La maledizione del vecchio topo
Grandi novità per l’anno scolastico in corso. Dalla scuola materna alle superiori. Tutti in classe e tutti contenti di rimanerci, insegnanti compresi.
Per la prima volta anche i genitori sembrano apprezzare le novità, tutte all’insegna del risparmio e del buon senso.
Per la prima volta anche i genitori sembrano apprezzare le novità, tutte all’insegna del risparmio e del buon senso.
La più contenta è la direttrice Bianca Della Volpe, convinta animalista. –Quest’anno non ci sarà alcuna derattizzazione, finalmente anche i topi possono entrare a scuola insieme ai somari e ai pidocchi. Basta con certe forme di discriminazione, io sono per il rispetto della Costituzione Italiana: la scuola pubblica è aperta ad ogni forma di vita-. Nel mentre un ratò, passeggiando muro muro, si dirige in aula per il suo primo giorno di scuola. Non senza sostare, incuriosito, sotto la gonna della Dott.ssa Della Volpe, per l’ennesima dichiarazione d’amore alla sua topa!
Anche il dirigente del Liceo cittadino, il Dott. Battista Spinato, si mostra soddisfatto per la scelta di non disinfestare i locali scolastici, salvando così le zanzare da sicura estinzione. –Sono gli abitanti più assidui delle nostre scuole, non saltano una lezione, intervengono spesso con cognizione di causa e mostrano una formidabile sete di sapere-. Nel mentre uno sciame di tìnture zebrate, della specie tigre, punta la finestra della presidenza, ignorando che è una delle poche dell’istituto dotata di zanzariera. Sconsolate per cotanta inospitalità ritornano un po’ deluse nelle loro aule e prendono posto tra gli immacolati muri della scuola, con la certezza che nessuno quest’anno le spiccicherà e in attesa di consumare vendetta.
Il clima è festoso anche nella scuola media dove l’accoglienza dei topi ha sicuramente riscosso grande entusiasmo. Tra i più solidali c’è il prof. Erminio Lucido, di scienze, convinto che questa forma di intergrazione è molto salutare, che in fondo tra noi e i topi la differenza di DNA è inferiore al due per cento. A vederlo però si direbbe che dei topi lui porta il DNA di quelli del solaio, per via della peluria sudaticcia che vanamente copre il suo cuoio capelluto! E infatti gli alunni umani lo chiamano prof. Puzzola, i topi del solaio lo chiamano prof. Sorcio.
Si muovono in fila indiana, sono le più diligenti ed educate, aumentano a vista d’occhio, sono la vera sorpresa della Riforma scolastica: le formiche. Il problema è che non si fermano mai, si muovono di aula in aula, vanno e tornano formando lunghe file parallele. Per l’insegnante di sostegno, prof. Candido Mattu, si tratta di una forma grave di formicolio autistico. –La scuola è per tutti, bisogna offrire una nuova possibilità di socializzazione anche alle formiche disabili. Le direttive ministeriali ci invitano a integrare queste creature nella vita scolastica, ci chiedono di allargare il giro delle loro amicizie, di suscitare in loro nuovi stimoli -. Nel mentre la fila delle formiche, incurante delle lusinghe di prof. Mattu, ha individuato una lattina di aranciata semivuota su di un banco e la raggiunge per succhiarne le ultime gocce di liquido zuccherato, mostrando una vocazione innata e straordinaria per la distruzione degli avanzi, una forma di riciclo sin'ora sconosciuta all'interno della scuola, un'azione da maestri (giusto per stare nel linguaggio scolastico).
Ma ecco che finalmente arrivano anche gli alunni umani, chi da solo chi accompagnato dai genitori. –Mamma, ho visto un topo entrare a scuola! -. –Non preoccuparti, potrebbe essere il tuo nuovo compagno di banco -. –Mamma era un topo brutto e grosso, ho paura! -. –Non devi avere paura, quello mi è sembrato un topo di biblioteca, ti sarà di sicuro aiuto -. Stupisce davvero vedere dei genitori così sensibili alla causa dei ratti, il segno che qualcosa nella sensibilità comune sta cambiando, che c'è più comprensione verso le categorie deboli del mondo animale, c'è la consapevolezza che anche l'uomo è un animale, che in fondo uomini e ratti siamo fratelli!
Se per un verso la Riforma scolastica all’insegna del risparmio ha permesso a topi, zanzare e formiche, di accedere al mondo del sapere, dall’altra molti operai impegnati nella partecipata provinciale Montiss, per la caccia della pantegana, sono rimasti a casa in attesa della mobilità. Pare che dovranno essere riconvertiti in bodyguard delle zanzare, nel senso che forniranno ad esse il nutrimento necessario, esponendosi volontariamente alla puntura delle palle. In effetti l’idea di dover cambiare lavoro gliele ha particolarmente gonfiate! In alternativa possono esporsi alla puntura del fondo schiena, visto e considerato che per loro tutto questo assomiglia a una grande presa per il culo!
Per la Ministro questa Riforma ha permesso di risparmiare tanti milioni di euro, soldi che saranno reinvestiti nella scuola e nella ricerca. –Mancano i bagni per i topi e bisogna abbattere le barriere architettoniche che impediscono alle zanzare di entrare dalle finestre . Nel campo della ricerca chiederemo ai dipartimenti di veterinaria di verificare quali siano le condizioni migliori per rendere più piacevole la permanenza a scuola dei nuovi arrivati, con particolare attenzione ai topi di fogna, in passato tra i più discriminati-. Fa notare che questo inserimento è praticamente a costo zero e che l’obiettivo dei mille giorni del Governo è raggiungere tale risultato anche con gli alunni umani, attraverso una oculata spending review.
