Alla ASL di Sassari la SYNCOPE UNIT, punto di riferimento per tutto il nord Sardegna
Un team di specialisti per il trattamento della sincope, la perdita improvvisa di coscienza che interessa sempre più persone.
Per sincope si intende una perdita improvvisa di coscienza (“svenimento”), provocata da un brusco calo del flusso sanguigno al cervello dovuto ad una riduzione della gittata cardiaca e/o della pressione sanguigna, qualunque sia la condizione clinica che lo determini.
SASSARI / La ASL di Sassari ha recentemente attivato un ambulatorio dedicato ai pazienti affetti da perdite di coscienza improvvise e transitorie.
L’ambulatorio Sincope fa parte della UO di Pronto Soccorso e Medicina d'Urgenza - OBI del Presidio Ospedaliero del Santissima Annunziata ed è funzionalmente integrato con il reparto di Cardiologia, il servizio di Neurofisiopatologia, le Unità di Medicina Interna e di Geriatria, per consentire un approccio multidisciplinare al problema attraverso un’organizzazione articolata secondo gli standard della Syncope Unit.
Per sincope si intende una perdita improvvisa di coscienza (“svenimento”), provocata da un brusco calo del flusso sanguigno al cervello dovuto ad una riduzione della gittata cardiaca e/o della pressione sanguigna, qualunque sia la condizione clinica che lo determini.
«Trattandosi di un sintomo, potenziale espressione di svariate patologie molto diverse fra loro, da banali a molto gravi, la sincope non ha quindi uno specialista di riferimento ed i pazienti che ne sono affetti spesso vagano da uno specialista ad un altro senza trovare una soluzione al loro problema», spiega Paolo Pinna Parpaglia Responsabile Osservazione Intensiva PO Sassari e coordinatore dell’Unità Sincope. «Da qui la necessità di creare una struttura funzionale in ambito ospedaliero che riunisca i vari specialisti coinvolti per offrire ai cittadini la possibilità di trovare risposte certe ed in tempi rapidi al loro problema».
Il fenomeno sincope ha una elevatissima incidenza nella popolazione. Si calcola infatti che circa una persona su due nella propria vita vada incontro ad almeno un episodio sincopale, con picchi di maggiore incidenza nelle fasce d’età intorno ai 15 anni e dopo i 70 anni.
Attualmente circa il 2-4% degli accessi ai PS italiani avviene per una perdita di coscienza transitoria e la maggior parte di questi pazienti (>60%) viene poi ricoverata.
L’elevata proporzione di sincopi di natura benigna, cioè non dovute a patologie di per sé pericolose per la vita, è responsabile del pessimo rapporto costo/beneficio del suo percorso diagnostico, per lo più spiegabile con l’eccessivo ricorso all'ospedalizzazione e ad accertamenti non necessari e ad elevato costo.
In questo contesto vanno interpretati anche molti dei comportamenti tipici della medicina difensiva, messi in atto spesso più per la tutela del medico che con l’intento di giungere effettivamente ad una diagnosi.
Nell'anziano, infine, la sincope presenta particolare complessità diagnostica e terapeutica a causa della maggiore probabilità di malattie croniche predisponenti e, soprattutto, per le gravi conseguenze che i traumi da caduta comportano in termini di impatto sullo stato di salute e sui costi sociali e sanitari. Per queste ragioni la sincope nell’anziano, e le cadute in genere, vengono considerate "l’epidemia silente" del nostro secolo.
L’Unità Sincope del Santissima Annunziata è l’unica struttura del suo genere nel centro nord Sardegna. Il nuovo servizio sarà presentato ufficialmente nel corso del convegno “Sardegna Sincope 2014” in programma il prossimo 13 dicembre a Sassari presso l’Hotel Grazia Deledda.
In quella occasione saranno presenti a Sassari i delegati della società scientifica di riferimento (GIMSI) per la visita ispettiva finalizzata alla certificazione Nazionale.
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