Ai domiciliari una 30enne con l'accusa di combustione illecita di rifiuti speciali
OLBIA / Nelle scorse giornate, sono giunte ai carabinieri della stazione di Olbia Poltu Quadu numerose segnalazioni da parte di cittadini che avevano notato, in orario notturno, degli incendi nelle vicinanze del locale campo nomadi in località Colcò, dai quali si sprigionavano fumi tossici ed un odore acre tale da rendere l’aria irrespirabile nei quartieri adiacenti.
I militari hanno pertanto predisposto uno specifico servizio di osservazione e controllo a seguito del quale, verso mezzanotte, veniva sorpresa una cittadina di nazionalità bosniaca, Sanela B., 30enne residente ad Olbia, intenta a bruciare 400 Kg circa di rame nei pressi del campo nomadi.
La giovane veniva arrestata con l'accusa di combustione illecita di rifiuti speciali (ai sensi dell’art. 256 bis del D.Lgs. 3.4.2006 nr.152) e dopo le formalità di rito, accompagnata presso la sua abitazione in stato di arresti domiciliari, così come disposto dalla competente A.G. di Tempio Pausania.
Sempre a Olbia nella serata di ieri, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Olbia hanno effettuato una serie di controlli alla circolazione stradale, procedendo al controllo di 56 persone e 43 automezzi.
Durante il servizio, sono stati bloccati due ragazzi minorenni, trovati ad aggirarsi con fare sospetto nei pressi del deposito delle Ferrovie dello Stato in via V. Veneto. Fermati e perquisiti, uno dei due, M.A. di anni 17, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico del genere proibito, con lama affilatissima della lunghezza di cm.11 e manico di cm.12, quindi denunciato in stato di libertà per porto abusivo d’arma (art.699 del C.P.) alla competente A.G. minorile di Sassari.
Arrestato invece A.L., 40enne di Loiri, che fermato dai militari per controlli, forniva generalità false, presentando un documento contraffatto, infatti, durante gli accertamenti di rito, emergeva che l'uomo era già stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e non poteva circolare perché la patente risultava ancora sospesa. All’interno dell’abitacolo venivano rinvenute e sequestrate anche delle grosse cesoie, il giovane non è stato in grado di spigare il perchè della presenza in auto di tale utensile.
Altri due giovani ventiduenni, uno di nazionalità rumena e l’altro di Arzachena, sono stati denunciati in stato di libertà per guida in stato d’ebbrezza, ritirata ad entrambi la patente di guida.
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