"Verso una nuova strategia degli appalti pubblici: quali opportunità per la Sardegna".
Al Centro Culturale Lazzaretto di Cagliari l'evento conclusivo del secondo anno d’attività dello "Sportello Appalti Imprese".
CAGLIARI / "Sportello Appalti Imprese" (www.sportelloappaltimprese.it), un servizio gratuito ideato e promosso da Sardegna Ricerche in collaborazione con Promo PA Fondazione e l'Università di Roma Tor Vergata per sostenere gli operatori economici sardi intenzionati a entrare o a consolidarsi nel mercato degli appalti pubblici fornendo consulenza, supporto e affiancamento.
Il convegno si è aperto questa mattina con i saluti di Maria Paola Corona, presidente di Sardegna Ricerche che ha messo in evidenza il lavoro capillare realizzato dallo Sportello in questi due anni di attività, agendo contemporaneamente con le aziende e con le stazioni appaltanti. In particolare Corona ha enfatizzato il successo dell’attività di affiancamento e consulenza sul Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA) che ha coinvolto quasi 500 imprese in due anni, 230 delle quali hanno ottenuto l’abilitazione ad operare. «I risultati - ha spiegato - si vedono, poiché, come attestano i dati ufficiali di Consip, ad ottobre le imprese attive sul MePA erano 1140. Ad inizio 2012 le imprese attive erano solo un centinaio. Anche la performance delle PA è stata molto positiva e si è passati da 10 milioni di euro di acquisti nel 2012 ad oltre 65 milioni ad ottobre 2014, con un incremento del 548%. La performance della Sardegna, insomma, è ampiamente migliore di quella media italiana. Per questo – ha concluso - è stato già approvato il finanziamento per il terzo anno di attività».
Il convegno si è aperto questa mattina con i saluti di Maria Paola Corona, presidente di Sardegna Ricerche che ha messo in evidenza il lavoro capillare realizzato dallo Sportello in questi due anni di attività, agendo contemporaneamente con le aziende e con le stazioni appaltanti. In particolare Corona ha enfatizzato il successo dell’attività di affiancamento e consulenza sul Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA) che ha coinvolto quasi 500 imprese in due anni, 230 delle quali hanno ottenuto l’abilitazione ad operare. «I risultati - ha spiegato - si vedono, poiché, come attestano i dati ufficiali di Consip, ad ottobre le imprese attive sul MePA erano 1140. Ad inizio 2012 le imprese attive erano solo un centinaio. Anche la performance delle PA è stata molto positiva e si è passati da 10 milioni di euro di acquisti nel 2012 ad oltre 65 milioni ad ottobre 2014, con un incremento del 548%. La performance della Sardegna, insomma, è ampiamente migliore di quella media italiana. Per questo – ha concluso - è stato già approvato il finanziamento per il terzo anno di attività».
Gaetano Scognamiglio, Presidente di Promo P.A. Fondazione, ha sottolineato come «questo Sportello sia un modello che ha come essenza il confronto tra le pubbliche amministrazioni e le imprese per far crescere il sistema in maniera virtuosa. Si tratta perciò di un apripista e i dati e l'indice di soddisfazione dimostrano come questo modello abbia avuto un grande successo. Infatti, è chiaro che, se adeguatamente supportate e accompagnate, le imprese, anche quelle più piccole, possono diventare più competitive e avere un ruolo più attivo in un mercato complesso come quello degli appalti».
Sono poi seguiti alcuni interventi sul nuovo contesto normativo europeo e nazionale e sull’andamento del mercato degli appalti pubblici in Sardegna.
Gustavo Piga, dell’Università di Roma Tor Vergata, ha sottolineato che «gli appalti possono essere uno strumento prezioso di politica industriale e che la Sardegna può essere un caso pilota di innovazione anche perché ha fatto un investimento importante nelle competenze avviando il “Master in management degli approvvigionamenti e appalti pubblici". Inoltre in tutto il mondo il ‘public procurement’ è considerato come uno strumento di politica industriale per favorire la crescita delle imprese e proprio dalla Sardegna può partire il cambiamento, a livello nazionale ed europeo».
Quindi Antonio Bertelli, delegato Anci al tavolo della presidenza del Consiglio per il recepimento delle Direttive europee sugli appalti, ha ricostruito il quadro nazionale sulla riforma in materia di appalti e spiegando come l’Italia stia recependo le nuove Direttive europee sugli appalti e riformando il Codice degli Appalti.
Annalisa Giachi, responsabile Ricerche di Promo PA Fondazione, ha quindi illustrato alcuni dati dell’ex AVCP/ANAC relativi all’andamento del mercato degli appalti in Sardegna nel 2013 mettendo in evidenza alcuni aspetti particolarmente significativi: «In un quadro di contrazione complessiva della spesa pubblica, soprattutto nelle forniture e nei lavori - ha spiegato - nel triennio 2011-2013 i livelli di spesa pro capite in Sardegna restano tra i più alti (1265 euro a persona). Sono 1478 gli appalti, di importo pari o superiore a 40mila euro, aggiudicati nel 2013 dalle imprese sarde in tutta Italia: un numero corrispondente al 2,5% del totale delle aggiudicazioni. Il valore è solo leggermente inferiore al peso economico complessivo della regione (2,8%), calcolato sul numero di imprese secondo Infocamere. Il settore dei lavori pubblici è quello che sta soffrendo di più: le aziende sarde si aggiudicano in Sardegna prevalentemente appalti piccoli, prendono infatti oltre il 70% dei lavori sopra i 150.000 euro aggiudicati nella regione, ma solo il 40% degli importi, mentre fuori dal territorio regionale sono praticamente assenti. Il saldo tra il valore economico che entra o rimane sul territorio (grazie alle aggiudicazioni delle imprese sarde, sia in Sardegna che nel resto di Italia) e quello che il territorio mette a disposizione (aggiudicazioni di appalti delle stazioni appaltanti sarde) nel triennio 2011-2013 è stato negativo per oltre 930 milioni di euro, corrispondente a oltre 500 euro per abitante».
È seguito l'intervento di Vincenzo Francesco Perra, responsabile dello Sportello Appalti Imprese, che, partendo proprio dal quadro illustrato da Giachi, ha puntato l'attenzione sull'impatto sul territorio dello Sportello nel suo secondo anno di attività.
Un focus particolare è stato rivolto al Master di primo livello in "Management degli approvvigionamenti e appalti pubblici" (MAAP) promosso dallo Sportello: «Il nostro obiettivo - ha sottolineato Perra - è quello di creare una nuova generazione di buyer pubblici con competenze trasversali evolute, non solo in ambito normativo ma anche gestionale ed economico, in grado di affrontare le innovazioni nel mercato degli appalti pubblici e di dialogare con le imprese grazie ad una capacità di lettura ed interpretazione dei mercati di riferimento».
Il direttore del Centro Regionale di Programmazione, Gianluca Cadeddu, ha infine sottolineato «l'importanza dell'azione dello Sportello anche in vista delle sfide della nuova programmazione comunitaria 2014-2020 che richiederà la capacità di fare bandi con tempismo e un maniera qualitativamente soddisfacente».
Altri in
Recenti in
Recenti in
Commenti