Sassari e la Palestina, un legame oltre lo sport
Una delegazione di atleti di Gerico in visita a Palazzo Ducale.
SASSARI / «Siamo orgogliosi di ospitarvi nella nostra città e siamo convinti che potrete trovare le condizioni ideali per portare avanti la vostra attività sportiva e gli allenamenti».
Questa mattina il sindaco di Sassari Nicola Sanna ha ricevuto a Palazzo Ducale quattro atleti palestinesi e il rappresentante della città di Gerico, a Sassari da alcuni giorni per partecipare a uno stage di atletica. Duha Idress, Ramin Dwedar, Samen Jalayta si alleneranno per 15 gironi allo "Stadio dei Pini", sotto l'attento controllo del loro capitano Mamoun Baloo. A far loro da interprete è Mohamed Isayed, rappresentante del Comune palestinese.
Questa mattina il sindaco di Sassari Nicola Sanna ha ricevuto a Palazzo Ducale quattro atleti palestinesi e il rappresentante della città di Gerico, a Sassari da alcuni giorni per partecipare a uno stage di atletica. Duha Idress, Ramin Dwedar, Samen Jalayta si alleneranno per 15 gironi allo "Stadio dei Pini", sotto l'attento controllo del loro capitano Mamoun Baloo. A far loro da interprete è Mohamed Isayed, rappresentante del Comune palestinese.
Oggi gli atleti, assieme ai rappresentanti delle associazioni sassaresi che si sono adoperate per consentire il loro arrivo in Sardegna, Intercanvi Italia e Ponti non muri, erano a Palazzo Ducale accompagnati dal presidente del consiglio comunale sassarese Antonio Piu. Da buon “Cicerone”, il presidente del consiglio comunale ha portato gli ospiti palestinesi in visita prima alle Stanze e alle Cantine del Duca a Palazzo Ducale, quindi a Palazzo di Città e poi a vedere i resti del castello aragonese in piazza Castello.
«Sassari è legata alla Palestina – ha aggiunto il sindaco – e un esempio è la chiesa di Santa Maria in Betlem, realizzata dai frati francescani». «È importante il confronto – ha detto Mamoun Baloo, capitano e allenatore della rappresentativa – e speriamo di poter ospitare nel nostro paese una vostra rappresentanza. Inoltre, la nostra è una città con 8 mila anni di storia, con tracce di diverse civiltà. Può quindi essere una occasione per la creazione di un rapporto turistico culturale».Il primo cittadino ha quindi donato loro un libro sui Candelieri mentre gli atleti hanno fatto omaggio al sindaco della sciarpa con i colori della loro città e della società sportiva "Shabab Ariha".
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