La UE conferma quello che oramai da tempo si vociferava
La vecchia dirigenza SO.GE.A.AL aveva ragione nell'argomentare i contratti stipulati con Ryanair.
Fermo restando che la UE conferma quello che oramai da tempo si vociferava e cioè che sino al 2010 i contratti che la SO.GE.A.AL, Ryanair, Volare, Airvallè ed altre, avevano stipulato, erano legittimi e dentro i parametri che la UE aveva stabilito.
Questo significa che due compagnie cioè Meridiana e Germanwings dovranno restituire centinai di migliaia di euro a SO.GE.A.AL, e non è dato sapere come le due compagnie si comporteranno rispetto alla delibera UE, e verosimile che la SO.GE.A.AL e la Regione dovranno chiedere una revisione dei bilanci che sicuramente avranno avuto queste somme impegnate nella sezione a debito, e che invece dovranno ritornare ad essere a credito.
Cosa certa è, la vecchia dirigenza SO.GE.A.AL aveva ragione nell'argomentare i contratti stipulati con Ryanair, e sapremmo ben presto cosa succederà e che ripercussione avranno i contratti stipulati dal 2010 al 2014 con un management diverso da quello degli anni precedenti, non ci meraviglia infatti che la conseguenza sia stato il cambiamento della geografia del trasporto aereo, perdendo decine di compagnie con una clientela di fascia alta.
Ryanair ci ripensa, su Cagliari minaccia di tagliare molte tratte, su Alghero lo ha già fatto da tempo riducendo il numero di voli giornalieri e tagliando molte delle tratte nazionali e alcune internazionali, le ripercussioni negative sul personale della società di gestione sarà sicuramente consequenziale, dall'altra parte nessuno si è dimenticato della New–Livingston che è stata una catastrofe, con un servizio a detta di tutti pax e non deficitario e con molti problemi, rescisso il contratto sulla continuità la Livingston ha cancellato il mosca che doveva partire dal 4 settembre presentato da SO.GE.A.AL in pompa magna ma mai decollato. In molti si chiedono come mai Livngston ha vinto solo la tratta per Roma e solo su Alghero?.
Meridiana è sull'orlo dell'abisso con più di 1500 addetti in esubero che nessuno a la voglia ne politica ne finanziaria di salvare, purtroppo questo è il risultato di una politica sia da parte sindacale sia aziendale suicida, senza prospettiva e visione del futuro, la cassa integrazione accettata cinque anni fa è stato l’errore più grave, anche se questo doveva servire a riqualificare e riorganizzare la compagnia e molti di questi lavoratori dovevano essere ricollocati in altre aziende del settore, invece abbiamo aspettato cinque anni per ritrovarci allo stesso punto di prima.
Ora i lavoratori SO.GE.A.AL scioperano, i dipendenti meridiana scioperano, Cagliari le ripercussioni si vedranno a breve, ad oggi ogni singola istituzione ha la sua ricetta, senza una visione omogenea di sviluppo dei trasporti, le società sono piene di debiti per una forsennata corsa al libero mercato, con una continuità incomprensibile che non tiene conto dei territori dove insistono gli aeroporti. Oggi anche le compagnie hanno grossi problemi di bilancio, la UE che ci bacchetta un giorno si e l’altro pure, e la soluzione sarebbe quella di privatizzare, ma signori delle istituzioni, mi dite quale sarebbe l’imprenditore che si accolla i debiti delle società in questione, sapendo della frammentazione di poteri di controllo, difficoltà delle imprese nel progettare una linea di sviluppo, e l’incertezza che ad ogni governo corrisponde il cambiamento delle leggi che regolamentano i trasporti.
Ed è chiaro, che prima di assumere qualsiasi decisione bisognerebbe azzerare i vertici dei CDA delle società in difficoltà, con gestioni deficitarie, e collocare ai vertici “COMMISSARI STRAORDINARI” in attesa di un progetto complessivo del trasporto aereo in Sardegna coinvolgendo le compagnie le società di gestione e tutti i soggetti interessati.
Lo sciopero del 27 e’ stato un successo intanto con la solidarietà di molti passeggeri e del “Vescovo di Sassari” di molti lavoratori dell'indotto, ed una presa di coscienza di molti colleghi su problematiche che non sono i 100 euro in più o il turno discriminatorio, ma la possibilità verosimile che la società sia sull'orlo del disfacimento visto che non si riesce ad avere uno straccio di bilancio, ed il rischio diventa il posto di lavoro e la sicurezza di poter avere uno stipendio nel futuro prossimo.
Disdiciamo il comportamento di alcune testate giornalistiche che hanno parlato di flop dando numeri non veritieri, ed altre ancora che a detta loro era arrivato messaggio di disdetta dello sciopero, anche questo falso e denota la poca serietà di alcuni giornalisti e testate.
Carlo Ibba
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