Il turismo sembra non esistere
«Siamo a pochi mesi dalla fine dell’anno e nonostante i proclami di fare meglio del passato, niente è stato annunciato».
«E' passata l’estate, sono trascorsi già alcuni mesi dall'insediamento della nuova amministrazione guidata da Mario Bruno, ma ad oggi il settore più importante per una città come Alghero, il turismo, sembra non esistere».
L’allarme è lanciato dal direttivo del Partito Democratico di Alghero - «non pervengono segnali di vita, diagramma piatto. Per una località, che ricordiamo venne giustamente riconosciuta come Porta d’Oro del Turismo sardo e una tra le prime a livello nazionale a intraprendere tale strada, è un fatto estremamente grave».
Non è una novità - si legge nel documento - «tema centrale nelle campagne elettorali, l'argomento viene relegato ai margini della vita amministrativa cittadina. L'industria delle vacanze, l'economia portante del nostro tessuto imprenditoriale, su cui si fondano le speranze e le aspettative di decine di migliaia di algheresi, pare irrisa allorquando leggiamo (di continuo) che l'amministrazione è costretta a sopperire alle tante situazioni di disagio “volta a tutelare gli ultimi”».
Difronte a tale inerzia - sottolineano dal direttivo - «appare un mantra privo di significato. Infatti, a causa di tale evanescenza nelle politiche del turismo, sono tutti gli algheresi a rischiare di diventare “ultimi”». Una crisi - prosegue la nota - dalle proporzioni mai viste con tanti giovani e meno, costretti ad emigrare per cercare fortuna altrove, molte attività alla canna del gas, imprenditori che non sanno più cosa inventare e, mentre accade tutto questo, assistiamo ad una totale assenza nella guida del settore che dovrebbe garantire economia e lavoro. Mancanza assoluta di promozione nei mercati di riferimento, dove con tanti sforzi si riescono ancora a garantire preziosi collegamenti aerei da e per Alghero».
Nessun progetto culturale e di intrattenimento lungimiranti - conclude il direttivo del PD - «nessuna programmazione per tempo di eventi (siamo a pochi mesi dalla fine dell’anno e ancora, nonostante i proclami di fare meglio del passato, niente è stato annunciato); pare non esserci alcuna concertazione con la categoria degli albergatori se non la mazzata della tassa di soggiorno, spacciata per una scelta condivisa. Per non parlare della rilevanza che alcuni format di turismo sportivo, dal rally al motocross passando per nautica e vela, potrebbero rappresentare, per un serio rilancio alla Riviera del Corallo. Poco o niente di tutto questo. Cosa occorre fare? Attendere il risveglio dell'addormentata nel bosco, o insediare un comitato permanente per il turismo, che sappia affrontare la colossale emergenza, ora che siamo ancora in tempo?».
L’allarme è lanciato dal direttivo del Partito Democratico di Alghero - «non pervengono segnali di vita, diagramma piatto. Per una località, che ricordiamo venne giustamente riconosciuta come Porta d’Oro del Turismo sardo e una tra le prime a livello nazionale a intraprendere tale strada, è un fatto estremamente grave».
Non è una novità - si legge nel documento - «tema centrale nelle campagne elettorali, l'argomento viene relegato ai margini della vita amministrativa cittadina. L'industria delle vacanze, l'economia portante del nostro tessuto imprenditoriale, su cui si fondano le speranze e le aspettative di decine di migliaia di algheresi, pare irrisa allorquando leggiamo (di continuo) che l'amministrazione è costretta a sopperire alle tante situazioni di disagio “volta a tutelare gli ultimi”».
Difronte a tale inerzia - sottolineano dal direttivo - «appare un mantra privo di significato. Infatti, a causa di tale evanescenza nelle politiche del turismo, sono tutti gli algheresi a rischiare di diventare “ultimi”». Una crisi - prosegue la nota - dalle proporzioni mai viste con tanti giovani e meno, costretti ad emigrare per cercare fortuna altrove, molte attività alla canna del gas, imprenditori che non sanno più cosa inventare e, mentre accade tutto questo, assistiamo ad una totale assenza nella guida del settore che dovrebbe garantire economia e lavoro. Mancanza assoluta di promozione nei mercati di riferimento, dove con tanti sforzi si riescono ancora a garantire preziosi collegamenti aerei da e per Alghero».
Nessun progetto culturale e di intrattenimento lungimiranti - conclude il direttivo del PD - «nessuna programmazione per tempo di eventi (siamo a pochi mesi dalla fine dell’anno e ancora, nonostante i proclami di fare meglio del passato, niente è stato annunciato); pare non esserci alcuna concertazione con la categoria degli albergatori se non la mazzata della tassa di soggiorno, spacciata per una scelta condivisa. Per non parlare della rilevanza che alcuni format di turismo sportivo, dal rally al motocross passando per nautica e vela, potrebbero rappresentare, per un serio rilancio alla Riviera del Corallo. Poco o niente di tutto questo. Cosa occorre fare? Attendere il risveglio dell'addormentata nel bosco, o insediare un comitato permanente per il turismo, che sappia affrontare la colossale emergenza, ora che siamo ancora in tempo?».
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