Tra le varie cose, il Governo ha anche pensato di sostenere la frequenza scolastica dei topi con un assegno di ottanta euro a topo. Tra le finalità: incrementare l’acquisto di libri da rosicchiare, facilitare la mobilità e sostenere le colonie e la riproduzione. Va salvaguardata anche una certa diversità biologica tra topi, e a questo proposito è stato nominato un commissario ad hoc, il famoso personaggio televisivo Topo Gigio, considerata anche la somiglianza col capo del consiglio dei ministri. Come prima cosa si è deciso di creare delle sottocommissioni: topi di campagna, topi di città, topiragno, topidiabolik, topi invalidi ed emancipazione delle tope.
Anche il Sindaco ha diramato un comunicato stampa che bene esprime il nuovo stato d’animo degli amministratori: - Carissimi concittadini, per ogni essere umano ci sono tre topi che vivono nella più totale emarginazione, dieci zanzare che muoiono di fame e cento formiche bisognose di cure. Il cambiamento deve iniziare a scuola, offrendo a questi esseri viventi come noi la possibilità di accedere in forma gratuita e assistita all'istruzione e alla cultura. L’augurio è che il nuovo anno scolastico sia l’occasione dell’emancipazione dei topi, vittime di tante irragionevoli forme di violenza e persecuzione -.
Al suono della campana qualche topo è in ritardo e nella foga della corsa uno inciampa tra le mattonelle del pavimento sconnesso, un altro pensa di raggiungere il piano non dalle scale ma arrampimpicandosi sulla facciata, i più vecchi avanzano lenti sperando nella clemenza del bidello.
All'improvviso però il tetto della scuola viene occupato da centinaia di cornacchie e tutte in coro cominciano a gracchiare, disturbando volutamente l'inizio delle lezioni. La direttrice Bianca Della Volpe, sempre convinta animalista, cercando di imitare S.Francesco, tenta di aprire un dialogo con la platea degli uccelli in contestazione, e così scopre che la richiesta è quella di poter anch'esse frequentare la scuola, e che l'occupazione del tetto, con relativo scagazzamento degli abitanti di sotto, rischia di essere permanente se non si procede immediatamente all'iscrizione di questi non proprio gradevoli volatili. - I topi non sono superiori a noi, dicono, e una scuola che non ci accetta è discriminante e antidemocratica-.
La direttrice Della Volpe, mossa a pietà, riconosce che in effetti le cornacchie hanno ragione, per cui si impegna a raccogliere le nuove iscrizioni anche se ormai le classi hanno superato il numero consentito di allievi. La protesta si placa e i nuovi arrivati prendono posto in aula appollaiandosi sugli attaccapanni. Tutto apposto? No no, fuori c'è la fila delle blatte, dei bigattini, dei ragni, dei cani e dei gatti, qualche gallina, due maialetti, un serpentello e anche una iguana sfuggita al suo padrone. Le cornacchie, come al solito, hanno sparso la voce!
Si procede anche con una raccolta di firme per cambiare il titolo della scuola, dedicandola a Walter Disney, il creatore di Topolino e Paperino. Poco più in là però c'è il responsabile del servizio sanitario che confabula con l'assessore all'istruzione: "Sono convinto che sia il metodo alternativo migliore per sanare i locali scolastici: il cane caccia i gatti, i gatti cacciano i topi, i ragni cacciano le zanzare, le blatte si mangiano i bigattini".
"E le cornacchie?", chiede l'assessore. "Quelle ce le teniamo, ci servono a sostituire la campanella elettrica".
In un attimo nella scuola di Bianca Della Volpe scoppia il caos, la stessa cosa accade nelle altre scuole. Gli animali sono insensibili a qualsiasi richiamo mente gli alunni umani cercano riparo nei bagni. La situazione peggiora anche per gli operai della Montiss, che a culo in fuori si prendono le punture delle zanzare ma anche i graffi dei gatti e i morsi dei cani arrabbiati. Eppure un topo vecchio, spelato e grigio lo aveva previsto: se avvelenate tutti i topi, come vi chiedono i politici, vi tocca disoccupati!
La direttrice Della Volpe, mossa a pietà, riconosce che in effetti le cornacchie hanno ragione, per cui si impegna a raccogliere le nuove iscrizioni anche se ormai le classi hanno superato il numero consentito di allievi. La protesta si placa e i nuovi arrivati prendono posto in aula appollaiandosi sugli attaccapanni. Tutto apposto? No no, fuori c'è la fila delle blatte, dei bigattini, dei ragni, dei cani e dei gatti, qualche gallina, due maialetti, un serpentello e anche una iguana sfuggita al suo padrone. Le cornacchie, come al solito, hanno sparso la voce!
Si procede anche con una raccolta di firme per cambiare il titolo della scuola, dedicandola a Walter Disney, il creatore di Topolino e Paperino. Poco più in là però c'è il responsabile del servizio sanitario che confabula con l'assessore all'istruzione: "Sono convinto che sia il metodo alternativo migliore per sanare i locali scolastici: il cane caccia i gatti, i gatti cacciano i topi, i ragni cacciano le zanzare, le blatte si mangiano i bigattini".
"E le cornacchie?", chiede l'assessore. "Quelle ce le teniamo, ci servono a sostituire la campanella elettrica".
In un attimo nella scuola di Bianca Della Volpe scoppia il caos, la stessa cosa accade nelle altre scuole. Gli animali sono insensibili a qualsiasi richiamo mente gli alunni umani cercano riparo nei bagni. La situazione peggiora anche per gli operai della Montiss, che a culo in fuori si prendono le punture delle zanzare ma anche i graffi dei gatti e i morsi dei cani arrabbiati. Eppure un topo vecchio, spelato e grigio lo aveva previsto: se avvelenate tutti i topi, come vi chiedono i politici, vi tocca disoccupati!
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