Autolesionismo cambiare il nome all'aeroporto di Alghero
Se la classe politica sassarese non vede oltre il proprio naso.
Fino a poco tempo fa, non era difficile incontrare qualche anziano che, parlando dei Sassaresi, riferiva del loro rammarico per non essere stati oggetto di bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale, quando invece Alghero e Cagliari – sedi aeroportuali dove erano concentrati i due maggiori obiettivi strategici militari della Sardegna – piangevano centinaia di civili caduti sotto le bombe lanciate dall'aviazione nemica.
Baldino |
Evidentemente per i Sassaresi, l’essere annoverati tra le Città bombardate, avrebbe costituito motivo di prestigio e di vanto tali da far porre in second’ordine ogni dramma umano conseguente a quei fatti luttuosi.
È comprensibile che il comune senso logico induca chiunque a ritenere poco credibile una tale storiella seppure non è da escludersi che possa comunque, per davvero, corrispondere alla opinione di taluni, specie tra coloro che immaginano la Tatari manna sempre e dovunque.
Ma Sassari, se ambisce a divenire veramente “Manna”, dovrà sentirsi nel dovere di interloquire con le altre realtà del territorio avendo cura di rispettarne ruoli e peculiarità. Le Province ormai sono soppresse e presto la Sardegna – secondo le prime indicazioni della Giunta Regionale – si organizzerà in Distretti Amministrativi su libera adesione dei Comuni in base a determinati criteri. È presumibile che Alghero e Sassari si troveranno nel medesimo Distretto e pertanto dovranno essere messi a fuoco precisi obiettivi e comuni strategie tali da costituire un efficiente sistema di relazioni economiche e sociali i cui effetti dovranno travalicare gli stessi limiti distrettuali.
Rinchiudersi nei confini del proprio campanile, sarebbe come non vedere oltre il proprio naso; è tipico di chi non sa dare speranza al suo futuro e vuole confidare nel dinamismo altrui, con l’intento di avocare poi a sé le opportunità faticosamente costruite da altri.
Così, ad esempio, accade che:
- in tema di Sanità: Sassari abbia voluto costituire l’Azienda Ospedaliera Mista (Ospedale Civile/Cliniche Universitarie) scippandola ad Alghero, mentre stoltamente rinunciava ad ingaggiare la battaglia per l’elevazione del suo Ospedale Civile (il “SS. Annunziata”) ad Azienda Ospedaliera così perdendo il vantaggio - che avrebbe avuto - di garantire nel nostro territorio servizi sanitari di eccellenza al pari dell’Ospedale “Brotzu” di Cagliari (che, godendo di una gestione autonoma rispetto alla AUSL n. 8 cui appartiene, gestisce servizi sanitari di alto livello);
- in tema di trasporti: Sassari aspiri ad ottenere per sé la intitolazione dell’Aeroporto di Alghero;
- In tema di Ricerca scientifica: Sassari abbia fatto dirottare, da “Surigheddu” (in territorio di Alghero) a “Bonassai” (nella Nurra sassarese), il programma di insediamento del Polo Scientifico Agro-Alimentare.
L’elencazione potrebbe estendersi anche al Dipartimento di Architettura, per la cui istituzione la Classe politica sassarese – lo posso affermare per esserne stato parte in causa - non ha mosso un solo dito e, nonostante ciò, non dispera in un futuro trasferimento di quei Corsi accademici nella sede turritana.
Eppure la Città di Sassari ha una storia gloriosa. Si pensi, ad esempio, alla Carta De Logu, da tutti ritenuta di grande emancipazione per la società del tempo. Quello Statuto, tanto declamato da storici e costituzionalisti, non è altro che una discreta emulazione dello Statuto dell’allora Comune Autonomo di Sassari (XIII secolo). Merito della raffinatezza culturale della Classe Dirigente del tempo. E oggi?
Oggi la Classe politica sassarese è necessario capisca, una volta per tutte, che la crescita della propria Città potrà passare soltanto attraverso una corretta e rispettosa collaborazione con le altre realtà del territorio. Capire, ad es., che se l’aeroporto di Alghero ha assunto una importanza di rilievo (in traffico passeggeri ha superato Genova), ciò è dovuto principalmente ad una vocazione turistica storicamente consolidatasi la quale ha conferito dinamicità al territorio apportando beneficio all’intera Isola: Alghero è stata la terza Città in Italia ad aver portato la rivoluzione dei collegamenti Low-Cost. La Riviera del Corallo è fattore caratterizzante del territorio; è l’emblema di un contesto storico-paesaggistico e culturale di grande richiamo turistico (Bosa, Alghero, Stintino e Castelsardo) da cui trae beneficio anche l’ex-Capoluogo di Provincia. Il simbolo del corallo è identificativo di Alghero come di Bosa, di Castelsardo come di Sorso, di Stintino come di Porto Torres e, se vogliamo, anche di molti Comuni dell’interno i cui costumi femminili impreziosiscono la bellezza di chi li indossa proprio grazie agli immancabili ornamenti dell’oro rosso.
Alterarne la intitolazione, arrecherebbe grave danno ad Alghero e sarebbe inconcepibile autolesionismo anche per la Città di Sassari perché verrebbe fortemente attenuata la riconoscibilità di un territorio che, per primo nell’Isola, ha saputo promuovere in tutto il mondo le ricchezze culturali, del paesaggio e le sue spiagge tanto da essere conosciute, insieme con la Costa Smeralda, più di quanto lo sia la Sardegna stessa.
Superare quindi ogni disputa di basso profilo per non dover essere – un domani – rimproverati allo stesso modo che fece l’insigne algherese Giuseppe Manno nei confronti degli storici turritani per aver essi passato sotto silenzio “gli antichi statuti della patria loro, che sì alto concetto poteano destare del senno e delle virtù civili degli antenati”.
Si riferiva all'alto valore dello Statuto comunale di Sassari, tanto apprezzato dalla Giudichessa d’Arborea quanto ignorato dagli intellettuali sassaresi che ad esso seguitarono.
Alla luce di quanto constatiamo, ancora oggi permangono i giudizi del Manno nei confronti dei Sassaresi. Perciò, gli Amministratori algheresi sentano il dovere – specie sulle questioni strategiche – di battersi con determinazione e senza timidi compromessi; il loro impegno sarà premiato dal beneficio che ne trarrà l’intero territorio e sarà allora che, chi oggi non comprende potrà capire …
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