Concluso l'iter del Puc di Sassari
Approvato il recepimento degli esiti della verifica di coerenza.
SASSARI / Il consiglio comunale di Sassari questa sera ha approvato a maggioranza (22 favorevoli, 7 contrari e 2 che non hanno partecipato alla votazione) il recepimento degli esiti della verifica di coerenza del Puc alle prescrizioni della Regione.
E' stato l'assessore all'Urbanistica del Comune di Sassari, Alessio Marras, a illustrare tutta la cronologia dell'adozione del Puc, dalla sua ratifica provvisoria, avvenuta il 27 luglio 2011 a quella definitiva avvenuta un anno dopo, il 26 luglio 2012. il rappresentante della giunta di Nicola Sanna ha ricordato poi che, dopo il suo invio alla Regione, proprio quest'ultima aveva risposto nel 2013 facendo sapere che il Puc era coerente con il quadro normativo e pianificatorio sovraordinato. La Regione, però, faceva notare che la coerenza, tuttavia, era subordinata al recepimento di una serie di prescrizioni e che il Comune avrebbe dovuto trasmettere idonea comunicazione di recepimento delle stesse prescrizioni per acquisire il positivo esito di verifica di coerenza dell'amministrazione regionale.
E' stato l'assessore all'Urbanistica del Comune di Sassari, Alessio Marras, a illustrare tutta la cronologia dell'adozione del Puc, dalla sua ratifica provvisoria, avvenuta il 27 luglio 2011 a quella definitiva avvenuta un anno dopo, il 26 luglio 2012. il rappresentante della giunta di Nicola Sanna ha ricordato poi che, dopo il suo invio alla Regione, proprio quest'ultima aveva risposto nel 2013 facendo sapere che il Puc era coerente con il quadro normativo e pianificatorio sovraordinato. La Regione, però, faceva notare che la coerenza, tuttavia, era subordinata al recepimento di una serie di prescrizioni e che il Comune avrebbe dovuto trasmettere idonea comunicazione di recepimento delle stesse prescrizioni per acquisire il positivo esito di verifica di coerenza dell'amministrazione regionale.
Da gennaio il dirigente del Settore ha avviato una interlocuzione con gli uffici regionali per esaminare, caso per caso le singole osservazione, e cercare di avere con loro una visione comune.
L'adeguamento ha riguardato le 104 prescrizioni raggruppate in poco più di 21 punti. Oltre all'adeguamento alla variante al piano di assetto idrogeologico adottata dalla Regione il 7 maggio 2014.
«Vorrei chiarire – ha detto il sindaco Nicola Sanna intervenendo nel dibattito – che oggi approviamo la delibera che riguarda le risposte alle osservazioni della Regione a un piano che la stessa aveva giudicato coerente. È stata posta in essere una task force per portare a compimento l'intero procedimento.
«Un piano che, per la sua formazione, è stato partecipato, frutto di un lavoro fatto attraverso la pianificazione strategica. Un piano che ha una visione che guarda nel lungo periodo, di vent'anni circa, e noi siamo dentro quella visione. Certo siamo dentro una grave crisi ma quelle linee guida sono coerenti con gli strumenti sovraordinati», ha detto ancora.
Il sindaco quindi ha voluto ringraziare, per il lavoro fatto, il suo predecessore Gianfranco Ganau, quindi l'assessore all'Urbanistica di allora Gavino Zirattu e il presidente dell'allora commissione Urbanistica Giampaolo Mameli.
«La conclusione di oggi – ha proseguito il primo cittadino – ha un valore politico che ci consente di entrare nel merito, non tanto per modificarlo ma per rispondere alle osservazioni delle Regione. Questo Puc farà scuola, perché è frutto di un centrosinistra collegiale che è plurale e sa produrre un documento all'altezza del dibattito sulle politiche urbanistiche della Sardegna».
Un piano attento al centro storico e attraverso il quale – ha aggiunto Nicola Sanna – diamo soddisfazione a 400 alloggi».
«Sono molto contento del dibattito che si è sviluppato prima in commissione e oggi in consiglio – ha detto in chiusura di discussione l'assessore all'Urbanistica Alessio Marras –, a dimostrazione che l'Urbanistica è una materia di straordinario interesse. D'altronde non potrebbe essere diversamente, visto che regola la pianificazione e l'utilizzazione del territorio, condizionando le attività socio-economiche.
«La difficoltà della procedura di un Puc – ha proseguito – sono legate a una legislazione complessa e assai vasta, di norme non sempre chiare e coordinate tra loro. Avevamo necessità di dare uno strumento certo alla città – ha concluso – si avrà adesso uno strumento unico di riferimento. Le varianti ci consentiranno di intervenire successivamente perché, credo, che non esista un piano urbanistico perfetto e sia richiesto periodicamente una manutenzione e un adeguamento alle nuove norme urbanistiche».
Adesso gli elaborati approvati saranno inviati alla Regione per la determinazione dirigenziale conclusiva e la pubblicazione sul Buras.
Altri in
Recenti in
Recenti in
Commenti