i fattori determinanti nel definirne il successo e il suo graduale aumento di consensi, alla capacità progettuale e alla competenza organizzativa del comitato scientifico composto da AES, ALSI, Biblioteca comunale e UNLA-Macomer.
Nelle passate edizioni, al fine di far fronte comune e solidale rispetto alla crisi di mercato e alle criticità che condizionano pesantemente, nel loro agire, l’editoria sarda e la filiera locale del libro, si era deciso di inaugurare una nuova stagione di intese che – nel consolidare l’immagine e la stabilità della Mostra del Libro in Sardegna – dovesse promuoverne anche la funzione di laboratorio “politico” e del “saper fare”, ponendo al centro del programma il valore dell’editoria indipendente locale, come detto, e della bibliodiversità.
Sul piano strettamente operativo si era stabilito di istituire un coordinamento condiviso, sia nella fase di progettazione dell’evento che nelle successive fasi esecutive, riconoscendo il ruolo primario della Regione e dell’Amministrazione comunale di Macomer per gli aspetti propri; con l’obiettivo di ripristinare quelle prospettive di stabilità e durevolezza necessarie per restituire più forza e incisività a programmi attuati in un ormai cronico contesto di precarietà progettuale e di assecondare la nascita di un soggetto unico di gestione della mostra di Macomer, come auspicato dallo stesso Comune.
Per questo motivo si richiese l’istituzione di un tavolo tecnico tra i principali soggetti attori e la nascita di un coordinamento unico, del quale facessero parte, oltre a Comune e Regione Sardegna, la rete degli editori sardi (AES), i librai (ALSI) e il Centro servizi di Macomer (UNLA).
Queste richieste e considerazioni sono al centro delle diverse comunicazioni inviate all’attenzione della Giunta Regionale e dell’Amministrazione Comunale di Macomer (è del 30 maggio la nota inoltrata all’attenzione del Presidente Francesco Pigliaru, dell’assessore regionale Claudia Firino, del sindaco di Macomer Onorato Succu e dell’assessore alla cultura Giovanni Biccai).
Nella nota si chiedeva espressamente l’istituzione di un coordinamento unico, ribadendo i contenuti e le richieste già rivolte, a più riprese, anche alla precedente giunta regionale.
Allo stato attuale, a fronte di questa reiterata offerta di disponibilità, la situazione è paradossalmente peggiorata.
Un inspiegabile stato di empasse, peraltro in controtendenza con le dichiarazioni di estrema disponibilità date fino a luglio scorso dall’Assessore Firino, rallenta sine die l’attribuzione dell’incarico ai soggetti che storicamente si occupano della mostra a partire dalla sua fondazione, poiché in assenza della delibera di attribuzione del finanziamento regionale il Comune ha ritenuto di non dover e poter dare ufficialmente il via libera al programma.
Questo gravissimo ritardo porta ad escludere la canonica data di ottobre e a porre in serio dubbio persino l’eventualità di spostare l’evento a novembre, considerando che non ci sono i tempi per organizzare al meglio e secondo i consueti standard di qualità la manifestazione. Si potrebbe invece ipotizzare, fin d’ora, di organizzare la mostra del libro negli stessi giorni della Fiera della piccola editoria “Più libri Più Liberi” di
Roma (dicembre 2014), lavorando per creare un ponte tra le due manifestazioni con qualche momento di collaborazione e di scambio.
L’AES e l’ALSI chiedono al Comune e alla Regione Sardegna (che ha in sé la titolarità dell’evento), di rimuovere gli ostacoli che si frappongono per la realizzazione della Mostra del libro, al fine di scongiurare il rischio che salti anche questo prestigioso appuntamento, il cui annullamento sarebbe la conferma riguardo al disinteresse che, in un momento di estrema difficoltà economica, la Giunta regionale sta purtroppo finora manifestando verso il comparto del libro sardo.
Duole ricordare come, a novembre 2013, si paventò il rischio che saltasse l’edizione 2014, a fronte degli annunciati tagli, per non dire azzeramenti di risorse per un settore divenuto ormai la Cenerentola tra tutti quelli amministrati dall’assessorato regionale alla Cultura. Arrivarono allora le smentite e le dichiarazioni pubbliche dal mondo della politica. Al momento però nulla è cambiato.
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