Agricoltura, Soru all'Ue: «Operazione Refresh Agea non penalizzi la Sardegna»
Quali misure intenda adottare affinché i fondi già destinati agli agricoltori non vengano disimpegnati e ridestinati ad altre regioni italiane.
Renato Soru |
L’aggiornamento della banca dati del territorio italiano da parte dell’Agenzia per le erogazioni Agea e la conseguente riclassificazione di uso del suolo da “agricolo” a “non agricolo” rischia di produrre serie ripercussioni in Sardegna.
Per questo oggi l’eurodeputato Pd Renato Soru ha rivolto un’interrogazione alla Commissione Ue chiedendo quali misure intenda adottare affinché i fondi già destinati agli agricoltori non vengano disimpegnati e ridestinati ad altre regioni italiane.
Per questo oggi l’eurodeputato Pd Renato Soru ha rivolto un’interrogazione alla Commissione Ue chiedendo quali misure intenda adottare affinché i fondi già destinati agli agricoltori non vengano disimpegnati e ridestinati ad altre regioni italiane.
Le superfici “non agricole” non possono infatti essere oggetto di contributo comunitario e questo penalizza le regioni a prevalenza di macchia mediterranea come la nostra. In Sardegna la riclassificazione interessa 120 mila ettari di terreno che passando da agricoli a boschivi, perdono la possibilità di accedere ai fondi Pac.
“Nel 2013 l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, nell'ambito del progetto "refresh", ha aggiornato la propria banca dati grafica, attraverso una mappatura fotografica del territorio di diverse Regioni Italiane, tra cui la Sardegna”, si legge nell’interrogazione.
«L'aggiornamento delle immagini, ha fatto emergere la variazione dell'uso del suolo da agricolo a non agricolo (c.d. "eclatanze"). Le nuove superfici non agricole non possono essere oggetto di contributo comunitario e, conseguentemente, il calcolo degli aiuti già corrisposti è stato rideterminato».
Nel caso della Sardegna, - prosegue Soru nella sua interrogazione, - «sono emersi errori nell'assegnazione dei codici di utilizzo del suolo. Infatti, in presenza di alberi o di cespugli di macchia mediterranea, il terreno perde i requisiti di pascolabilità e viene trasformato in bosco con la conseguente impossibilità per migliaia di operatori del settore di poter accedere agli aiuti comunitari. Una situazione che penalizza fortemente i terreni della Sardegna dove la presenza di macchia mediterranea o di pascoli arborati caratterizza il paesaggio rurale».
L’interrogazione dunque chiede «di non disimpegnare i fondi già destinati agli agricoltori e non ancora erogati a causa di ritardi nell'erogazione dovuti ad “errori ed imprecisioni nel Sistema Integrato di Gestione e Controllo che presiede alla gestione amministrativa delle domande di pagamento».
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