Sindaco Mario Bruno sulla sanità algherese
Giovedì 18 ad Alghero, l'incontro con l'assessore Arru e il direttore Sechi, l'occasione, per parlare delle numerose criticità dei due ospedali, compreso il futuro del Marino.
Il Sindaco Mario Bruno |
ALGHERO / «Nessuno scippo o dirottamento di fondi destinati alla sanità tra Alghero e San Gavino, ma un percorso parallelo - entrambi sede di nuove strutture ospedaliere, come previsto nel Piano Regionale Sanitario dall'allora Giunta Soru - con la sostanziale differenza, per ora, che San Gavino è stato finanziato, anche perché sede Asl del territorio e favorito dalla spinta di tutto il Medio Campidano, cosa questa non avvenuta evidentemente per Alghero.
Si tratterà di attivarsi con maggiore forza e convinzione per recuperare le risorse, cercando di coinvolgere maggiormente gli stessi cittadini e la dirigenza aziendale sanitaria.
Si tratterà di attivarsi con maggiore forza e convinzione per recuperare le risorse, cercando di coinvolgere maggiormente gli stessi cittadini e la dirigenza aziendale sanitaria.
Argomento questo al centro dell'incontro previsto giovedì 18 settembre in città, quando arriverà l'assessore regionale Luigi Arru, accompagnato dal direttore generale della Sanità Giuseppe Sechi. Sarà l'occasione per parlare delle numerose criticità dei due ospedali, compreso il futuro del Marino.
Ben vengano gli interventi finanziati, che seppur parziali, consentiranno infatti di mettere a norma alcuni impianti. Noi continueremo a lavorare per ottenere un unico ospedale, perché aldilà del fatto che diventi un unico stabile, con servizi accorpati e un lavoro più razionale, questo consentirà di determinare i posti letto complessivi, senza smembrarli tra le due strutture come avviene oggi, col rischio sempre presente di vedere chiudere un plesso, come nel caso dell'ospedale Marino, sempre presente nelle liste ministeriali dei presidi critici.
Poi parleremo dell'impossibilità di effettuare una semplice mammografia al Civile, dell'organizzazione del personale medico e infermieristico, ma anche dell'assistenza domiciliare e dei tanti problemi connessi».
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