Mont’e Prama: il santuario degli eroi infranti
A quarant'anni dalla scoperta, il professor Zucca, ripercorrendo per immagini, condurrà i presenti nelle varie fasi di scavo, restauro e ricerca che hanno interessato il sito e i suoi reperti.
ALGHERO / Domani venerdì 14 novembre, alle ore 18 nei locali della Fondazione META, che patrocina l'iniziativa, a Porta Terra si terrà una conferenza, organizzata dall'associazione Tholos, dal titolo Mont’e Prama: il santuario degli eroi infranti, nel corso della quale sarà presentata la lunga storia del sito archeologico a pochi chilometri da Cabras che negli ultimi mesi è stato continuamente sotto i riflettori dei mezzi di comunicazione di massa.
Relatore dell’incontro sarà Raimondo Zucca, direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici “NESIOTIKA” dell’Università degli Studi di Sassari e membro dell’équipe di archeologi che dirige i lavori dello scavo attualmente in corso nell'area archeologica di Mont’e Prama.
A quarant'anni dalla scoperta dei primi frammenti delle statue, il professor Zucca condurrà per mano l’uditorio attraverso le immagini delle varie fasi di scavo, restauro e ricerca che hanno interessato il sito e i suoi reperti.
Gli scavi, iniziati dopo la scoperta del sito nel marzo del 1974, sono ripresi proprio quest’anno: l’opportunità di nuove indagini è stata messa in evidenza in seguito al restauro realizzato nei laboratori di Li Punti, tra il 2007 e il 2011, delle statue rinvenute negli anni Settanta del secolo scorso. Era chiaro infatti che molti dei frammenti mancanti dalle “vecchie” statue avrebbero potuto essere recuperati nel corso di una nuova campagna di scavo, aggiungendo così nuovi e importanti tasselli alla ricostruzione del “mosaico” di Mont’e Prama.
Il recente ritrovamento di altre due statue ha provocato un vero e proprio fenomeno di massa con un'attenzione per la scoperta dei cosiddetti Giganti mai rilevata in Sardegna, con migliaia di visitatori che mensilmente visitano il Museo di Cabras che accoglie i reperti restaurati.
La conferenza sarà l'occasione, grazie alla disponibilità del professor Raimondo Zucca, uno dei protagonisti dello scavo, per fare il punto sui risultati scientifici dell'indagine archeologica e per trovare le risposte ai tanti quesiti del crescente pubblico di appassionati.
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