Migranti al Vel Marì: scontro politico e accuse di razzismo
ALGHERO / Le accuse di razzismo volano in rete.
All'indomani della notizia che Alghero è tra le sedi destinate dalla Prefettura, per ospitare dei rifugiati, la città si divide.
Facile scivolare in commenti pesanti che portano alle risse mediatiche nei social network tra chi contesta, anche ferocemente questa decisione e chi, invece, ne fa una bandiera, tacciando i primi di essere dei razzisti.
Ma le liti non mancano anche nella classe politica locale.
Alle dichiarazioni del consigliere di Forza Italia Michele Pais replica il collega del gruppo "Per Alghero" Mario Nonne:
«Spiace notare che il consigliere Pais, pur di ottenere un barlume di visibilità, calpesti i più elementari canoni di rispetto non solo per l'immane tragedia della migrazione di massa di migliaia di persone da paesi teatro di guerra, ma anche per le istituzioni democratiche italiane. Egli mente sapendo di mentire salvo poi ergersi a vittima quando viene sbugiardato pubblicamente. Consigliamo il ripasso di un Bignami di educazione civica, materia fondamentale studiata in tutta Europa, e in particolare il concetto di Stato (o forse egli preferisce Nazione), il ruolo del ministero degli interni e delle prefetture».
Nonne |
Nonne infine si chiede: «Si può montare una polemica politica, alimentando in modo strumentale le paure delle persone? Si possono creare degli allarmismi per favorire piccoli interessi di bottega? Quale è il confine della normale dialettica politica? Queste domande, a differenza dell'ineffabile consigliere Pais, noi ce le facciamo e continueremo a farcele con umiltà, soprattutto quando, come in questo caso, si è di fronte a una questione di rilevanza mondiale in cui l'Italia è in prima fila».
Per il momento sono 44 i rifugiati richiedenti asilo politico ospitati nella struttura del Vel Marì di Fertilia, che ha vinto un apposito bando per essere selezionata tra i centri di seconda accoglienza. Ma il numero è destinato a crescere fino a raggiungere quota 60. Arrivano dal Camerun, Mali, Nigeria e Senegal e Ghana. Gli ospiti, tutti liberi cittadini, devono attenersi a una regolamento, che tra le altre cose, prevede il rientro notturno entro le 23. In base al piano del Ministero degli Interni arriveranno in tutto 256 migranti a Castelsardo e 70 a Sassari. Per ciascun rifugiato lo stato italiano garantisce 33 euro al giorno per vitto, alloggio e vestiario.
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