Piaghe Poetry Slam
Anche a Ploaghe l’originale sfida tra poeti e scrittori. Tappa in vista della finale regionale, decide una giuria popolare.
Poetry Slam, giovedì 20 Novembre alle 18.30, alla Pizzeria Fanatic da “Ciondolo” in Corso G.Spano n.36 a Ploaghe (SS). "Piaghe Poetry Slam" proporrà una sfida letteraria tra poeti, scrittori, performer e affini, organizzata da L.I.P.S. (Lega Italiana Poetry Slam) e Associazione Culturale AnimaMigrante, in collaborazione con le associazioni locali I’N’annI e Croce Gialla Ploaghe.
Poche regole, ma chiare, decreteranno il vincitore di questa tappa che parteciperà alla finale sarda, prevista in primavera, prologo della finale italiana di Roma, a fine maggio 2015: giuria popolare scelta a caso tra il pubblico, che si esprimerà con voto da 1 a 10; concorrenti che interpretano, a cappella, due poesie scritte di proprio pugno entro e non oltre 3 minuti; niente basi musicali pre-registrate, strumenti musicali, costumi o oggetti di scena.
Poche regole, ma chiare, decreteranno il vincitore di questa tappa che parteciperà alla finale sarda, prevista in primavera, prologo della finale italiana di Roma, a fine maggio 2015: giuria popolare scelta a caso tra il pubblico, che si esprimerà con voto da 1 a 10; concorrenti che interpretano, a cappella, due poesie scritte di proprio pugno entro e non oltre 3 minuti; niente basi musicali pre-registrate, strumenti musicali, costumi o oggetti di scena.
L’ordine di esibizione sarà estratto a sorte. Il punteggio totalizzato da ciascun partecipante determinerà prima il passaggio di turno, poi il vincitore finale.
A contendersi la prima edizione saranno Luana Farina da Ozieri (fresca vincitrice della 2° edizione dell’”Errabonda Poetry Slam” di Porto Torres), Frankie Fancello da Porto Torres (vincitore dell'Aritzo poetry slam), Andrea Doro da Sorso, Roberto Demontis e Gavino Barria da Sassari (finalisti alla prima finale sarda), Rossella Dettori (autrice del libro di “Intimo agguato”), Maria Dore (redattrice del portale www.sardegnablogger.it) e Attilio Talu da Ploaghe, Federico Fantoni da Ittiri, e diversi altri poeti e performer, tra i quali non mancheranno le sorprese.
Presenta e anima l’evento il fuoriclasse italiano Sergio Garau, che con lo slam ha girato in mezza Europa e oltre, con la collaborazione del segretario L.I.P.S. Sardegna Giovanni Salis che farà da notaio di gara. Partecipazione fuori gara come ospite speciale dell'attrice Clara Farina che interpreterà alcune poesie tradizionali sarde. Foto di scena a cura di Nico Salis.
La partecipazione è libera e gratuita; per iscriversi è necessario contattare Giovanni Salis o Sergio Garau tramite messaggio privato o mail (salisi@tiscali.it, sergio.garau@gmail.com), oppure ci si può iscrivere direttamente all’evento prima dell’inizio.
Alcune note biobibliografiche.
Sergio Garau (foto Jeff Pisoni) |
Sergio Garau (Sardegna, 1982) dal 2001 prende parte a poetry slam, festival di poesia e videopoesia in una ventina di paesi tra Europa e America. Dal 2010 scrive ed esegue lo spettacolo collettivo IO game over con musicisti, videoartisti e programmatori. Anima laboratori di poesia e performance. Lavora per la LIPS (Lega Italiana Poetry Slam) e per la rivista Atti Impuri (www.attimpuri.it). È uno sparajurij.
Clara Farina (foto Giovanni Salis) |
Clara Farina, attrice, ricercatrice e insegnante di materie letterarie, della lingua madre ha fatto il suo codice comunicativo quasi esclusivo nella vita di tutti i giorni, è impegnata attivamente, fin dagli anni Settanta, in un’azione di recupero e diffusione della lingua sarda.
I finalisti del Poetry Slam Minosse di Sassari (Il vecchio Mulino,2013) |
Lo slam poetry, che conta un successo dilagante in tutto il mondo, ha regole molto semplici, ogni partecipante deve portare due testi scritti di proprio pugno (uno per il girone, uno per l'eventuale finale), ed interpretarle dal vivo senza musiche, oggetti scenici, travestimenti, ma solo tutto ciò che può essere fatto con la voce e con il corpo è concesso, tranne cantare, se non per un poco - non ci sono vincoli di lingua, tema, forma, sesso, età, taglio di capelli - il pubblico tutto decide chi vince, sotto la direzione dell’Emcee (Master of Ceremony come dicono in America), che presenta e anima la sfida letteraria.
Oltre a essere una gara però, lo slam è molto di più: è un modo nuovo e allo stesso tempo antico di proporre l’arte della parola, una maniera di scuotere la poesia fuori dai libri e dalle incrostazioni scolastiche e restituirla alla comunità. Lo slam è un invito pressante al pubblico di superare l’atteggiamento passivo, condiscendente e superficiale delle spesso soporifere letture e presentazioni pubbliche di libri e prendere parte, farsi sentire, mettersi in gioco – perché di un gioco si tratta.
Il fine ultimo del poetry slam infatti rimane sempre quello di far vincere e festeggiare la "poesia", nel senso originario e più ampio del termine, togliendola dai salotti per restituirla alla sua funzione sociale.
Le regole dello Slam sono poche ma chiare: - 2 testi (1 per il girone di qualificazione e 1 per l'eventuale finale) di massimo 3 minuti a testa scritti di propro pugno, massima libertà di tema e forme letterarie, niente basi musicali pre-registrate, strumenti musicali, costumi o oggetti scenici, una giuria popolare estratta a caso dal pubblico vota da 1 a 10 considerando il testo e la sua esecuzione e intepretazione, i primi 3 che hanno ottenuto il punteggio più alto nel girone di qualificazione si sfidano con un altro testo in finale.
Maggiori informazioni sullo slam poetry: http://www.attimpuri.it/2010/10/azioni/la-poesia-di-lingua-tedesca-sempre-piu-popolare-e-di-successo-riesce-a-stare-in-piedi-con-le-proprie-gambe-una-panoramica-sul-poetry-slam-e-qualche-domanda-di-sergio-garau/
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