Antenna in Largo Costantino, un iter già chiuso da febbraio 2014. Il Regolamento per le Radiofrequenze lo prevedeva
L’Assessore all'edilizia Privata Raimondo Cacciotto: «Piano inadeguato e da rivedere».
ALGHERO / Breve nota di chiarimento dell’Assessore all'edilizia Privata Raimondo Cacciotto sull'installazione di un antenna di telefonia mobile in Largo Costantino.
«Un iter già chiuso. L’Amministrazione ha verificato tutte le possibilità per evitare l’applicazione di un discutibile regolamento delle radiofrequenze approvato nel 2003. Il Piano in vigore prevede infatti per quel sito, in Largo Costantino, la possibilità di installazione di un’antenna della telefonia mobile. Così è stato: la pratica ha avuto inizio nel 2009, con il parere favorevole della Soprintendenza, degli enti proposti alla tutela del paesaggio e alla protezione dell’ambiente, e con la sottoscrizione del contratto di concessione del suolo pubblico avvenuta il 7 Febbraio 2014 in epoca del Commissario Straordinario.
«Un iter già chiuso. L’Amministrazione ha verificato tutte le possibilità per evitare l’applicazione di un discutibile regolamento delle radiofrequenze approvato nel 2003. Il Piano in vigore prevede infatti per quel sito, in Largo Costantino, la possibilità di installazione di un’antenna della telefonia mobile. Così è stato: la pratica ha avuto inizio nel 2009, con il parere favorevole della Soprintendenza, degli enti proposti alla tutela del paesaggio e alla protezione dell’ambiente, e con la sottoscrizione del contratto di concessione del suolo pubblico avvenuta il 7 Febbraio 2014 in epoca del Commissario Straordinario.
Anche la successiva conferenza di servizi del 14 maggio ha espresso parere favorevole. Un iter amministrativo completato in tutti i suoi aspetti ha impedito alla nostra Amministrazione insediatasi a Giugno 2014 di intervenire. Abbiamo il dovere di impegnarci al fine di individuare spazi idonei in cui collocare questo tipo di infrastrutture.
Lo faremo al più presto, intervenendo su un Piano delle Radiofrequenze inadatto allo sviluppo armonico della città e mai adeguato ai progressi normativi. Sarà al centro di studio e di approfondimenti affinché risponda ai requisiti di sostenibilità e del rispetto delle esigenze della collettività».
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