La Regione investe sulle proteine vegetali
Le agenzie Laore e Agris presentano i risultati del piano di sperimentazione.
Le proteine vegetali made in Sardegna per creare una filiera integrata dal produttore al consumatore senza dipendere dalle importazioni estere. È il sogno che da anni la Regione porta avanti e che grazie al progetto sulle proteine vegetali è più vicino ad essere realizzato.
Domani (venerdì 7 novembre) saranno i dirigenti e i tecnici delle due agenzie regionali coinvolte nel progetto (Laore e Agris) a illustrare quali sono i risultati ottenuti dal Programma regionale sulle proteine vegetali appena concluso, un piano che ha investito quasi 500 mila euro (464.444 euro) in 6 anni di realizzazione.
Domani (venerdì 7 novembre) saranno i dirigenti e i tecnici delle due agenzie regionali coinvolte nel progetto (Laore e Agris) a illustrare quali sono i risultati ottenuti dal Programma regionale sulle proteine vegetali appena concluso, un piano che ha investito quasi 500 mila euro (464.444 euro) in 6 anni di realizzazione.
Durante la giornata, che sarà ricca di interventi autorevoli e si terrà a Siamaggiore (località Pardu Nou) nella sala riunioni del SUT Sinis dell’Agenzia Laore con inizio alle 9, saranno tirate le fila dei risultati ottenuti in questi anni di sperimentazione.
Lo sviluppo di colture proteiche è considerato strategico anche a livello europeo, poiché si devono fare i conti con una ridotta produzione interna di proteine vegetali per gli allevamenti (37% del fabbisogno), e con la necessità di sostituire l’apporto proteico nei mangimi animali messi al bando dopo i casi del morbo della “Mucca pazza”.
Per dipendere meno dalle importazioni estere (in particolare da quelle americane) e avere la certezza della qualità del prodotto, la Regione ha quindi finanziato questo programma che oggi ha portato a realizzare un linea di prodotti interamente ricavata in Sardegna e una filiera corta su formaggi ovini e salumi isolani. I prodotti, che sono disponibili nella grande distribuzione organizzata, hanno avuto una buona ricaduta sul mercato, nonostante l'inevitabile leggera maggiorazione di prezzo. Le caratteristiche ambientali della nostra Isola, infatti, comportano una coltura più difficoltosa rispetto agli altri Paesi europei. Questo aspetto e le prospettive del settore saranno illustrate nel dettaglio domani, nel corso del convegno.
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