Un'altra grande giornata di galoppo, all'ippodromo Don Deodato Meloni
L'ippodromo di Chilivani celebra il 57° Gran Premio Sardo, il 39° Criterium Sardo e l'8° Derby italiano del purosangue arabo.
Redenta Tiria 56° Gran Premio sardo 2013 |
Un'altra grande giornata di galoppo domenica pomeriggio a partire dalle 15.30 all'ippodromo Don Deodato Meloni, con tre corse di cartello che catalizzano le attenzioni degli appassionati.
Dopo l'88° Derby Sardo è la volta del 57° Gran Premio Sardo (15.400 euro di montepremio), dedicato sempre ai tre anni anglo-arabi ma qualificati a fondo inglese. La distanza è di m 2.400. Anche questa classica ha una storia ricca di protagonisti. Con una curiosità: istituita nel 1958, si è disputata all'ippodromo “Pinna” di Sassari sino al 1974, poi è passata a Chilivani, già sede del Derby Sardo.
Dopo l'88° Derby Sardo è la volta del 57° Gran Premio Sardo (15.400 euro di montepremio), dedicato sempre ai tre anni anglo-arabi ma qualificati a fondo inglese. La distanza è di m 2.400. Anche questa classica ha una storia ricca di protagonisti. Con una curiosità: istituita nel 1958, si è disputata all'ippodromo “Pinna” di Sassari sino al 1974, poi è passata a Chilivani, già sede del Derby Sardo.
Urbino de Ozieri |
Il primo vincitore è stato Zeus, della scuderia Piana, montato da Antonio Muroni. Tra i cavalli leggendari, Urbino de Ozieri della scuderia Fois, anglo-arabo sardo che dopo avere vinto il Gran Premio Sardo nel 1976 si trasferì a Siena dove vinse per ben tre volte il Palio di Siena: due volte nel 1978 (la seconda montato da Cianchino) e una nel 1979 con in sella Aceto, al secolo Andrea Degortes, dopo di che Urbino venne sempre scartato per manifesta superiorità sugli altri cavalli. Negli ultimi anni, nessun fantino è riuscito vincere due volte di fila, anche se l'anno scorso Antonello Fadda ha trionfato con Redenta Tiria facendo la doppietta col Derby Sardo conquistato in sella a Rialto.
Corsa storicizzata è il Criterium Sardo, giunto alla 39^ edizione e riservato ai puledri purosangue inglese di due anni (montepremio di 11 mila euro). Il primo venne corso nel 1976 e vide il successo di Allegretta, della scuderia Sanna, che affidò le briglie a Franco Fadda, il padre di Antonello. Tra i cavalli da ricordare, Caluki, della scuderia L3C che vinse nel 1999 montato da Paolo Aragoni e poi fece splendida carriera tra Roma e Napoli gareggiando anche nelle Listed Race e nelle corse di gruppo I e II. Ha vinto in Italia 19 corse (più 18 tra secondi e terzi posti) per un totale di ben 433 mila euro.
Infine la corsa più recente, nata per dare spazio al purosangue arabo che si sta affermando grazie alla spinta degli Emirati Arabi. L'anno scorso ha vinto Camp Rouss, montato – tanto per cambiare- da Antonello Fadda, che ha fatto così il Grande Slam fra le tre classiche più importanti del galoppo isolano.
Il Derby Italiano (6.250 euro di montepremio) è riservato ai purosangue arabo di tre anni e si corre sulla distanza dei 1.800 metri. L'anno scorso si è imposta Romina de Lohele, della scuderia Francesca Nadali, montata da Alberto Bianchina.
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